Eva Besnyö
fotografa ungherese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Eva Besnyő (Budapest, 29 aprile 1910 – Laren, 12 dicembre 2003) è stata una fotografa ungherese, vissuta a Berlino negli anni 1930-1932 e in seguito nei Paesi Bassi, fino alla fine della sua vita.
Il suo lavoro si colloca al crocevia tra le due grandi correnti di avanguardia allora in piena fioritura a Berlino - Nuova oggettività e Neues Sehen - e la fotografia documentaria.[1][2]
Nei Paesi Bassi, diventato il suo paese di adozione dopo aver lasciato la Germania nel 1932, preoccupata dall'ascesa del nazionalsocialismo, si dedica alla ritrattistica, ai reportage e alla fotografia di architettura, interpretando con nuove immagini le opere della corrente olandese del funzionalismo architettonico; negli anni settanta documenta l'attività del movimento femminista del gruppo Dolle Mina diventandone la "portavoce visiva".[3]