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Amen
parola ebraica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Amen (in passato adattato in: amme) è una dichiarazione in lingua ebraica ricorrente nella Bibbia.[1]

È sempre stata usata nel giudaismo, in seguito essendo adottata nella liturgia cristiana come formula conclusiva per preghiere e inni.
Nella scrittura tiberiense il vocabolo è reso come אמן (’Āmēn); in ebraico standard אמן (Amen); in armeno ամեն (amen); in georgiano ამინ (amin); in greco ἀμήν (amḕn o amín); in russo аминь (amin'); in arabo آمين (’Āmīn).
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Etimologia
Riepilogo
Prospettiva
L'avverbio ebraico אמן ámén significa soprattutto "certamente", "in verità". Etimologicamente è connesso con il verbo אמן ámán, che significa (in forma base, cioè qal) "educare". Importanti sono però i significati derivati: nel nifal significa "esser certo, sicuro", "esser veritiero, vero", per cui anche "resistere", nella forma di hifil credere. Il sostantivo derivato אמת emet significa "ciò che è stabile e fermo", quindi "verità". In questo senso appare per esempio nel Nuovo Testamento, quando Gesù enuncia principi fondamentali, che introduce con questa parola "amen": "Amen, amen, dico a voi" — con il significato: "In verità vi dico", "Ciò che dico, è vero e certo".
Recitando la prima sūra del Corano, detta al-Fātiḥa ("che apre"), si usa concludere con 'āmīn, sebbene tale parola non compaia scritta nel Corano.
Nella liturgia cristiana è usata come risposta dell'assemblea alla fine delle preghiere liturgiche: ha il significato di esprimere l'assentimento per ciò che si è detto e per augurio che la preghiera sia esaudita. Il suo significato si lega al concetto di affidamento.
È popolare, tra alcuni teosofi[2], sostenitori delle teorie storiche afrocentriche[3] ed aderenti al Movimento del Sacro Nome[4][5] la congettura che la parola "Amen" derivi dal nome del dio egizio Amon (che, effettivamente, viene a volte pronunciato "Amen"). Alcune persone aderenti a religioni orientali credono, invece, che la parola abbia radici in comune con la parola sanscrita Hindu Aum.[6][7][8][9] In realtà, non ci sono studi a livello accademico che supportino queste posizioni. Notare che la parola ebraica "Amen" comincia con una aleph, mentre il nome egizio comincia con una jodh. Anche se nella Bibbia, e più precisamente nei Neviìm (i libri dei profeti), redatti probabilmente nel VII secolo a.C., menzionano esplicitamente Amon, per due volte, in riferimento a Tebe (in ebraico נא אמו, No Amown) con una aleph. [10]
Può essere tradotta "così è" (in questo momento) o ancora "in verità".
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Citazioni
Il sacerdote polacco Jarosław Cielecki ha affermato che Papa Giovanni Paolo II, un istante prima della morte, pronunciò questa parola con grande sforzo il 2 aprile 2005[11].
Note
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