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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Trèntola Ducenta è un comune italiano di 20 118 abitanti della provincia di Caserta in Campania. Le due località che danno il nome al comune formano un unico centro abitato, per cui non si tratta di un comune sparso.
Trentola Ducenta comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Michele Apicella (lista civica) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 40°58′34.42″N 14°10′38.23″E |
Altitudine | 42 m s.l.m. |
Superficie | 6,66 km² |
Abitanti | 20 118[1] (31-3-2022) |
Densità | 3 020,72 ab./km² |
Comuni confinanti | Aversa, Casapesenna, Giugliano in Campania (NA), Lusciano, Parete, San Marcellino |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81038 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061094 |
Cod. catastale | L379 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 125 GG[3] |
Nome abitanti | trentolesi, ducentini |
Patrono | san Michele, san Giorgio |
Giorno festivo | 29 settembre, 23 aprile |
Cartografia | |
Posizione del comune di Trentola Ducenta nella provincia di Caserta | |
Sito istituzionale | |
Le denominazioni di ciascuna delle due storiche località comunali, e quindi l'etimologia dei nomi "Trentola" e "Ducenta", deriva, molto probabilmente, dalla quantità di iugeri che costituivano un fondo. Ducenta era composta infatti da 200 iugeri, mentre Trentola da 300 iugeri.
Altri, invece, ritengono che Trentola sia riconducibile a Tremula, borgo citato da Tito Livio.
La prima informazione storica su Ducenta, pur essendo più antica di Trentola, si ha su di un Diploma dei Principi di Capua – secolo X[4]. Il feudo di Trentola ebbe vita travagliata, come la maggior parte dei centri minori del Regno. Tra i feudatari segnaliamo: i baroni Rizzo di Napoli, i conti Gaetani, i Pignatelli di Monteleone (1485), i Parise (1631), ed infine i Masola (originari di Genova).
Nel 1637 Domenico Masola venne investito del titolo di marchese di Trentola da Re Filippo IV di Spagna[5][6]. Fino al riassetto amministrativo operato da Benito Mussolini si chiamava solo Trentola, poiché non comprendeva Ducenta, assegnatagli per scorporo dal comune di Lusciano e Ducenta, poi diventato semplicemente Lusciano.
Lo stemma è costituito da tre spighe di grano d'oro in campo rosso, impugnate, con gambi in campo verde, attraversate dalla fascia d'argento che divide i due campi, inserite in uno scudo sormontato da corona turrita e circondato, nella parte sottostante, da foglie di alloro e quercia.[7] Il gonfalone è un drappo partito di verde e di bianco.
Abitanti censiti[9]
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di 1.000 abitanti, pari al 12,21% della popolazione.[10]
Nella frazione di Ducenta si trovano Il Pontificio istituto missioni estere con la sigla (P.I.M.E.) e la Piccola casa della Divina Provvidenza, conosciuta anche con il nome di Cottolengo dal nome del suo fondatore san Giuseppe Benedetto Cottolengo.
La biblioteca comunale è situata in piazza Guglielmo Marconi[11].
Un tempo ad economia essenzialmente agricola, il Comune ha ceduto il passo a progetti di massificazione edil-speculativa (come dimostra la tabella demografica) e ad attività meramente commerciali sostanzialmente scollegate da qualsiasi schema di produzione di base.
La località era servita dalle autolinee in servizio pubblico gestite dalla società CTP.
Il paese è attraversato dalla superstrada SP 335 ex SS 265 dei Ponti della Valle (Giugliano - Marcianise).
In passato erano presenti due relazioni su ferro, la tranvia Aversa-Albanova, gestita dalla Société Anonyme des Tramways Provinciaux (SATP) e attiva fra il 1912 e il 1960, e la ferrovia Alifana "bassa", in esercizio fra il 1913 e il 1976, che a Trentola-Ducenta disponevano rispettivamente di una fermata e di una stazione fra loro in corrispondenza.
Nel maggio del 2016 il consiglio comunale è stato sciolto ed il comune è stato commissariato[12]. Nel settembre del 2017 la durata dello scioglimento del consiglio comunale è stata prorogata per il periodo di sei mesi.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1988 | 1989 | Genesio Griffo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1989 | 1991 | Antonio Eramo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1991 | 1992 | Nicola Merenda | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1992 | 1993 | Francesco Provolo | commissario prefettizio | Sindaco | |
1993 | 1993 | Elisa Aversano Orabona | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1993 | 1996 | Gennaro Mazzei | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1996 | 1997 | Renato Del Vecchio | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
1997 | 2002 | Michele Griffo | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
2002 | 2006 | Michele Griffo | Democrazia è Libertà - La Margherita | Sindaco | |
2006 | 2007 | Luigi Palmieri | commissario prefettizio | Sindaco | |
2007 | 2010 | Nicola Pagano | L'Unione | Sindaco | |
2010 | 2011 | Gerlando Iorio | commissario prefettizio | Sindaco | |
2011 | 2015 | Michele Griffo | Lista civica (PD) | Sindaco | |
2015 | 2016 | Paola Bernardino | commissario prefettizio | Sindaco | |
2016 | 2018 | Luigi Esposito, Luca Rotondi, Pasquale Trocchia | commissione straordinaria | Sindaco | |
2018 | 2019 | Andrea Sagliocco | Lista civica (PD) | Sindaco | |
2019 | 2020 | Andrea Cantadori | commissario prefettizio | Sindaco | |
2020 | in carica | Michele Apicella | Lista civica | Sindaco |
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