Naim Frashëri
poeta albanese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Naim Frashëri (Frashër, 25 maggio 1846 – Istanbul, 20 ottobre 1900) è stato un poeta e patriota albanese, considerato il pioniere della moderna letteratura albanese e, per questo, una delle icone culturali albanesi più influenti del XIX secolo.[1]
Naim e i suoi fratelli Abdyl e Sami nacquero e crebbero nel villaggio di Frashër alle pendici meridionali dei Monti Tomorr. Studiò numerose culture e lingue come l'arabo, il greco antico e moderno, il francese, l'italiano, il turco ottomano e il persiano.[2] Fu uno dei pochi uomini a cui la cultura letteraria d'Occidente e d'Oriente fosse altrettanto familiare e preziosa.[3]
Alla morte di suo padre, lui e la sua famiglia si stabilirono a Giannina dove ottenne l'ispirazione iniziale per le sue future poesie scritte in stile lirico e romantico. Dopo aver subito una grave infezione polmonare, a causa della sua tubercolosi congenita, a Costantinopoli, si unì al fratello Abdyl nella lotta per la libertà nazionale e la coscienza del popolo albanese durante il Rinascimento albanese, in cui divenne in seguito il rappresentante più illustre di quel periodo.
I capolavori di Frashëri hanno esplorato temi come la libertà, l'umanità, l'unità, la tolleranza e la rivoluzione. Le sue opere esistenti comprendono ventidue opere composte da quindici opere scritte in albanese e quattro in turco, due in greco e una in persiano, accessibili a un pubblico al di fuori dell'Albania. È lo scrittore più rappresentativo di poesia sufi in albanese, essendo stato sotto l'influenza di suo zio Dalip Frashëri, cercò di mescolare il sufismo con la filosofia occidentale nei suoi ideali poetici.[4] Ha avuto un impatto straordinariamente profondo sulla letteratura e sulla società albanese durante il XX secolo, in particolare su Asdreni, Gjergj Fishta e Lasgush Poradeci, tra molti altri.[5][6]
Ti Shqipëri, më jep nder, më jep emrin Shqipëtar, un verso memorabile nel suo poema O malet e Shqipërisë, è stato designato come motto nazionale dell'Albania. Parla all'unità, della libertà e incarna nelle sue parole un senso di orgoglio verso il Paese e le persone.