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Art & Language

Collettivo di artisti americani, australiani e britannici Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Art & Language
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Art & Language è una collaborazione di artisti concettuali che ha subito molti cambiamenti da quando è stata creata alla fine degli anni sessanta. Il gruppo è stato fondato da artisti che condividevano il desideriodi combinare idee e preoccupazioni intellettuali con la creazione artistica. Il primo numero del giornale del gruppo, Art-Language, fu pubblicato nel novembre del 1969 a Chipping Norton, in Inghilterra, e ebbe un'influenza importante sull'arte concettuale negli Stati Uniti e nel Regno Unito.[1][2]

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Fotografia della copertina di Art-Language, Vol.3 No.1, 1974.
(inglese)
«The price of Conceptual Art's entry into the polite society during the 70s was surrender of its abrasiveness and anomalousness. By the middle of the decade much of what had been the Conceptual Art movement was transformed into a 'radically responsible' publicity through appropriation of the methods of semiology»
(italiano)
«Il prezzo dell'ingresso dell'Arte Concettuale nella società educata durante gli anni '70 fu l'abandonno della sua abrasività e incongruenza. Verso la metà del decennio, gran parte di ciò che era stato il movimento dell'Arte concettuale fu trasformato in una pubblicità "radicalmente responsabile" attraverso l'appropriazione dei metodi della semiologia»
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Gli esordi

Riepilogo
Prospettiva
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Secret Painting Art & Language (Mel Ramsden), 1967
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Mirror Piece, 1965
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Air conditioning show 1966-7

Il gruppo Art & Language è stato fondato nel 1967 nel Regno Unito da Terry Atkinson (nato nel 1939), David Bainbridge (nato nel 1941), Michael Baldwin (nato nel 1945) e Harold Hurrell (nato nel 1940). Questi quattro artisti iniziarono la loro collaborazione intorno al 1966 mentre erano insegnanti d'arte a Coventry.[3] Il nome del gruppo derivava dal loro giornale, Art-Language The Journal of conceptual art, all’inizio creato come una conversazione di lavoro nel 1966. Il gruppo era critico nei confronti di quelle che all'epoca erano considerate le pratiche del corrente prevalente dell’arte moderna. Nelle loro conversazioni di lavoro, hanno creato l'arte concettuale come parte delle loro discussioni.[4]

Tra il 1968 e il 1982, il gruppo riunì quasi cinquanta persone. Tra i primi a raggiungere il gruppo c'erano critici e storici dell'arte, Charles Harrison e l'artista Mel Ramsden. All'inizio degli anni '70 raggiunsero il gruppo persone come Ian Burn, Michael Corris, Preston Heller, Graham Howard, Joseph Kosuth, Andrew Menard e Terry Smith. Seguirono due collaboratori di Coventry, Philip Pilkington e David Rushton. Il relativo grado di anonimato all'interno del gruppo continua ad avere un significato storico rilevante nella comunità artistica. A causa dell'incertezza delle liste esatte dei membri, è difficile sapere non solo chi erano tutti i contributori, ma anche quali fossero i loro esatti contributi.

Il primo numero di Art-Language The Journal of conceptual art[5][6][7] (Volume 1, numero 1, maggio 1969) è sottotitolato The Journal of Conceptual Art. Con il secondo numero (Volume 1, Numero 2, febbraio 1970), divenne chiaro che c'erano opere d'arte concettuali e artisti concettuali che non si riconoscevano nella rivista. Per capire meglio lo scopo della rivista, il titolo fu abbandonato. L'Art-Language aveva tuttavia portato alla luce l'inizio di un nuovo movimento artistico.[8] Fu la prima pubblicazione a identificare un'entità pubblica chiamata Arte Concettuale. Il giornale è stato il primo del suo genere a servire gli interessi teorici e conversazionali di una comunità di artisti e critici, che erano anche i suoi produttori e utenti. Mentre quella comunità era lontana da un accordo unanime su come definire la natura dell'arte concettuale, i redattori e la maggior parte dei suoi storici contributori condividevano opinioni simili su altri movimenti artistici. L'arte concettuale denunciava da una parte la burocrazia e lo storicismo del modernismo, e dall’altra il conservatorismo filosofico del minimalismo. La pratica dell'arte concettuale, specialmente nei suoi primi anni, era basata principalmente sulla teoria e sulla sua forma, prevalentemente testuale.

Con l'espansione della distribuzione della rivista e delle pratiche di insegnamento degli editori e degli altri collaboratori, la conversazione è cresciuta fino a includere un gran numero di persone. In Inghilterra, nel 1971, artisti e critici tra cui Charles Harrison, Philip Pilkington, David Rushton, Lynn Lemaster, Sandra Harrison, Graham Howard e Paul Wood raggiunsero il gruppo. Nello stesso periodo a New York, Michael Corris lo raggiunse, seguito da Paula Ramsden, Mayo Thompson, Christine Kozlov, Preston Heller, Andrew Menard e Kathryn Bigelow.

Il nome Art & Language è rimasto fragile a causa delle varie interpretazioni delle opere d'arte prodotte dal collettivo e dello scopo del gruppo. Il suo significato, o la sua strumentalità, variava da persona a persona, da discorso a discorso, da quelli di New York che per esempio hanno prodotto The Fox (1974-1976), a quelli impegnati in progetti musicali e a quelli che hanno continuato l’edizione del giornale. I membri non andavano d'accordo e, nel 1976, c'era un crescente senso di divisione che alla fine portò a individualità in competizione e a preoccupazioni diverse.

Durante gli anni '70, Art & Language ha affrontato questioni sulla produzione artistica e ha tentato di passare dalle forme convenzionali di arte "non linguistica", come la pittura e la scultura, a opere più teoricamente basate sul testo. Il gruppo ha spesso assunto posizioni critiche contro le opinioni prevalenti di critici come Clement Greenberg e Michael Fried. Il gruppo Art & Language che ha esposto nel 1972 alla mostra internazionale della Documenta 5 comprendeva Atkinson, Bainbridge, Baldwin, Hurrell, Pilkington, Rushton e Joseph Kosuth, editore americano di Art-Language. Il lavoro consisteva in un sistema di archiviazione di materiale pubblicato e diffuso dai membri di Art & Language.

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New York Art & Language

Alla fine degli anni 60’, Burn and Ramsden hanno co-fondato The Society for Theoretical Art and Analysis in New York. Raggiunsero Art & Language nel 1970-71. New York Art & Language si frammentò dopo il 1975 per via di disaccordi sui principi di collaborazione. Karl Beveridge e Carol Condé, che erano stati membri periferici del gruppo a New York, sono tornati in Canada dove hanno lavorato con sindacati e gruppi comunitari. Nel 1977, Ian Burn tornò in Australia e Mel Ramsden nel Regno Unito.

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Art & Language, Mirror Piece - Untitled Painting 1965. The Tate Modern Collection.
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Tardi anni 70

Alla fine degli anni '70, il gruppo fu sostanzialmente ridotto a Baldwin, Harrison e Ramsden con la partecipazione occasionale di Mayo Thompson e del suo gruppo The Red Crayola. L'analisi politica e lo sviluppo all'interno del gruppo hanno portato diversi membri a lasciare il gruppo per impegnarsi in politica e occasionalmente nell'attivismo. Ian Burn tornò in Australia, per raggiungere Ian Milliss, un artista concettuale che collaborava con i sindacati fin dai primi anni '70, e che era attivo in Union Media Services, uno studio di design basato su iniziative sociali con scopo di sviluppare i sindacati. Altri membri del Regno Unito si dedicarono ad attività creative, accademiche e talvolta "politicizzate". All'inizio degli anni '70 c'erano una trentina di membri. Il gruppo Art & Language ha enfatizzato l'uso del linguaggio nella teoria secondo cui il linguaggio è la base da cui nascono idee e concetti. La loro filosofia era che il linguaggio permettesse di indicizzare parole che appaiono, scompaiono, e per alcuni addirittura persistono, permettendo così a spettatori e artisti di analizzare l'evoluzione di una parola proponendo diverse definizioni.

Opere

Ulteriori informazioni Year, Title ...
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Mostre e premi

Riepilogo
Prospettiva

Premi e critiche

Nel 1986, Art & Language è stato nominato per il Turner Prize. Nel 1999, Art & Language ha esposto al MoMA PS1 di New York, con una grande installazione intitolata The Artist Out of Work. Questo era un ricordo di Art & Language's dialogical and other practices, curato da Michael Corris e Neil Powell. Questa mostra ha seguito da vicino l'esposizione revisionista Global Conceptualism: Points of Origin al Queens Museum of Art, sempre a New York. La mostra di Art & Language al MoMA PS1 ha offerto un resoconto alternativo degli antecedenti e del retaggio dell'arte concettuale "classica" e ha rafforzato una versione transatlantica piuttosto che nazionalistica degli eventi dal 1968 al 1972. In una critica negativa della mostra, il critico d'arte Jerry Saltz ha scritto: "Un quarto di secolo fa, Art & Language ha fabbricato un legame importante nella genealogia dell'arte concettuale, ma i gli sforzi ulteriori sono stati così autosufficienti e oscuri che il loro lavoro è ora praticamente irrilevante. "

Alcune mostre

Alcune mostre collettive

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Collezioni permanenti

Riepilogo
Prospettiva

Altre mostre internazionali presentarono le opere di Atkinson e Baldwin (lavorando con Art & Language) conservate nella collezione della Tate nel Regno Unito.[9] Documenti e lavori relativi a New York Art & Language sono conservati presso il Getty Research Institute di Los Angeles. Nel marzo del 2011, Philippe Méaille prestò 800 opere del collettivo Art & Language al Museo di Arte Contemporanea di Barcellona, noto anche come MACBA.[10][11] Nel giugno 2015, il Consiglio dipartementale di Maine-et-Loire e Philippe Méaille conclusero un contratto di affitto a lungo termine per il castello di Montsoreau per promuovere l'arte contemporanea nella Valle della Loira.

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Installazioni teoriche

Art & Language e il Jackson Pollock Bar hanno collaborato per la prima volta nel gennaio 1995, durante il simposio Art & Language & Luhmann, organizzato dal Contemporary Social Considerations Institute (Institut für Sozial Gegenwartsfragen) di Friburgo. Il simposio di 3 giorni ha visto l'intervento di relatori tra cui Catherine David, che lavorava sulla preparazione della Documenta X, e Peter Weibl, artista e curatore. C'era anche un'installazione teorica di un testo in Art & Language prodotto in playback dal Jackson Pollock Bar. L'installazione è stata interpretata da cinque attori tedeschi che interpretano i ruoli di Jack Tworkow, Philip Guston, Harold Rosenberg, Robert Motherwell e Ad Reinhardt. Usando la sincronizzazione labiale, gli attori hanno usato il testo pre-registrato per una conversazione "Neo Concettuale ". Da questa collaborazione, ogni nuova mostra di Art & Language è stata affiancata da un'installazione teorica del Jackson Pollock Bar.

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Soci e soci passati

  • Terry Atkinson
  • David Bainbridge
  • Kathryn Bigelow[12]
  • Ian Burn
  • Sarah Charlesworth
  • Michael Corris
  • Preston Heller
  • Graham Howard
  • Harold Hurrell
  • Joseph Kosuth
  • Christine Kozlov
  • Nigel Lendon
  • Andrew Menard
  • Philip Pilkington
  • Neil Powell
  • David Rushton
  • Terry Smith
  • Mayo Thompson

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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