Ashes to Ashes (serie televisiva)
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Ashes to Ashes è una serie televisiva britannica ideata da Matthew Graham e Ashley Pharoah, ambientata a Londra tra il 1981 e il 1983. La serie è uno spin-off di Life on Mars, anch'essa prodotta dalla Kudos Film & Television. La serie è composta da tre stagioni, tutte trasmesse dal canale britannico BBC One. In Italia è stata trasmessa da Rai 4.
Ashes to Ashes | |
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Paese | Regno Unito |
Anno | 2008-2010 |
Formato | serie TV |
Genere | drammatico, fantascienza, poliziesco |
Stagioni | 3 |
Episodi | 24 |
Durata | 60 min (episodio) |
Lingua originale | inglese |
Rapporto | 16:9 |
Crediti | |
Ideatore | Matthew Graham, Ashley Pharoah |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori e personaggi | |
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Casa di produzione | Kudos Film & Television |
Prima visione | |
Prima TV originale | |
Dal | 7 febbraio 2008 |
Al | 21 maggio 2010 |
Rete televisiva | BBC One |
Prima TV in italiano | |
Dal | 3 marzo 2012 |
Al | 20 maggio 2012 |
Rete televisiva | Rai 4 |
Opere audiovisive correlate | |
Precedenti | Life on Mars |
La BBC aveva annunciato la realizzazione della terza stagione di Ashes to Ashes, la cui messa in onda era prevista per il 2010[1]. L'8 giugno 2009, intervistato durante il programma televisivo Breakfast TV del canale BBC One, Philip Glenister dichiarò che Ashes to Ashes si sarebbe conclusa con la terza stagione[2], in cui sarebbe stata svelata la vera identità di Gene Hunt[3].
Negli Stati Uniti d'America, BBC America ha aggiunto dei sottotitoli per alcuni dialoghi di Gene Hunt, ritenuti di difficile comprensione a causa delle inflessioni del dialetto di Manchester[4], suscitando reazioni contrastanti tra il pubblico americano[5].
Nel 1981 non era presente sul mercato inglese la versione con guida a destra dell'Audi quattro guidata da Gene Hunt. Per le riprese è stata utilizzata una versione del 1983, con alcune modifiche ai fanali anteriori. In un'intervista concessa al quotidiano britannico The Sun, l'attore Philip Glenister ha dichiarato che la produzione era a conoscenza dell'anacronismo[6].
I titoli di coda appaiono in una schermata nera a caratteri verdi, con tanto di cursore lampeggiante, memoria dei Personal Computer e dei primi Home Computer dell'epoca con monitor a fosfori verdi.