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album di Zucchero del 1995 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Spirito DiVino è il settimo album di inediti del cantautore italiano Zucchero Fornaciari, pubblicato in tutta Europa il 27 maggio 1995.[6] A seguito di tale album è partito lo Spirito DiVino Tour Mondiale, sesta tournée di Zucchero, prima mondiale.
Spirito DiVino album in studio | |
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Artista | Zucchero Fornaciari |
Pubblicazione | 27 maggio 1995 |
Durata | 43:28 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Pop soul Blues |
Etichetta | Polydor |
Produttore | Corrado Rustici |
Registrazione | The Boiler Room (New Orleans, USA), A&M Studios (Los Angeles, USA), Umbi Studios (Modena, Italia) |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Belgio[1] (vendite: 25 000+) |
Dischi di platino | Europa[2] (vendite: 1 000 000+) Francia[3] (vendite: 300 000+) Svizzera[4] (vendite: 50 000+) |
Dischi di diamante | Italia (2)[5] (vendite: 1 300 000+) |
Zucchero Fornaciari - cronologia | |
Singoli | |
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L'album segna il ritorno del bluesman emiliano, avvenuto dopo tre anni dalla pubblicazione di Miserere. Si tratta di uno dei maggiori successi della carriera di Zucchero, in termini di qualità e di vendite[7].
Inciso, fra gli altri, nel celebre The Boiler Room di New Orleans, che verrà distrutto dieci anni dopo dall'uragano Katrina, e presentato ad Almenno San Salvatore in un ex-convento, ora cantina, in Val Brembana,[8] l'album è generalmente definito dalla critica come uno dei lavori migliori di Zucchero, insieme ai precedenti Blue's (1987) e Oro, incenso e birra (1989). Il genere blues ricercato dal cantante emiliano nel corso della carriera trova in questo disco una buona sintesi con le sonorità proprie della musica leggera italiana e di quella d'autore. L'album è stato prodotto da Corrado Rustici e supervisionato dai due nuovi manager del bluesman emiliano: Henry Padovani e Miles Copeland. Alla realizzazione del disco hanno partecipato musicisti del calibro di Jeff Beck, Stewart Copeland e Clarence Clemons.
Le prime tre tracce, un "corpus" unico imperniato su nervature blues rock come sarà per Shake e Black Cat, sono quasi unite l'una all'altra. Voodoo Voodoo, primo singolo estratto, si apre con un riff di piano composto insieme a Luciano Luisi e presenta un testo divertente e dissacrante che contiene una citazione da Maledetto gatto di Lucio Battisti, introduzione della successiva Datemi una pompa. A seguire si trova O.L.S.M.M. che, caratterizzato da un ossessivo riff di chitarra, richiama, nelle tematiche, Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'Azione Cattolica.
La seconda parte del disco si apre con la ballata Pane e sale, frutto del secondo incontro tra Zucchero e Francesco De Gregori, che introduce immagini bucoliche care al cantante reggiano.
In Per colpa di chi?, ancora oggi uno dei brani più famosi di Zucchero a livello nazionale e per il quale venne realizzato il videoclip alla House of Blues, il ritmo torna a salire. Nelle due ballate Il volo e Senza rimorso Zucchero affronta il fantasma della ex-moglie con due atteggiamenti diversi: nella prima cercando di "volare via" ma cadendo, nella seconda con toni più malinconici e profondi.
Dopo la dedica al padre da poco scomparso in Papà perché si trova la celebre Così celeste, canzone di speranza dal sapore quasi natalizio, che evoca ancora una volta i topos del sole e degli astri per concentrarsi sul tema della fede. Nel testo, "sta colorando l'anima mia" è una citazione letterale da Innocenti evasioni di Battisti, secondo omaggio al musicista reatino presente nell'album. La collaborazione con Jovanotti in Alleluja chiude il disco.
L'autore del testo e delle musiche è Zucchero, tranne dove diversamente specificato.
Il CD1 è la versione italiana originale dell'album.
Il vinile del disco è stato nuovamente pubblicato nel box set ad edizione limitata Studio Vinyl Collection del 2016.
Spirito DiVino si aggiudicò il premio disco dell'anno al Festivalbar 1995[9] e consentì a Zucchero di aggiudicarsi il secondo World Music Award della sua carriera, a Montecarlo.[10] Notevole fu anche il successo commerciale che raggiunse in Italia, dove ha occupato il primo posto nella classifica italiana ufficiale per quattro settimane non consecutive nel corso del 1995,[11] per poi ritornarvi per una quinta settimana nel febbraio dell'anno successivo, durante la sua trentanovesima settimana di permanenza.[12] Grazie a ciò l'album ottenne 11 dischi di platino e due dischi di diamante, uno dei quali consegnatogli durante la finale del Festivalbar 1995, corrispondenti ad oltre 1 100 000 copie vendute (circa 700 000 nel 1995 e circa 400 000 nel 1996).[13] Spirito DiVino ha inoltre raccolto ottimi risultati di vendita in Francia ed in Svizzera, Paesi nei quali ha raggiunto la top 5 ed ha ottenuto la certificazione di disco di platino. L'album è rimasto nella top 100 europea per 70 settimane (di cui 28 nel 1995 e 42 nel 1996), arrivando in tredicesima posizione[14]. Nel 1996 ha ottenuto l'IFPI Platinum Europe Awards, primo della carriera di Zucchero, per aver venduto oltre 1 000 000 di copie in Europa.[2] Complessivamente l'album ha venduto oltre 3 000 000 di copie nel mondo[15], di cui 2 680 000 nel primo anno dalla pubblicazione[16]. Nella prima settimana di vendita, il disco ha debuttato al primo posto della classifica italiana con 300 000 copie vendute.[17]
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