Lingue giudeo-arabe
insieme dei dialetti parlati dagli ebrei del Maghreb e dai mizrahim / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Le lingue giudeo-arabe[1] (codice ISO 639-2 e ISO 639-5 jrb) sono l'insieme dei dialetti parlati dagli ebrei del Maghreb e dai mizrahim che vivevano o avevano vissuto nei Paesi di lingua araba, prendendo generalmente a prestito la forma dell'arabo parlato lì dove le regioni in cui gli ebrei avevano eletto la propria residenza, e che portarono con sé nel corso delle loro migrazioni.
Lingue giudeo-arabe | |
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Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue afro-asiatiche Lingue semitiche Lingue semitiche centrali Lingue semitiche centrali meridionali Lingua araba |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | jrb
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ISO 639-3 | jrb (EN)
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Queste lingue erano assai spesso trascritte in caratteri ebraici leggermente modificati per adattarli al sistema di fonazione della lingua araba, includendo i punti diacritici che distinguono fra loro le consonanti nell'alfabeto arabo per notare i fonemi inesistenti in Ebraico. L'alfabeto arabo di per sé era abbastanza poco utilizzato, dal momento che il suo uso era largamente caduto in disuso tra le popolazioni ebraiche dei paesi islamici.
Le lingue giudeo-arabe furono dunque naturalmente gli idiomi prediletti dagli autori ebraici per una più agevole diffusione presso i loro correligionari. Un'importante parte delle opere rabbiniche fu originariamente scritta in giudeo-Arabo.