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ISO 639-2
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Lo standard ISO 639-2, seconda parte dello standard internazionale ISO 639, è un elenco di codici a tre lettere identificativi dei nomi dei linguaggi. È stato pubblicato per la prima volta nel 1998 con il nome Codici per la rappresentazione dei nomi dei linguaggi—Parte 2: Alpha-3 code.
Sebbene in generale ad ogni linguaggio corrisponda un solo codice, ventidue linguaggi fanno eccezione, avendo due codici. Per questi linguaggi, un codice è per uso "bibliografico" (ISO 639-2/B), mentre l'altro è per uso "terminologico" (ISO 639-2/T). In pratica, il codice bibliografico deriva dal nome in inglese di tale linguaggio, mentre quello terminologico è derivato dal nome nella lingua di origine.
La Biblioteca del Congresso è l'autorità di registrazione per l'ISO 639-2. In questo ruolo la Biblioteca del Congresso riceve e rivede le proposte di cambiamento.
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Storia
L'attività per lo standard ISO 639-2 è iniziata nel 1989 in quanto lo standard ISO 639-1 usa solo due lettere per ogni linguaggio e non ne poteva includere in numero sufficiente. Lo standard ISO 639-2 è stato pubblicato per la prima volta nel 1998.
Nella pratica l'ISO 639-2 è stato largamente sostituito dall'ISO 639-3 (2007) che include tutti i codici dell'ISO 639-2 più molti altri, tuttavia l'ISO 639-3 non include le collezioni di linguaggi dell'ISO 639-2 che invece sono inclusi nell'ISO 639-5.
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Ambito e tipo
I codici dell'ISO 639-2 introducono un'ampia varietà di codici e di tipi descritti di seguito:
- Linguaggi individuali
- Macro-linguaggi (parte 3)
- Collezione di linguaggi (parte 1, 2, 5)
- Dialetti
- Linguaggi riservati per uso locale (parte 2, 3)
- Casi speciali (parte 2, 3)
Tipi (per linguaggi individuali):
- Lingue in uso (parte 2, 3) (tutti i macro-linguaggi sono linguaggi in uso)
- Lingue estinte (parte 2, 3)
- Lingue antiche (parte 1, 2, 3)
- Lingue storiche (parte 2, 3)
- Lingue artificiali (parte 2, 3)
Codici bibliografici e terminologici:
- Bibliografie (parte 2)
- Terminologie (parte 2)
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Elenco codici ISO 639-2
Di seguito è presentata una lista non esaustiva dei codici ISO 639-2, ordinata secondo il nome del linguaggio in italiano. Esistono i seguenti casi particolari:
- mis è usato per identificare "linguaggi non presenti nel codice"
- mul è usato per identificare "linguaggi multipli"
- L'intervallo tra qaa e qtz è riservato e non usato dallo standard
- und è usato per definire "linguaggi non identificati", ovvero lo si usa quando si è obbligati a usare il codice ISO 639-2 ma non si è a conoscenza del nome del linguaggio in questione
- zxx è usato per identificare un testo "senza significato linguistico"
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Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) ISO 639-2/RA Homepage, su loc.gov.
- (EN) ISO 639-2/RA Change Notice, su loc.gov.
- (EN) Details, su loc.gov. nel sito della Library of Congress
- (EN) RFC 3066, Tags for the Identification of Languages, Best Current Practice, gennaio 2001
- (EN) ISO 639 su the Ethnologue, su ethnologue.com. URL consultato il 9 marzo 2006 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2005).
- (IT, EN) Tutti i codici dello standard in formato testo, su maso.altervista.org. con i nomi delle lingue in italiano ed inglese ed il codice PHP per ottenere il nome della lingua dal codice e viceversa
- (EN) XML Version (XML), su fara.cs.uni-potsdam.de (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2006). of the official ISO 639 HTML data at the Library of Congress
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