Castello di Serravalle (Bosa)
castello nel comune italiano di Bosa (OR) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il castello di Serravalle, detto anche castello Malaspina o castello di Bosa, è un complesso fortificato situato sul colle di Serravalle (81 m.s.l.), in posizione dominante rispetto al centro abitato di Bosa, in Sardegna.
Castello di Serravalle Castrum Boeçe[1] | |
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Il castello dei Malaspina, sulla cima del colle di Serravalle | |
Ubicazione | |
Stato | Signoria dei Malaspina, Giudicato di Arborea, Regno di Aragona, Regno di Spagna (XVI secolo-1713), Impero austro-ungarico (1713-1720), Regno di Sardegna (1720-1861), Regno d'Italia (1861-1946) |
Stato attuale | Italia |
Regione | Sardegna |
Città | Bosa |
Indirizzo | Via Canonico Nino, 08013 Bosa OR e Via Canonico Nino |
Coordinate | 40°17′51.13″N 8°30′17.25″E40°17′51.13″N, 8°30′17.25″E |
Informazioni generali | |
Tipo | castello |
Stile | fortificazione medievale |
Costruzione | seconda metà del XIII secolo-XIV secolo |
Materiale | pietra |
Primo proprietario | famiglia Malaspina dello Spino Secco |
Condizione attuale | restaurato |
Proprietario attuale | Demanio della Regione autonoma della Sardegna |
Visitabile | sì |
Sito web | www.castellodibosa.com |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Malaspina, Regno d'Aragona, Villamarin, Giudicato d'Arborea |
Funzione strategica | difensiva e di controllo territoriale |
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Fu eretto intorno alla seconda metà del Duecento dalla famiglia toscana dei Malaspina dello Spino Secco, a seguito della dissoluzione del potere del Giudicato di Torres sul territorio[2][3][4].
I successivi dominatori arborensi, aragonesi e spagnoli lo ampliarono fino a cingere con le sue mura l’intero altopiano e lo adeguarono strutturalmente in seguito all’introduzione delle armi da sparo[5].
Situato al confine settentrionale del Giudicato di Arborea e nei pressi di quello che fu – sino al XVI secolo – uno dei principali porti della Sardegna, durante la Guerra sardo-catalana (1353-1420) fu dagli Aragonesi enfaticamente considerato «uno dei migliori e più nobili castelli del mondo e chiave di tutta l’isola»[6].
Più volte defunzionalizzato e dismesso nei secoli successivi, sino a divenire rifugio, dal Settecento, della popolazione più povera della città[7][8], fu recuperato come patrimonio culturale dopo i restauri del 1893.
È tra i monumenti più rappresentativi di Bosa[9].