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attore statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Jay C. Flippen (Little Rock, 6 marzo 1899 – Los Angeles, 3 febbraio 1971) è stato un attore statunitense.
Jay C. Flippen iniziò il suo percorso artistico come attore teatrale, lavorando nel vaudeville durante gli anni venti. Scoperto dal comico e intrattenitore afroamericano Bert Williams, divenne un protagonista del teatro leggero, comparendo in sei spettacoli presso il Palace Theatre a Broadway dal 1926 al 1931, cantando e recitando in alcune occasioni con il volto dipinto di nero. Incise inoltre diverse canzoni per la Columbia Records nel periodo dal 1924 al 1929.
Nel suo primo film The Ham What Am, un cortometraggio prodotto nel 1928 dalla Warner Bros., Flippen ripropose le sue performance nel vaudeville e apparve sul grande schermo in sporadiche occasioni durante gli anni trenta. La sua vera carriera cinematografica ebbe inizio nel 1947 con il ruolo della guardia Hodges nel dramma carcerario Forza bruta (1947), in cui si affermò come caratterista, inaugurando una lunga galleria di personaggi cinematografici, sia poliziotti che fuorilegge. Fu l'ispettore di polizia Jim Fowler nel melodramma Hai sempre mentito (1949), lo sceriffo Stew Singer ne Il selvaggio (1953) con Marlon Brando, e il sergente Jack Gillen in Mezzanotte a San Francisco (1957).
Flippen apparve inoltre in numerosi western degli anni cinquanta come Winchester '73 (1950), Là dove scende il fiume (1952), Terra lontana (1954), tutti diretti da Anthony Mann e interpretati da James Stewart, L'uomo senza paura (1955) di King Vidor, con Kirk Douglas, e La tortura della freccia (1957) di Samuel Fuller, in cui interpretò il ruolo di un indiano, Walking Coyote. Notevole anche la sua partecipazione al poliziesco Rapina a mano armata (1955) diretto da Stanley Kubrick, e ai musical È sempre bel tempo (1955) e Oklahoma! (1955).
Dall'inizio degli anni sessanta Flippen intensificò la sua attività per il piccolo schermo e comparve in un gran numero di serie televisive come Gli intoccabili (1959-1962), Gli uomini della prateria (1959-1965), Bonanza (1963), La legge di Burke (1963-1964), Gunsmoke (1964), Il virginiano (1966-1969). Il suo ruolo televisivo più conosciuto fu quello del sottufficiale Homer Nelson nella serie Ensign O'Toole, di cui girò 32 episodi tra il 1962 e il 1963. Tra le sue apparizioni sul grande schermo, da ricordare quelle nei western Cat Ballou (1965) e L'ora della furia (1968), e in Uomini d'amianto contro l'inferno (1968).
Negli ultimi anni di vita Flippen subì l'amputazione di una gamba ma continuò a recitare, pur costretto su una sedia a rotelle. La sua ultima apparizione sul grande schermo fu nel film I 7 minuti che contano (1971), tratto da un romanzo di Irving Wallace e incentrato sui temi della censura e della pornografia, per la regia di Russ Meyer. Malgrado il film fosse di notevole impegno economico rispetto agli usuali standard di Meyer, grazie all'intervento nella produzione della Twentieth Century Fox, fu però un fiasco totale[1], che chiuse la carriera di Flippen.
Sposato dal 1947 con la scrittrice e sceneggiatrice Ruth Brooks, Jay C. Flippen morì nel 1971 in seguito a un aneurisma dell'aorta, un mese prima del suo settantaduesimo compleanno. È sepolto al Westwood Village Memorial Park Cemetery di Los Angeles.
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Jay C. Flippen è stato doppiato da:
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