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cantautore, musicista e attore francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Jacques Victor Joseph Higelin, noto come Jacques Higelin (Brou-sur-Chantereine, 18 ottobre 1940 – Nogent-sur-Marne, 6 aprile 2018[1]), è stato un cantautore, musicista e attore francese.
Fu noto e apprezzato per le sue qualità di comédien, ovvero di artista eclettico e a tutto tondo. Collaborò in incisioni discografiche con Dan Ar Braz e Brigitte Fontaine. Con quest'ultima e con l'attore e fantasista francese Rufus scrisse nel 1966 il testo teatrale Maman j'ai peur.
Higelin era originario della Seine-et-Marne ed era di padre alsaziano e madre belga. Fu un ottimo polistrumentista, capace di suonare indifferentemente pianoforte, accordeon, violino, armonica a bocca.
Artisticamente appartenne alla generazione successiva a quella dei classici artisti francesi, come Georges Brassens, Jacques Brel e Léo Ferré. La sua carriera ebbe inizio a metà degli anni sessanta con incisioni di canzoni di Boris Vian.
Diplomatosi al collegio La Paix-Notre Dame di Chelles, iniziò a frequentare poco più che adolescente il mondo dello spettacolo. Nel 1959, avvicinandosi alla professione di controfigura, conobbe sul set del film Le Bonheur est pour demain, il chitarrista Henri Crolla, amico di Jacques Prévert e di Paul Grimault, ma anche di Marcel Mouloudji e Yves Montand. Fu lo stesso Crolla - con il quale Higelin andò a vivere per qualche tempo - a invitarlo ad esprimere il proprio talento attraverso la canzone.
Nei primi anni sessanta, mentre frequentava la scuola d'arte drammatica di René Simon, Higelin compì un ulteriore passo avanti nella carriera di musicista grazie all'incontro con Pierre Barouh, musicista e ideatore dell'etichetta discografica Saravah. Ebbe così modo di incidere i suoi primi lavori al fianco di Brigitte Fontaine, Rufus, Areski Belkacem, Elisabeth Wiener.
Dopo un'interruzione di un paio di anni per compiere il servizio militare nell'esercito francese, una risoluta virata verso un repertorio maggiormente rock avvenne nei successivi anni settanta, in particolare con la pubblicazione dell'album BBH 75 (del 1974) che gli garantì la grande notorietà in Francia.
Nel 1977 iniziò a collaborare con Charles Trenet, al quale dedicherà uno spettacolo nella stagione teatrale 2004-2005 - Higelin enchante Trenet - il cui materiale di registrazione sarebbe poi confluito in un DVD pubblicato dalla EMI. Come compositore Higelin fu autore di numerose canzoni - scritte particolarmente negli anni ottanta - che portarono alla realizzazione di apprezzati album come Champagne pour tout le monde ... e ... et Caviar pour les autres (1979), Higelin à Mogador (1981) e Tombé du ciel (1988), con la canzone omonima che è considerata uno fra i suoi maggiori successi.
Nel suo percorso artistico scandagliò quasi tutti gli aspetti dell'animo umano, dall'amore al sesso, dalla violenza alla morte, temi affrontati spesso con ardore teatrale; Higelin nondimeno si appoggiò talvolta a toni di limpida semplicità.
Molte delle sue canzoni - particolarmente alcune della prima fase della sua carriera - furono osteggiate dalle stazioni radio francesi per il loro contenuto politico non sempre apprezzato dall'establishment discografico e radiofonico, tuttavia essere finirono per diventare una sorta di leit motiv per i movimenti vicini alla sinistra radicale.
Nel 2007 gli venne assegnato il Premio Tenco per le sue interpretazioni che nel corso della carriera - secondo la motivazione del riconoscimento - ne avevano fatto un bluesman e chansonnier in grado di coniugare la tradizione francese con le moderne suggestioni cosmopolite e le contaminazioni linguistiche della canzone contemporanea.[2]
Muore il 6 aprile 2018 dopo aver combattuto contro il cancro all'età di 77 anni[3].
Sposato con Kuela, era padre di Ken Higelin, attore, di Izia Higelin, cantante, e di Arthur H, anch'egli cantautore popolare in Francia,
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