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Abdelmajid Lakhal

regista e attore tunisino (1939-2014) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Abdelmajid Lakhal
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Abdelmajid Lakhal, anche traslitterato ʿAbd al-Majid o Abdel Majid (Biserta, 29 novembre 193927 settembre 2014), è stato un regista e attore tunisino.

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Abdelmajid Lakhal in un Caffè di Tunisi

Biografia

Nato a Biserta il 29 novembre 1939, passa la sua infanzia e la giovinezza a Hammam-Lif.[1]

Attività artistica

Riepilogo
Prospettiva
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Abdelmajid Lakhal durante un momento di relax, 2007

Ricopre il suo primo ruolo nel 1948, a soli nove anni, in Khātimat al-naffāf ("La fine di un morfinomane"). A sedici anni sboccia la passione per il teatro: partecipa alla creazione del Gruppo Teatrale Jeunes Comédiens, nell'ambito del Circolo studentesco di Hammam-lif. Nel 1960 entra ufficialmente nel Conservatorio Nazionale di teatro, Musica e Danza di Tunisi, dove resta per tre anni. Nel 1964 adempie gli obblighi militari. Nel 1965 dirige George Dandin o il marito confuso di Molière con la compagnia al-Nuhūd di Tunisi.[2] Nel 1966-67 lavora alla messa in scena di Flaminio (Robert Merle), di Yerma (Federico García Lorca) e de Il Maresciallo (da Le Bourgeois Gentilhomme di Molière). Nel 1968 è la volta dell'Amleto ad Hammamet, come assistente alla regia di Ali Ben Ayed. È del 1971 la sua prima regia professionistica, con Otto Donne di Robert Thomas. Nel 1974 è impegnato nella regia de Il mercante di Venezia di William Shakespeare.

Televisione

Le prime trasmissioni televisive in Tunisia hanno avuto luogo nel 1966.

  • Il quarto attore ne Il quarto attore di N. Kasbaoui.
  • Valère ne Il medico per forza di Molière
  • Valère ne L'avaro di Molière[si tratta di trasmissioni televisive tunisine o di altro?]
  • Napoleone Bonaparte in Interdit au public di Jean Marsan
  • Abdelmajid in J'avoue di Hamadi Arafa.
  • Il leader Habib Bourguiba in Histoire d'un poème di Ibn El Ouaha
  • Ziyada in Ziyādatu llāh III di Khalifa Stambouli

Cinema

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Abdelmajid Lakhal durante un'intervista, all'Hotel Saint Georges a Tunisi, 2006

Teatro

Gli ultimi lavori di Lakhal a teatro sono l'adattamento de Le baruffe chiozzotte di Carlo Goldoni (Baruf à Chioggia - El Khsuma) nel 2000 e 2001 e la rappresentazione di al-Nawres (Il gabbiano) di Anton Čechov nel 2005. Entrambi gli spettacoli hanno iniziato la tournée al Festival Internazionale di Cartagine per poi passare al teatro municipale di Tunisi.

Da tempo si era ritirato a vita privata, anche a causa di precarie condizioni di salute[3]. Abdelmajid Lakhal è morto il 27 settembre 2014; è stato sepolto il giorno stesso al cimitero di Boukornine, a Hammam Lif.[4][5][6][7][8]

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Riconoscimenti e onorificenze

  • 1983: 1º premio come attore protagonista al Festival delle Televisioni Arabe
  • 1989: Ufficiale al Merito

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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