Chiesa di San Nicola di Bari (Solferino)
chiesa nel comune italiano di Solferino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La chiesa di San Nicola di Bari è la parrocchiale di Solferino, in provincia e diocesi di Mantova[2][3]; fa parte del vicariato di San Luigi.
Chiesa di San Nicola di Bari | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Solferino |
Indirizzo | piazza Castello[1] |
Coordinate | 45°22′23.1″N 10°33′47.94″E |
Titolare | San Nicola di Bari |
Completamento | 1593 |
Nel 1410 la chiesa di Solferino risultava dipendente dalla pieve di Castiglione delle Stiviere; la parrocchia, originariamente dedicata a san Pietro, a partire del 1566 è attestata con l'intitolazione a san Nicola di Bari, mentre le due cappelle di San Pietro e dei Discipline sono registrate come sussidiarie[4].
La chiesa venne riedificata verso la fine del Cinquecento, con il termine dei lavori datato 1593; in un secondo momento vennero realizzate anche la torre campanaria, la sagrestia e la canonica[2].
Dallo Stato della chiesa e clero bresciano dell'anno 1727 si apprende che all'epoca la parrocchiale era inserita nel vicariato di Castiglione delle Stiviere, che alla cura d'anime erano preposti il parroco, otto ulteriori sacerdoti parrocchiali e quattro chierici e che il numero dei fedeli era pari a 1115[4].
Nel 1787 la parrocchia solferinese, assieme a molte altre dell'Alto Mantovano, passò dalla diocesi di Brescia a quella di Mantova, adeguando così il confine tra le due circoscrizioni ecclesiastiche a quello tra le due province[4].
Il vescovo Giovanni Corti, durante la sua visita pastorale alla metà del XIX secolo, rilevò che i fedeli ammontavano a 1089, che la parrocchia era retta dal parroco, dal curato e da un terzo sacerdote e che vi era la confraternita dei Disciplini[4].
Nel 1965, in ossequio alle norme postconciliari, la chiesa venne dotata dell'altare rivolto verso l'assemblea, realizzato con materiali provenienti dal precedente altare maggiore in marmo[2].
Due anni dopo, con la riorganizzazione territoriale della diocesi, la parrocchia passò dal vicariato di Castiglione delle Stiviere, contestualmente soppresso, al neo-costituito vicariato di San Luigi[4]; nel 1968 la chiesa venne poi interessata da un intervento di restauro che riguardò la copertura[2].
La facciata della chiesa, rivolta a nordovest, è suddivisa da una cornice marcapiano in due ordini, entrambi tripartiti da quattro paraste d'ordine tuscanico; in quello inferiore, abbellito da un ampio arco a tutto sesto, si aprono i tre portali d'ingresso timpanati, mentre quello superiore è coronato da un ulteriore registro, caratterizzato da una nicchia con statua, sormontato dal frontone e affiancato da due raccordi curvilinei all'ordine sottostante[2].
Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora a tutto sesto ed è coperto dal tetto a quattro falde.
L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, abbellita da archi a tutto sesto, le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti la cornice modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta a botte ribassata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside di forma semicircolare[2].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala con soggetto San Nicola di Bari, risalente al XVIII secolo, e un'icona ritraente la Discesa dello Spirito Santo, di provenienza russa[5].
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