Le Eumenidi
tragedia di Eschilo, parte dell'Orestea / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Le Eumenidi (in greco antico: Εὐμενίδες?, Eumenίdes) è il titolo della terza tragedia della trilogia dell'Orestea (seguita dal dramma satiresco Proteo) con la quale Eschilo vinse gli agoni drammatici delle Grandi Dionisie del 458 a.C.
Le Eumenidi | |
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Tragedia | |
Oreste inseguito dalle Erinni (Il rimorso di Oreste, di W.Bouguereau, 1862) | |
Autore | Eschilo |
Titolo originale | Ευμενίδες |
Lingua originale | Greco antico |
Ambientazione | Tempio di Apollo (Delfi), poi tempio di Atena e Areopago (Atene), Grecia |
Prima assoluta | 458 a.C. Teatro di Dioniso, Atene |
Premi | Vittoria alle Grandi Dionisie del 458 a.C. |
Personaggi | |
La tragedia prende il nome dalle Erinni, dee vendicatrici dei crimini verso la famiglia, le quali erano chiamate anche Eumenidi (ossia "le benevole") quando erano in atteggiamento positivo. In questa terza parte dell'Orestea viene narrata la persecuzione delle Erinni nei confronti di Oreste a seguito dell'omicidio della madre Clitennestra per vendicare il padre Agamennone, che culmina nella celebrazione di un processo presso il tribunale dell'Areopago.[1] Tale giudizio, che vede le Erinni stesse come accusatrici, Apollo come difensore e Atena a presiedere la giuria, termina con l'assoluzione di Oreste, grazie al voto favorevole di Atena.