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Cinnamomum camphora
specie di pianta della famiglia Lauraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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L'albero della canfora o canforo[1] (Cinnamomum camphora (L.) J. Presl, 1825) è un grande albero della famiglia delle Lauracee, originario dell'Asia orientale.[2]
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Descrizione
Grande albero sempreverde che può vivere per più di mille anni. Il fusto può raggiungere i 40/50 m di altezza. Le foglie sono lanceolate, coriacee, spesse, persistenti. Fiori bianchi, a perianzio di due verticilli caduco; androceo di quattro verticilli; gineceo monocarpellare; frutto a drupa[1] nera.
Distribuzione e habitat
Cinnamomum camphora è nativa di Corea, Giappone e Taiwan.[2]
Usi
La canfora (camphora) viene ottenuta mediante distillazione in corrente di vapore del legno ridotto a schegge e raffinata per sublimazione. Ha aspetto di cristalli bianchi con odore caratteristico poco solubili in acqua ma molto in alcool, cloroformio, etere. Una successiva distillazione produce l'olio bianco di canfora, bruno e blu. L'olio essenziale è utilizzato come antitarme, ma anche come fluidificante delle secrezioni bronchiali, spasmolitico bronchiale e possibile antireumatico.
Esemplari notevoli
Un albero di canfora è stato impiantato nel 1819 dal conte Giberto V Borromeo Arese nei giardini del palazzo Borromeo sull'Isola Bella (comune di Stresa), sul Lago Maggiore. Nel 1907 aveva 4,30 m di circonferenza del tronco alla base e un'altezza di 24 m, mentre la chioma raggiungeva un diametro di 16 m[3], mentre secondo gli elenchi stilati dal Corpo forestale dello Stato ha raggiunto in seguito una circonferenza del tronco di 5,8 m per un'altezza di 17 m[4]. L'albero è citato in Piccolo mondo antico, il romanzo di Antonio Fogazzaro, dove viene ammirato dallo zio di Luisa nel corso di una visita ai giardini del palazzo.
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Galleria d'immagini
- Tronco di Cinnamomum camphora
- Le foglie nuove sono più rosse mentre quelle meno recenti verde scuro
- I fiori sono piccoli a petali bianchi
- le bacche maturando da verdi diventano nere
- scheda botanica della pianta
- Esemplare impiantato nel 1819 nei giardini di palazzo Borromeo sull'Isola Bella
- In giappone i tronchi di queste piante, poste in prossimità dei luoghi di culto, vengono tuttora cinti con corde (con strisce di carta) secondo tradizione shintoista
- Il più grande esemplare del Giappone, presso il tempio scintoista di Kamo hachiman
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Note
Voci correlate
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Collegamenti esterni
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