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nobildonna scozzese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Mary Hamilton-Nisbet, contessa di Elgin (Dirleton, 18 aprile 1778 – 9 luglio 1855), è stata una nobildonna scozzese.
Era la figlia di William Hamilton-Nisbet, un proprietario terriero scozzese, e sua moglie, lady Mary Manners, una nipote di John Manners, II duca di Rutland[1].
Durante la sua adolescenza, il padre divenne deputato, e la famiglia si trasferì a Londra, dove entrò in società tramite la nonna, lady Mary Digges.
Incontrò Thomas Bruce, VII conte di Elgin, nel 1798, subito dopo la nomina ad ambasciatore presso l'Impero ottomano.
Si sposarono l'11 marzo 1799. Dopo aver trascorso la prima notte di nozze presso Archerfield, la coppia si recò a Broomhall[1]. Ebbero quattro figli:
A seguito di un breve periodo a Londra, la coppia lasciò l'Inghilterra il 3 settembre 1799 in modo che Bruce assumere l'incarico di ambasciatore. Durante il viaggio, durato due mesi, visitarono Lisbona, Gibilterra (come ospiti di Charles O'Hara), la Sicilia e Tenodoes prima di arrivare a Costantinopoli[1].
Fu un momento difficile a Costantinopoli, dove gli inglesi non erano ben voluti. La coppia si trasferì nella vecchia ambasciata francese, che Mary decorò e dove organizzò sontuose feste. Nel mese di novembre, con il permesso del Gran Visir, divenne la prima donna a partecipare a una cerimonia nella politica ottomana. Nonostante fosse incinta di cinque mesi, le venne chiesto di vestirsi come un uomo[1].
La coppia divorziò nel 1808.
Sposò, in seconde nozze, Robert Ferguson di Raith (1777-1846)[2]. La coppia non ebbe figli.
Morì il 9 luglio 1855.
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