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forma patologica e compulsiva di utilizzo dell'omonimo alcaloide Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La dipendenza da caffeina è una forma patologica e compulsiva di utilizzo dell'omonimo alcaloide.
La caffeina è un alcaloide stimolante del sistema nervoso centrale che si trova in natura come parte del caffè, tè, yerba mate e altre piante. È anche un additivo in molti prodotti di consumo, più in particolare bevande pubblicizzate come bevande energetiche. La caffeina è aggiunta anche in bibite come Coca-Cola e Pepsi.
Il meccanismo di azione della caffeina è alquanto differente da quella della cocaina e delle anfetamine. La caffeina blocca i recettori per l'adenosina A1 (in misura minore) e A2A.[2] L'adenosina è un prodotto dell'attività cellulare, e la stimolazione dei recettori adenosinici produce sensazioni di stanchezza e il bisogno di dormire. La capacità della caffeina di bloccare questi recettori indica che i livelli degli stimolanti naturali, dopamina e noradrenalina, dovrebbero rimanere a livelli più alti.
Una lieve dipendenza fisica può derivare da un prolungato consumo di caffeina.[3] Viceversa essa non è stata ancora documentata negli esseri umani in forma realmente patologica e compulsiva.[3]
Alcune ricerche hanno dimostrato che le persone che assumono giornalmente almeno 100 mg di caffeina (all'incirca il contenuto di una tazza di caffè[4]) possono sviluppare una dipendenza fisica che può dare vari sintomi in caso di interruzione del consumo quali mal di testa, dolori o rigidità muscolare, sonnolenza, nausea, vomito, calo del tono dell'umore e irritabilità.[5] Il neurologo Roland Griffiths della Johns Hopkins University di Baltimora sostiene che i sintomi da astinenza da caffeina debbano essere classificati come disturbi psicologici.[5] Le sue ricerche suggeriscono tali sintomi comincino in genere tra le 12 e le 24 ore dopo l'interruzione del consumo e che possano durare fino a nove giorni.[6] La tolleranza alla caffeina si sviluppa molto rapidamente[7]. Quella relativa agli effetti di disturbo del sonno può insorgere dopo un consumo di 400 mg di caffeina 3 volte al giorno per 7 giorni, ma una completa tolleranza alla sostanza, consumando 300 mg per 3 volte al giorno, si sviluppa dopo 18 giorni.[8]
La maggioranza di fumatori e di ex-fumatori sono forti consumatori di caffè, sono allo studio gli effetti fisiologici tra le varie interrelazioni delle due sostanze[9]
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