Attentati di Londra del 7 luglio 2005
serie di attentati ai trasporti pubblici di Londra causate da attentatori suicidi / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Gli attentati di Londra del 7 luglio 2005 furono una serie di esplosioni causate da attentatori suicidi che colpirono il sistema di trasporti pubblici della capitale britannica durante l'ora di punta, mentre molte persone si recavano al lavoro. Tre treni della metropolitana furono colpiti quasi contemporaneamente e dopo poco meno di un'ora esplose un autobus. Gli attacchi causarono 56 morti, inclusi gli attentatori, e circa 700 feriti, di cui un centinaio venne ricoverato in ospedale.
Attentati di Londra del 7 luglio 2005 attentato | |
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Ambulanze a Russell Square | |
Tipo | Attentati suicidi |
Data | 7 luglio 2005 08.50 – 09.47 |
Luogo | Londra |
Stato | Regno Unito |
Coordinate | 51°30′17.54″N 0°04′42.85″W |
Obiettivo | Sistema di trasporti pubblici londinese |
Responsabili | Hasib Hussain, Mohammad Sidique Khan, Germaine Lindsay, e Shehzad Tanweer |
Motivazione | Religiosa di stampo islamico |
Conseguenze | |
Morti | 56 (di cui 4 suicidi con bombe) |
Feriti | circa 700 |
L'attentato avvenne proprio mentre nel Regno Unito, nei pressi di Edimburgo, si stava tenendo il 31º vertice del G8; inoltre, il giorno precedente era stata festeggiata la scelta della capitale inglese come sede delle Olimpiadi del 2012. Gli attentati portarono alla chiusura completa della metropolitana londinese per alcuni giorni, al blocco di molte strade circostanti le stazioni colpite, e alla sospensione delle corse degli autobus nella zona centrale per gran parte del giorno.[1]
Gli investigatori in seguito identificarono in quattro persone, decedute, i responsabili degli attacchi. Secondo un articolo del The Guardian si ipotizza che gli attentatori abbiano agito da soli, per motivi religiosi, con un budget ristretto, nonostante Al Qaida ne abbia rivendicato la responsabilità.[2] Quattro attentatori per quattro attacchi separati, tutti giovani britannici tra i 18 e i 30 anni, che vivevano quelle che sembravano delle vite normali. Dopo gli attacchi, si è scoperto che avevano tutti dei legami con l'estremismo islamico.
Il 21 luglio 2005 si verificò una seconda serie di quattro esplosioni su convogli della metropolitana di Londra e su un autobus. Esplosero solo i detonatori e non le cariche e non ci furono vittime; gli attentatori, dopo i malfunzionamenti degli ordigni, fuggirono ma furono in seguito tutti arrestati.