Cesare Sili
imprenditore e politico italiano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Cesare Mattia Giuseppe Sili, Marchese di S. Andrea d'Ussita (Campagnano di Roma, 11 maggio 1862 – Roma, 4 marzo 1942), è stato un imprenditore e politico italiano. Riportato anche col cognome Silj è stato senatore del Regno d'Italia, era cugino del cardinal Pietro Gasparri e fratello del cardinal Augusto Silj[1].
Cesare Sili | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XX, XXI, XXII, XXIII |
Gruppo parlamentare | Sinistra |
Collegio | Civitavecchia; Camerino |
Sito istituzionale | |
Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 18 marzo 1915 – |
Legislatura | XXIV |
Gruppo parlamentare | liberale democratico, poi Unione democratica |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Professione | Imprenditore |
Svolse un ruolo nell’opera di "revisione della legislazione ecclesiastica che avrebbe fatto da battistrada alle trattative per la Conciliazione (...) Nei mesi seguenti si metteva in moto l’iter delle trattative", nelle quali vari elementi attestano il ruolo svolto da Silj: uno di essi "è rappresentato da una sua lettera del 12 novembre 1927 a Mussolini, in cui – su precedente richiesta del duce – riassumeva quanto era autorizzato a riferire da parte della Santa Sede: in particolare la rinuncia alla concessione di un corridoio terrestre da Roma al mare, pregiudiziale avanzata sin dai tempi di Benedetto XV e che rappresentava un grosso ostacolo alle trattative (...) Sulla delicatissima materia Silj osservava il più scrupoloso e vigile segreto"[2].