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arcidiocesi cattolica romana in Albania Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'arcidiocesi di Tirana-Durazzo (in latino: Archidioecesis Tiranensis-Dyrracena) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Albania. Nel 2022 contava 122.878 battezzati su 1.242.100 abitanti. È retta dall'arcivescovo Arjan Dodaj.
Arcidiocesi di Tirana-Durazzo Archidioecesis Tiranensis-Dyrracena Chiesa latina | |||
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| |||
Diocesi suffraganee | |||
Albania meridionale, Rrëshen | |||
Arcivescovo metropolita | Arjan Dodaj | ||
Arcivescovi emeriti | George Anthony Frendo, O.P. | ||
Presbiteri | 36, di cui 7 secolari e 29 regolari 3.413 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 32 uomini, 106 donne | ||
Abitanti | 1.242.100 | ||
Battezzati | 1.242.100 (9,9% del totale) | ||
Stato | Albania | ||
Superficie | 2.263 km² | ||
Parrocchie | 19 | ||
Erezione | prima del V secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | San Paolo (Tirana) | ||
Concattedrale | Santa Lucia (Durazzo) | ||
Indirizzo | Bulevardi Xhan d'Ark, Tiranë, Shqiperia | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Albania | |||
L'arcidiocesi comprende la parte centro-occidentale dell'Albania.
Sede arcivescovile à la città di Tirana, dove si trova la cattedrale di San Paolo. A Durazzo sorge la concattedrale di Santa Lucia.
Il territorio si estende su 2.263 km² ed è suddiviso in 19 parrocchie.
La provincia ecclesiastica include la diocesi di Rrëshen e l'amministrazione apostolica dell'Albania meridionale.
La diocesi di Durazzo ha origini antiche. Secondo la tradizione il primo vescovo sarebbe stato san Cesario, uno dei settanta o settantadue discepoli menzionati nel Nuovo Testamento. Sempre secondo la tradizione sant'Astio, successore di san Cesario sulla cattedra di Durazzo, avrebbe subito il martirio sotto l'imperatore Traiano verso l'anno 100.[1]
Il primo vescovo storicamente accertato è Eucario, presente al concilio di Efeso nel 431. Già a quel tempo Durazzo era sede metropolitana dell'Epiro Nuovo, provincia chiamata anticamente Illiria. Nella Notitia Episcopatuum attribuita all'imperatore Leone VI (inizio X secolo), a Durazzo sono assegnate quattro diocesi suffraganee: Stefaniaco, Cunavia, Croia e Elisso.[2]
Nei secoli seguenti la sede di Durazzo fu a lungo contesa fra i Bizantini, le continue invasioni slave di Bulgari e Serbi e alla fine prevalsero i Bizantini: Durazzo fu sottoposta all'autorità patriarcale di Costantinopoli. Nell'XI secolo i vescovi di Durazzo durante lo scisma seguirono Michele Cerulario.
Nel 1209, dopo la conquista crociata di Costantinopoli, fu eretta un'arcidiocesi di rito latino che fu sede metropolitana, che coesisteva con l'antica diocesi di rito greco, che non venne mai soppressa.
Nel 1400 perse il rango di metropolia e divenne una sede immediatamente soggetta, conservando però il titolo arcivescovile. Durante la dominazione ottomana, a partire dal 1501, la successione episcopale fu più volte interrotta e i vescovi cambiarono località di residenza, trasferendosi a Corbina nel 1509 e da qui a Canovia.[3] Ancora all'inizio del XX secolo gli arcivescovi di Durazzo risiedevano a Delbenisti.[4]
Nella prima metà del XVII secolo e nel 1640 incorporò rispettivamente il territorio delle diocesi di Albania e di Stefaniaco, che furono soppresse.
Durante l'occupazione ottomana rimase la sede prima cattolica d'Albania. Numerosi missionari greco-cattolici albanesi d'Italia fra il XVII secolo e il XVIII secolo furono arcivescovi titolari di Durazzo e vicari apostolici di Himara.[5][6]
Il 10 marzo 1926, in forza del breve Quae rei sacrae di papa Pio XI, cedette una porzione di territorio, corrispondente all'attuale regione greca dell'Epiro, all'arcidiocesi di Corfù, Zante e Cefalonia.
L'11 novembre 1939 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione dell'amministrazione apostolica dell'Albania meridionale.
Il 16 novembre 1946 il parroco don Josef Marksen morì in carcere, dove scontava una condanna di due anni, ucciso dalle guardie[7] L'arcivescovo Vinçenc Prennushi morì in carcere nel 1949 per infarto, causato dai maltrattamenti, dalle torture e dalle condizioni della prigionia[8] Il 5 novembre 1951 morì in carcere, dopo essere stato torturato, il vicario generale della diocesi, mons. Jul Bonati[9]. Il 20 ottobre 1971 fu giustiziato don Shtjefën Kurti, condannato a morte dopo che aveva già scontato una condanna di 17 anni[10]. Sono stati tutti beatificati il 5 novembre 2016.[11]
L'arcidiocesi è stata vacante durante il regime di Enver Hoxha; dal 18 aprile 1958 al 1992 fu affidata come amministrazione apostolica a Nikollë Troshani.
Il 23 dicembre 1992 l'arcidiocesi ha ricevuto la denominazione Durazzo-Tirana e l'organizzazione attuale da papa Giovanni Paolo II.
Il 7 dicembre 1996 parte del territorio dell'arcidiocesi, insieme a quello appartenente all'abbazia territoriale di Orosh, simultaneamente soppressa, è stato assegnato alla neo-eretta diocesi di Rrëshen.
Il 25 gennaio 2005 in forza della bolla Solet Apostolica Sedes di papa Giovanni Paolo II è tornata ad essere sede metropolitana, assumendo il nome attuale.
L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 1.242.100 persone contava 122.878 battezzati, corrispondenti al 9,9% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 28.877 | ? | ? | 28 | 13 | 15 | 1.031 | 20 | |||
sede vacante, dati sconosciuti | |||||||||||
1999 | 62.000 | 892.000 | 7,0 | 30 | 8 | 22 | 2.066 | 25 | 87 | 19 | |
2000 | 67.429 | 897.429 | 7,5 | 34 | 8 | 26 | 1.983 | 30 | 103 | 18 | |
2001 | 114.300 | 1.000.000 | 11,4 | 35 | 9 | 26 | 3.265 | 30 | 106 | 18 | |
2002 | 96.645 | 1.000.000 | 9,7 | 37 | 11 | 26 | 2.612 | 31 | 108 | 18 | |
2007 | 107.000 | 1.220.000 | 8,7 | 40 | 11 | 29 | 2.675 | 33 | 129 | 19 | |
2010 | 130.380 | 1.205.000 | 10,8 | 39 | 9 | 30 | 3.343 | 35 | 118 | 19 | |
2014 | 135.400 | 1.206.000 | 11,2 | 39 | 10 | 29 | 3.471 | 33 | 110 | 19 | |
2017 | 135.400 | 1.204.000 | 11,2 | 33 | 5 | 28 | 4.103 | 29 | 122 | 20 | |
2020 | 125.375 | 1.247.330 | 10,1 | 37 | 5 | 32 | 3.388 | 33 | 107 | 19 | |
2022 | 122.878 | 1.242.100 | 9,9 | 36 | 7 | 29 | 3.413 | 32 | 106 | 19 |
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