Leucocitosi è l'aumento del numero dei leucociti nel sangue periferico.[1][2] Frequentemente questa condizione è indice di uno stato infiammatorio[3] ma può anche verificarsi in seguito a determinate infezioni parassitarie, tumori ossei o leucemie. Può anche verificarsi dopo un intenso esercizio fisico, convulsioni date dall'epilessia, lo stress emotivo, la gravidanza e il travaglio, l'anestesia o la somministrazione di adrenalina.[1]
Esistono cinque principali tipi di leucocitosi[4]: neutrofilia (la forma più comune)[5], linfocitosi, monocitosi, eosinofilia e basofilia.
Patogenesi
Diversi fattori influenzano la conta leucocitaria nel sangue:[6]
- L'entità dei pool cellulari, mieloide (granulociti e monociti), linfoide (linfociti), di precursori e deposito presenti nel midollo osseo, in circolo e nei tessuti periferici.
- La velocità con cui le cellule vengono rilasciate dai siti di deposito.
- Il pool marginato ossia la percentuale di cellule che aderiscono alle pareti dei vasi sanguigni in qualsiasi momento.
- La velocità con cui le cellule passano dal sangue ai tessuti
L'omeostasi dei leucociti è un delicato meccanismo mantenuto da citochine, fattori di crescita e di adesione attraverso i loro effetti sul commitment, sulla proliferazione, differenziazione e migrazione attraverso le pareti vascolari di leucociti e loro progenitori; inoltre i meccanismi che portano alla leucocitosi variano a seconda del tipo di leucocita e del fattore eziologico. Nei neutrofili, in caso di sepsi o di gravi disordini infiammatori (es.:malattia di Kawasaki) si osservano delle caratteristiche modificazioni morfologiche:
- I granuli tossici, più grandi e più scuri dei normali granuli dei neutrofili e probabilmente sono granuli azzurrofili anomali
- I corpi di Döhle, porzioni di reticolo endoplasmatico dilatato che nelle colorazioni Wright-Giemsa appaiono come chiazze nel citoplasma di colore blu.
Nella maggior parte dei casi è facilmente distinguibile una leucocitosi reattiva causata dalla presenza nel sangue periferico di leucociti neoplastici (leucemia), ma si possono avere incertezze in due casi:
- Le infezioni virali in fase acuta causano la presenza di linfociti attivati che assomigliano alle cellule linfoidi neoplastiche
- In caso di infezioni croniche possono comparire granulociti immaturi che possono essere confusi con una leucemia mieloide.
Esistono particolare esami di laboratorio che possono distinguere i leucociti reattivi da quelli neoplastici.
Cause di leucocitosi
Cause di leucocitosi[7][8] | |
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Leucocitosi dei neutrofili (neutrofilia) |
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Leucocitosi degli eosinofili (eosinofilia) |
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Leucocitosi dei basofili (basofilia) |
(rare) |
Monocitosi |
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Linfocitosi |
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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