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Attentato di Al Kuwait del 2015
articolo di Wikinotizie Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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L'attentato di Al Kuwait del 2015 è stato un attacco terroristico sferrato il 26 giugno in una moschea sciita della capitale del Kuwait, in occasione della preghiera del venerdì durante il mese sacro del Ramadan[1]. Lo Stato Islamico ha rivendicato l'attacco[2]. Ventisette persone sono state uccise e 227 persone sono rimaste ferite. Ventinove sospetti sono stati portati in tribunale e la maggior di loro sono stati giudicati colpevoli. L'attentato è avvenuto nello stesso giorno di altri tre attentati in Francia, in Tunisia, e in Somalia.[3]
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Esplosione
Almeno otto persone sono state immediatamente uccise nell'esplosione, che ha pesantemente danneggiato parti dell'edificio. Un testimone ha detto che l'attentatore è entrato nell'ultima fila tra i fedeli e ha fatto esplodere il suo dispositivo.[4]
Vittime
Ventisette persone di varie nazionalità sono state uccise:
Responsabilità
Lo Stato Islamico ha rivendicato l'attacco in un comunicato pubblicato sui social media[5] e ha identificato l'attentatore come Abu Suleiman al-Muwahhid. Il giorno seguente, le autorità kuwaitiane hanno arrestato diverse persone in connessione con gli attacchi.
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