Estradizione svedese dei soldati baltici
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L'estradizione svedese dei soldati baltici, in Svezia nota come estradizione dei balti (in svedese: Baltutlämningen), è un controverso evento politico che ebbe luogo nel 1945-1946, quando il Paese scandinavo estradò 146 volontari e coscritti lettoni ed estoni delle Waffen-SS che erano stati reclutati dalla Germania nazista per combattere l'Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale.[1][2][3]