Auronzo di Cadore
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Auronzo di Cadore (Aurónzo o Aurónze[4] in ladino) è un comune italiano di 3 038 abitanti[1] della provincia di Belluno in Veneto. Il comune è noto per ospitare sul suo territorio la parte meridionale delle Tre Cime di Lavaredo.
Auronzo di Cadore comune | |
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Auronzo col lago omonimo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Belluno |
Amministrazione | |
Sindaco | Dario Vecellio Galeno (lista civica Auronzo per il futuro) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 46°33′04.16″N 12°26′34.94″E |
Altitudine | 866 m s.l.m. |
Superficie | 220,65 km² |
Abitanti | 3 038[1] (30-6-2024) |
Densità | 13,77 ab./km² |
Frazioni | Cima Gogna, Misurina |
Comuni confinanti | Calalzo di Cadore, Comelico Superiore, Cortina d'Ampezzo, Danta di Cadore, Dobbiaco (BZ), Domegge di Cadore, Lozzo di Cadore, San Vito di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Sesto (BZ), Vigo di Cadore |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 32041 |
Prefisso | 0435 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 025005 |
Cod. catastale | A501 |
Targa | BL |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 166 GG[3] |
Nome abitanti | auronzani, gnocchi |
Patrono | Santa Giustina di Padova e San Prosdocimo di Padova |
Giorno festivo | 7 ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Auronzo di Cadore nella provincia di Belluno | |
Sito istituzionale | |
«Auronzo bella al piano stendentesi lunga tra l'acque,
Sotto la fosca Ajàrnola»
Il comune di Auronzo si estende su un'area molto vasta, comprendente le località di Cima Gogna e Misurina con l'omonimo lago. L'area è attraversata dal torrente Ansiei che, grazie allo sbarramento della diga del 1932, forma il lago artificiale di Santa Caterina o più conosciuto come il lago di Auronzo[5]. Il bacino artificiale, con i suoi 3 km di lunghezza, bagna anche il centro abitato. Attraversato il lago, l'Ansiei continua il suo percorso fino alla località di Treponti presso Cima Gogna, dove si immette nel fiume Piave.
L'origine del toponimo è ancora incerta. Essendo Auronzo un paese preromano, non è possibile che il nome derivi da aurum, oro in latino, né tanto meno da argento, pur essendoci varie miniere di questi metalli preziosi disseminate in tutto il comune; una teoria da prendere in considerazione, invece, lo avvicinerebbe agli Eboruntii o Aboruntii, che sarebbero stati gli antichi abitanti del Cadore[6].
Le prime evidenze archeologiche in Val d'Ansiei che potessero far pensare ad un popolamento in età romana furono scoperte negli ultimi anni del XX secolo, benché uno storico, Giovanni Candido, avesse già scritto nel resoconto di un suo viaggio tra il Friuli e il Cadore avvenuto trecento anni prima, di un luogo chiamato "Auronzo, dove molte vestigia d'antichità veggonsi".
Nei secoli erano state ritrovate soltanto poche monete di fattura romana, raffiguranti il console Manlio Aquilio (129 a.C.) e l'imperatore Gallieno (260 d.C.-268 d.C.), senza però alcun contesto né informazioni aggiuntive. Grazie anche alla benevolenza del proprietario, negli anni novanta presso la casa Molin in via Tarin si trovarono le prime strutture di età romana. Da quel momento le scoperte si susseguirono con ritmo incalzante, fino a delineare un quadro assolutamente inedito: la val d'Ansiei è abitata sicuramente fin dal II secolo a.C. Sul monte Calvario, dietro la chiesa di Santa Giustina a Villagrande, è in corso di scavo uno dei siti archeologici più importanti del Veneto; un luogo di culto attivo dal II secolo a.C. al IV secolo d.C.
Le iscrizioni del sito dimostrano l'uso della scrittura venetica fino almeno a tutto il I secolo d.C., molto più tardi che in pianura, diventando l'anello mancante per la nascita della scrittura runica. Il sito è già stato presentato a Roma in una manifestazione nazionale sull'archeologia. Peraltro, il rinvenimento di alcuni frammenti di terracotta, probabilmente cocci di vasi risalenti a età preromana, hanno dato un senso ai racconti popolari che parlavano del porteà (cimitero) dei pagane in frazione Malon (1300 metri s.l.m.). Qui sono visibili imponenti muri a secco, a dominare le scarpate sottostanti, mentre su un lato si presentano imponenti terrazzamenti (anche di 3 metri di altezza), chiamati dai valligiani i altare dei pagane.
In frazione Villapiccola furono poi trovate, nei pressi della chiesa, 6 monete di bronzo che coprono tre secoli (27 a.C.-211 d.C.), indizio di un tesoretto o di un abitato. Quasi di fronte alla chiesa, dall'altra parte del lago, venne ritrovata una moneta di Augusto durante i lavori di costruzione della strada che costeggia il bacino.
Rilevanti anche i reperti scoperti a Cima Gogna che, ancora secondo le leggende locali, ospitava anticamente un centro abitato di notevoli dimensioni. Il patrimonio ambientale è proprietà delle Magnifiche Regole di Villagrande e Villapiccola, antichissime forme di gestione dei beni di proprietà collettiva dei "regolieri" titolari di un patrimonio inalienabile, indivisibile ed inusucapibile. Tale patrimonio ereditato dai nostri progenitori deve essere salvaguardato, migliorato e trasferito alle future generazioni. Con la venuta di Napoleone, nel 1806, tale patrimonio fu, con la scomparsa delle "regole" dato in amministrazione ai nascenti comuni.
La miniera dell'Argentiera si trova in Val d'Ansiei, sulle pendici del Monte Rusiana, a 1013 m s.l.m. Dalla miniera dell'Argentiera già a partire dal XV secolo si estrassero: “blenda concrezionata, galena e pirite e dove la ganga è costituita da dolomite, baritina e quarzo". Questa miniera venne abbandonata negli anni 70. Sopra le borgate di Reane e di Rizio, a 1250 m s.l.m., c'è la miniera di Ferrera da cui si traeva galena con blenda, poca pirite, simithsonite, anglesite e cerussite. Accanto al giacimento di Ferrera, a 1400 m s.l.m. la miniera di Grigna estraeva i medesimi minerali già da molti anni, pur essendo stata abbandonata e ripresa più volte. Sopra S.Rocco, a 1500 m s.l.m., c'è la miniera di Pian da Barco,aperta nel 1864 avendovi trovato un “tenue deposito calaminario abbondante di galena e di pirite”. Vi si trovò anche antracite, ma il deposito venne presto esaurito.
Nel giugno 2008 è stato inaugurato il Museo Civico in via Dante presso il palazzo Corte Metto (fine XVIII sec.) con quattro sezioni: Scienze della Vita e della Terra al primo piano, archeologia al secondo, la "Grande Guerra" al terzo e l'attività mineraria e mineralogica nell'ultimo. Il Palazzo è inoltre sede di mostre temporanee a tema vario: in passato ha ospitato mostre di Fotografia Naturalistica, Alpinismo, Storia dello Sci e Filatelia.
Abitanti censiti[8]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
luglio 1980 | giugno 1985 | Pietro Zandegiacomo Riziò | Lista civica | Sindaco | [9] |
9 luglio 1985 | 7 giugno 1990 | Pietro Zandegiacomo Riziò | Lista civica | Sindaco | [9] |
8 giugno 1990 | 31 maggio 1992 | Pietro Zandegiacomo Riziò | Lista civica | Sindaco | [10] |
6 giugno 1992 | 24 aprile 1995 | Giuseppe Zandegiacomo Sampogna | DC | Sindaco | [11] |
24 aprile 1995 | 29 dicembre 1997 | Renato Corte Sualon | centro | Sindaco | [10] |
25 maggio 1998 | 28 maggio 2002 | Walter Antoniol | lista civica | Sindaco | [12] |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Walter Antoniol | lista civica Insieme per Auronzo | Sindaco | [13] |
29 maggio 2007 | 7 maggio 2012 | Bruno Zandegiacomo Orsolina | lista civica Insieme per Auronzo | Sindaco | [14] |
7 maggio 2012 | 12 giugno 2017 | Daniela Larese Filon | lista civica Auronzo viva | Sindaco | [15] |
12 giugno 2017 | 13 giugno 2022 | Tatiana Pais Becher | lista civica Insieme per Auronzo | Sindaco | |
13 giugno 2022 | in carica | Dario Vecellio Galeno | lista civica Auronzo per il futuro | Sindaco |
La denominazione del comune fino al 1961 era Auronzo[16].
Nel comune sono presenti le magnifiche regole di Villagrande e Villapiccola, ricostituite dopo 200 anni di amministrazione comunale in base alla legge regionale (riordino delle regole) del 1996. Le regole sono proprietarie sia singolarmente sia in comunione di circa 15.000 ettari di territorio, in gran parte utilizzati a fini agro-silvo-pastorali.
Ad Auronzo è attiva, attualmente solo nel settore giovanile, l'U.S. Tre Cime. L'Hockey Club Auronzo vanta 20 partecipazioni alla Serie A, e un secondo posto, ottenuto nella stagione 1950-51.
Auronzo di Cadore è stata sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia: la prima nel 1946, l'ultima nel 1973. In diverse altre edizioni del Giro si è svolta una tappa con arrivo presso le Tre Cime di Lavaredo.
Anno | Tappa | Partenza | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
---|---|---|---|---|---|
1946 | 13ª | Udine | 124 | Fausto Coppi | Gino Bartali |
1948 | 15ª | Udine | 125 | Vincenzo Rossello | Ezio Cecchi |
1953 | 18ª | Vicenza | 186 | Bruno Monti | Hugo Koblet |
1973 | 19ª | Andalo | 208 | José Manuel Fuente | Eddy Merckx |
È stata inoltre sede di partenza delle seguenti tappe del Giro d'Italia:
Anno | Tappa | Arrivo | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
---|---|---|---|---|---|
1946 | 14ª | Bassano del Grappa | 203 | Fausto Coppi | Gino Bartali |
1948 | 16ª | Cortina d'Ampezzo | 90 | Fausto Coppi | Ezio Cecchi |
1953 | 19ª | Bolzano | 164 | Fausto Coppi | Hugo Koblet |
1973 | 20ª | Trieste | 197 | Marino Basso | Eddy Merckx |
Ogni anno si svolge una gara nazionale di canoa in giugno ed una internazionale in luglio.
Fin dal 1973 si tiene ogni anno in agosto la Camignada poi sie' refuge, una corsa in montagna non competitiva che si snoda per 30 chilometri, dal lago di Misurina al lago di Auronzo, lungo sei rifugi alpini nei gruppi delle Tre Cime di Lavaredo, del Monte Paterno e della Croda dei Toni.
Dal mese di luglio del 2008, la cittadina nel bellunese ospita il ritiro estivo della S.S. Lazio e dal 2015 quello della Spal, per due anni.
Dal 2000 al 2010 si sono svolte le 11 edizioni della cronoscalata “Auronzo - Passo Sant’Antonio” organizzata dalla "Auronzo Autoracing" di Renato Bombassei. Bombassei è stato l’ideatore e progettista delle ReBo, prototipi da corsa.
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