Chiesa di San Felice da Cantalice
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La chiesa di San Felice da Cantalice è una chiesa di Roma, nel quartiere Prenestino-Centocelle, in piazza San Felice da Cantalice.
San Felice da Cantalice | |
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Esterno | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Coordinate | 41°52′35.9″N 12°33′58.57″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Felice da Cantalice |
Diocesi | Roma |
Consacrazione | 2 ottobre 1941 |
Architetto | Mario Paniconi e Giulio Pediconi |
Stile architettonico | razionalista |
Inizio costruzione | 1934 |
Completamento | 1935 |
Sito web | Sito della parrocchia |
L'edificio fu costruito tra il 1934 e il 1935 su progetto degli architetti Mario Paniconi e Giulio Pediconi, e consacrato il 2 ottobre 1941 dal cardinale Luigi Traglia.
La chiesa è sede parrocchiale, istituita il 29 marzo 1935 dal cardinale vicario Francesco Marchetti Selvaggiani con il decreto Sollicitudo omnium ecclesiarum e affidata ai Frati Minori Cappuccini. Sulla chiesa insiste il titolo cardinalizio di "San Felice da Cantalice a Centocelle", istituito da papa Paolo VI il 29 aprile 1969.
Il tempio è a forma di capanna, rivestita esternamente di laterizio. La facciata presenta una pittura raffigurante San Felice orante, opera di Rodolfo Villani[1], inserita in una grande arcata sorretta da pilastri. Nei pressi dell'entrata è collocata un'antica colonna di marmo cipollino, sormontata da una croce in ferro battuto, e con un'iscrizione ottocentesca dedicata a Gesù protettore del mondo.
L'interno è a tre navate, con quelle laterali molto strette e divise da quella centrale da una fila di pilastri cilindrici, decorati a mosaico. Nell'abside, illuminata da un grande lucernario, è una'dicola composta da due alte colonne: al suo interno è il mosaico raffigurante Madonna con bambino e san Felice.
Di particolare rilevanza artistica sono una serie di graffiti che ornano l'abside della chiesa, opera del sacerdote francescano Ugolino da Belluno (1968-1969), e benedetti da Paolo VI il 1º gennaio 1970:
«L’antica tecnica del graffito, con cui ha inizio la storia dell’arte figurativa, è stata qui per la prima volta attuata da padre Ugolino con una idea modernissima: su strati di cemento policromo, scalfito a fresco con acuminate punte di acciaio, sono stati ottenuti risultati plastici e luministici sorprendenti.»
Nel transetto altre opere dello stesso artista, del 1975, raffiguranti l’Apparizione di Gesù fra angeli e una Visione di san Francesco. L'interno è poi vivacizzato da una serie di vetrate policrome, con la rappresentazione dei temi del Cantico delle creature attraverso la raffigurazione di episodi biblici e di figure dell'iconografia cristiana. Molte sono le statue di stile devozionale che ornano le navate laterali. A fianco dell'entrata è una cappella con il fonte battesimale in peperino, a forma di pozzo.
Sulla cantoria in controfacciata si trova l'organo a canne Tamburini opus 364 del 1956; articolato in due corpi simmetrici, dispone di 27 registri su due manuali e pedale ed è a trasmissione elettrica.
La chiesa compare in alcune scene del film Accattone di Pasolini.
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