Mikoyan-Gurevich MiG-17
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Il Mikoyan-Gurevich MiG-17 (in russo Микояна и Гуревича МиГ-17?), nome in codice NATO Fresco[1]) fu un aereo da caccia multiruolo monomotore a getto di prima generazione, monoposto e monoplano ad ala media a freccia, progettato dall'OKB 155 diretto congiuntamente da Artëm Ivanovič Mikojan e Michail Iosifovič Gurevič[N 1] e sviluppato in Unione Sovietica tra la fine degli anni quaranta e i primi anni cinquanta.
Mikoyan-Gurevich MiG-17F Fresco C | |
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Un MiG-17 con insegne polacche all'Oregon International Air Show | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | un pilota |
Progettista | OKB 155 |
Costruttore | stabilimento Nr. (???) |
Data primo volo | 14 gennaio 1950 |
Data entrata in servizio | ottobre 1952 |
Utilizzatore principale | V-VS |
Esemplari | 10 367 |
Sviluppato dal | Mikoyan-Gurevich MiG-15 |
Altre varianti | PZL-Mielec Lim-6 Shenyang J-5 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 11,09 m |
Apertura alare | 9,63 m |
Freccia alare | 45° |
Altezza | 3,8 m |
Superficie alare | 22,6 m² |
Peso a vuoto | 3 930 kg |
Peso max al decollo | 6 075 kg |
Propulsione | |
Motore | un turbogetto Klimov VK-1F |
Spinta | 2 600 kg a secco, 3 380 kg con postbruciatore |
Prestazioni | |
Velocità max | Mach 0,86 (ca. 1145 km/h) |
Autonomia | 1 470 km con i serbatoi ausiliari |
Tangenza | 16 600 m |
Armamento | |
Cannoni | due Nudelman-Rikhter NR-23 da 23 mm (80 colpi) un Nudelman N-37 da 37 mm (40 colpi) |
Bombe | 500 kg di carico bellico montati su due piloni |
Avistar.org | |
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Evoluzione del MiG-15 e realizzato per dotare l'URSS di un velivolo multiruolo, oltre che nel ruolo di caccia tattico anche quello di caccia intercettore ognitempo[2], venne impiegato nelle sue varie versioni, anche da ricognizione fotografica e da addestramento biposto, principalmente da Voenno-vozdušnye sily (V-VS), aeronautica militare, Vojska protivovozdušnoj oborony (PVO) (difesa aerea) e Aviacija voenno-morskogo flota, aviazione navale dell'Unione Sovietica, ma anche massicciamente esportato e utilizzato da numerose forze aeree filosovietiche, coinvolto in numerosi conflitti, e rimanendo operativo per gran parte della fine del XX secolo nelle più importanti aviazioni militari, estendendo la sua operatività in quelle minori anche all'inizio del XXI secolo.
Alla produzione sovietica si aggiungono gli esemplari costruiti su licenza in Cina, indicati localmente come J-4, J-5 e JJ-5 a seconda delle versioni, e Polonia, dalla WSK-PZL, indicati localmente come LIM, dal LIM-2 al LIM-6 a seconda della versione. La corrispondenza, seppur con minime variazioni negli allestimenti e nella propulsione, era pressoché indistinguibile dagli osservatori NATO con quelli di produzione sovietica, continuando a identificarli con il nome in codice Fresco.