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Atletica leggera ai Giochi della VIII Olimpiade

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Ai Giochi della VIII Olimpiade di Parigi 1924 sono stati assegnati 27 titoli in gare di atletica leggera.

Voce principale: Giochi della VIII Olimpiade.
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Partecipazione

Riepilogo
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Viene aggiornato il regolamento che stabilisce il confine tra dilettantismo e professionismo; l'ultima modifica era stata apportata a Stoccolma 1912. Tra i congressi CIO di Losanna (1921) e di Roma (1923) viene sviluppato un dibattito che però non porta a soluzioni condivise. Si decide di adottare un compromesso: in mancanza di regole uguali per tutti, saranno le federazioni nazionali a farsi garanti dello status di dilettante dei propri iscritti alle Olimpiadi.

Ritornano nella famiglia olimpica Austria, Turchia ed Ungheria. Fa il suo ingresso la Bulgaria.

Le 40 nazioni che prendono parte alle gare di atletica leggera agli VIII Giochi olimpici sono:

Ulteriori informazioni Paese, Atleti ...

Tutti i Paesi presenti ad Anversa 1920 confermano la loro presenza. Ritorna il Portogallo, la cui prima partecipazione risaliva al 1912.
Tra gli stati nati dopo la prima guerra mondiale è la prima volta di Irlanda, Jugoslavia, Lettonia e Polonia.
È la prima partecipazione in assoluto nell'atletica leggera, oltre alla già citata Bulgaria, per: Argentina, Brasile, Ecuador, Filippine, Haiti e Messico.

La Nuova Zelanda conquista un medaglia con l'unico atleta che partecipa ai Giochi, il velocista Arthur Porritt.

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Il punto tecnico

Il cronometraggio è manuale al quinto di secondo. È ufficializzato solo il tempo del primo classificato.

Per l'ultima volta compaiono nel programma olimpico la gara a squadre (sui 3000 metri) e la corsa campestre. Per l'ultima volta le corsie nelle gare di velocità sono delimitate da cordicelle rette da picchetti di ferro.

Le prove di marcia vengono ridotte da due a una per diminuire le contestazioni e le difformità di giudizio tra i commissari di gara. Ma il caos che si verifica nelle batterie obbligherà il CIO a sospendere la disciplina per un quadriennio.

Nelle corse a ostacoli, i record sono omologati solo se l'atleta supera tutti gli ostacoli. Chi ne abbatte 1 viene classificato, ma l'eventuale record non viene omologato; chi ne abbatte più di 2 viene squalificato.

A Parigi vengono prese alcune decisioni organizzative che fanno tornare i Giochi indietro all'anteguerra: sono infatti abolite le premiazioni sul campo, né tanto meno vengono suonati gli inni nazionali dopo la fine delle gare. Le medaglie vengono spedite per posta agli interessati.

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Calendario

Ulteriori informazioni Luglio 1924, Dom 6 ...
      Qualificazioni       Finali

Dopo le approssimazioni di Anversa, Parigi risalta per la razionalità impiegata nel compilare il calendario.
Tutti i parametri adottati a Stoccolma vengono confermati.
Le novità di Parigi sono tre:

  • Le staffette vengono collocate negli ultimi due giorni di gare (diventerà uno standard);
  • La maratona si tiene nell'ultimo giorno, assumendo così un particolare rilievo (anch'esso diventerà uno standard)[3]. Anche il disco (specialità greca per eccellenza) viene spostato all'ultima giornata, ma tale scelta non avrà la stessa fortuna;
  • Il programma di gare termina di domenica (anch'esso diventerà uno standard)[4].

Nuovi record

I sei record mondiali sono, per definizione, anche record olimpici.

Nuovo record mondiale in 6 specialità: 10.000 m, staffetta 4×100 m,
staffetta 4×400 m, salto in lungo,[5]
salto triplo e decathlon.
Nuovo record olimpico in 9 specialità: 100 m, 200 m, 400 m, 1.500 m, 5.000 m,
3.000 siepi, 400 hs, salto in alto e disco.

Risultati delle gare

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Ulteriori informazioni Specialità, Oro ...
Statistiche

Dei 20 campioni di Anversa (i titoli furono 21, ma 800 e 1500 ebbero lo stesso vincitore), solamente 7 si ripresentano per difendere il titolo: Charlie Paddock (100 metri), Paavo Nurmi (10.000), Vilho Tuulos (Salto triplo), Ville Pörhölä (Getto del peso), Elmer Niklander (Lancio del disco), Jonni Myyrä (Giavellotto) e Ugo Frigerio (Marcia).

I restanti 13:

  • Gli statunitensi Woodring (200 metri), Rudd (400 metri piani), Loomis (400 metri ostacoli) e Foss (Salto con l'asta) hanno finito il college e si sono ritirati dall'attività dilettantistica;
  • Earl Thomson (110 ostacoli) aveva proseguito l'attività fino al 1922, poi si era ritirato a 27 anni;
  • Landon (Salto in alto) non aveva partecipato ai trials (forse per un infortunio);
  • Guillemot (5000 metri) non viene selezionato per dissidi con la propria Federazione;
  • Pettersson (Salto in lungo) probabilmente ha mancato la qualificazione;
  • Ritirati tra il 1921 e il 1923: Albert Hill (800 e 1500); Hannes Kolehmainen (Maratona); Percy Hodge (siepi); Patrick Ryan (Lancio del martello) e Helge Løvland (decathlon), tutti ultratrentenni.
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Medagliere

Ulteriori informazioni Posizione, Paese ...
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Note

Bibliografia

Altri progetti

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