Saggi (Einaudi)
collana della casa editrice Giulio Einaudi Autore / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Saggi è una delle prime collane editoriali dell'Einaudi, sia in senso cronologico, essendo stata fondata nel 1937, sia per importanza, data la scelta dei titoli e la cura tipografica. La collana affronta temi disparati di attualità politica secondo ottiche diverse tali da assicurarle grande diffusione.[1] Infatti ospita saggi di argomenti diversi, soprattutto di archeologia e antropologia di popoli antichi, storia dell'arte e, più in generale, estetica, fotografia, critica letteraria, scienza, musica e altri saggi tra storia e politica. Diversi suoi titoli sono stati poi ristampati in altre collane. Ha mantenuto la stessa impostazione grafica con il particolare colore arancione dei risvolti fin dall'inizio.
Tra gli autori più rappresentativi, Adolfo Omodeo, Augusto Monti, Carlo Levi, Cesare Brandi, Gillo Dorfles, Andrea Carandini, Leonard Woolley, Angelo Maria Ripellino, Luigi Magnani, Massimo Mila, Arnold Hauser, Bruno Zevi, C. W. Ceram, Chiara Frugoni, Claudio Magris, Cesare Cases, Danilo Dolci, E. H. Gombrich, Erwin Panofsky, Federico Zeri, Franco Moretti, Luigi Salvatorelli, Lionello e Franco Venturi, Ludovico Zorzi, Gian Carlo Roscioni, Gian Luigi Beccaria, Johan Huizinga, Manlio Brusatin, Rudolf Wittkower, Maurizio Bettini, Paolo Fossati, Peter Partner, Robert Jungk, Vance Packard e le raccolte antologiche di riviste letterarie italiane del XX secolo (come "Valori plastici", "Officina", "L'Ordine Nuovo", "La Voce", "Lacerba", "Leonardo", "Hermes" ecc.)
La sua identità è legata, all'inizio, alla storia culturale del paese, tra antifascismo, resistenza, testimonianze della Shoah, quindi a temi di valorizzazione del patrimonio artistico e di progettualità dello spazio urbano, mantenendo un ruolo di stimolo e proposta culturale nonostante la varietà di interessi e temi, e facendosi, poi, più internazionale, legandosi a problemi di percezione visiva, fisica, e storia delle idee.