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Aurelio Andreazzoli

allenatore di calcio italiano (1953-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Aurelio Andreazzoli
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Aurelio Andreazzoli (Massa, 5 novembre 1953) è un allenatore di calcio italiano.

Fatti in breve Nazionalità, Calcio ...
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Caratteristiche tecniche

Allenatore

Andreazzoli è un tecnico che preferisce disporre in campo i suoi giocatori con moduli quali il 4-2-3-1[1][2] o il 4-3-1-2[3][4], che consentono di gestire il possesso della sfera senza oscurare le qualità individuali dei singoli.[3][4]

Carriera

Riepilogo
Prospettiva

Venne portato nelle giovanili del Genoa dal presidente Angelo Tongiani (insieme ai conterranei Claudio Desolati e Mauro Della Bianchina).[5] Proseguirà poi la sua carriera da calciatore nei dilettanti, tra le file della Sessana prima e poi del Pescia, giocandoci per sei stagioni e diventandone anche il capitano.

Inizia ad allenare nel 1985 i dilettanti dell'Orione, in Seconda Categoria[6], prima di passare sulla panchina dell'Ortonovo, conducendo gli spezzini dalla Seconda Categoria al campionato di Promozione.[6][7] Dopo una parentesi alla guida del Pietrasanta, nel 1990 passa sulla panchina del Castelnuovo.[8]

Dopo aver guidato per tre anni la Primavera della Lucchese[8], nel 1994 viene chiamato alla guida della Massese[8] in Serie C1; nella prima stagione guida la squadra alla salvezza tramite i play-out. L'anno successivo viene esonerato a stagione in corso, salvo poi essere richiamato a maggio per disputare i play-out contro il Brescello. In seguito allena per due anni gli Allievi Nazionali della Fiorentina[8], prima di passare sulla panchina del Tempio (piazzandosi quart'ultimo in classifica, peggior difesa del campionato con 43 gol subiti) in Serie C2, salvandosi ai play-out.

Il 17 dicembre 1999 viene nominato tecnico dell'Aglianese, in Serie D.[9] Il 14 giugno 2001 è sostituito da Francesco Buglio.[10] L'8 ottobre subentra a Lamberto Magrini sulla panchina del Grosseto, in Serie D.[11] Il 7 gennaio 2002, dopo aver ottenuto 4 punti nelle ultime 4 gare, è esonerato.[12] Il 16 gennaio 2003 subentra a Dino Pagliari sulla panchina dell'Alessandria, in Serie C2.[13] Il 26 febbraio è esonerato dopo aver ottenuto un solo punto in 5 gare totali (4 sconfitte, un pari) e il penultimo posto in classifica, sostituito da Carlo Soldo.[14]

Il 9 luglio 2003 viene scelto da Luciano Spalletti - suo compagno di stanza e di studi a Coverciano[8][15] - neo tecnico dell'Udinese, come collaboratore tecnico, affiancandolo sulla panchina friulana.[16]

Terminato il rapporto con l'Udinese[17], il 21 giugno 2005 segue Spalletti alla Roma[18], mantenendo il proprio ruolo di collaboratore tecnico. Il 18 ottobre 2006, durante Olympiakos-Roma, partita della fase a gironi di UEFA Champions League, il calciatore giallorosso Rodrigo Taddei esegue un gesto tecnico particolare, chiamato dal giocatore Aurelio in onore del tecnico che lo aveva incoraggiato a provare la giocata in gare ufficiali.[19][20] Il 1º settembre 2009 insieme a Spalletti lascia la Roma.[21]

Il 21 febbraio 2011 è richiamato dalla società capitolina per ricoprire il suo precedente ruolo nello staff del nuovo tecnico Vincenzo Montella[22], ruolo che continuerà a coprire anche in seguito, alle spalle di Luis Enrique e Zdeněk Zeman. Il 2 febbraio 2013, in seguito all'esonero di Zeman, la società giallorossa gli affida la guida temporanea della squadra.[23]

Passa dal 4-3-3 di Zeman al più prudente 4-2-3-1[1][2], adattando Totti a rifinitore - intuizione dell'ex tecnico Spalletti, che portò l'attaccante romano a vincere la Scarpa d'oro nel 2007[2] - della manovra.[2] Esordisce alla guida della squadra giallorossa il 10 febbraio contro la Sampdoria al Luigi Ferraris, perdendo 3-1.[24] La settimana successiva vince la sua prima gara in casa contro la Juventus 1-0.[25] Dopo aver condotto la squadra al sesto posto[26] a quota 62 punti di cui 28 fatti in 15 partite (1,86 a partita, quarta miglior media punti), il 26 maggio perde in finale di Coppa Italia il derby - il secondo alla guida della squadra giallorossa, dopo il pareggio ottenuto in campionato[27] - contro la Lazio.[28] Sollevato dall'incarico, il 20 giugno entra nello staff tecnico del nuovo allenatore giallorosso Rudi Garcia.[29] Il 15 gennaio 2016 si ricongiunge al tecnico Luciano Spalletti sulla panchina giallorossa, rimanendo nello staff del tecnico toscano.[30]

Interrotto il rapporto con la società capitolina, il 17 dicembre 2017 sostituisce Vincenzo Vivarini sulla panchina dell'Empoli, in Serie B.[31][32] Passa dal 3-5-2 al 4-3-1-2,[3][4] inanellando una striscia positiva di 19 partite (frutto di 14 vittorie e 5 pareggi), che portano la squadra a conseguire l'aritmetica promozione in Serie A - e la vittoria del campionato - il 28 aprile 2018 grazie al punto casalingo conquistato contro il Novara,[33] con quattro giornate d'anticipo. Il 21 maggio rinnova con il club toscano fino al 2020.[34] Dopo la vittoria casalinga contro il Cagliari nell'esordio stagionale in Serie A, Andreazzoli colleziona 7 sconfitte e 3 pareggi nelle successive 10 giornate, risultati che conducono al suo esonero, ufficializzato il 5 novembre 2018, dopo la sconfitta in trasferta contro il Napoli per 5-1.[35] Tuttavia, dopo la breve parentesi di Beppe Iachini, il 13 marzo 2019 Andreazzoli viene richiamato sulla panchina empolese.[36] Nonostante un buon gioco espresso dalla squadra nel corso dell'anno,[37] all’ultima giornata perde per 2-1 con l’Inter e il contemporaneo pareggio (0-0) del Genoa con la Fiorentina condanna l’Empoli alla retrocessione con 38 punti, gli stessi del club genovese che però si salva in virtù degli scontri diretti a favore;[38] Andreazzoli aveva messo insieme 16 punti in queste ultime 11 partite (5 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte).

Il 13 giugno risolve il contratto che lo legava alla squadra toscana,[39] firmando il giorno seguente con il Genoa un contratto di 2 anni.[40] Il 22 ottobre 2019, a seguito della sconfitta per 5-1 sul campo del Parma, viene sollevato dall'incarico di allenatore della prima squadra avendo collezionato 5 punti in 8 partite.[41]

Il 21 giugno 2021 fa ritorno all'Empoli, neopromosso in Serie A, firmando un contratto annuale con opzione per un'ulteriore stagione in caso di salvezza.[42]. Termina la stagione al quattordicesimo posto con 41 punti salvando la squadra. Il 1º giugno 2022 la società comunica che il tecnico non allenerà la squadra toscana nella stagione successiva.[43]

Il 2 dicembre 2022 viene nominato nuovo tecnico della Ternana, settima in Serie B con 22 punti dopo 14 turni, sottoscrivendo con le fere un contratto fino al 30 giugno 2024.[44] Dopo la sconfitta al debutto contro il Venezia per 2-1,[45] la prima vittoria arriva l’8 dicembre contro il Cagliari per 1-0.[46] Il 25 febbraio 2023, dopo la sconfitta casalinga per 2-1 contro il Cittadella e con la squadra all'undicesimo posto in classifica, rassegna le dimissioni avendo collezionato 12 punti in 12 partite.[47] Il 21 giugno seguente viene richiamato al posto di Cristiano Lucarelli.[48] Tuttavia, a causa di vedute divergenti con la nuova proprietà degli umbri,[49] l'11 luglio rescinde il proprio contratto con le fere.[50]

Il 19 settembre 2023, Andreazzoli torna per la quarta volta sulla panchina dell'Empoli, ultimo in campionato con zero punti dopo quattro gare, in sostituzione dell'esonerato Paolo Zanetti. Con i toscani firma un contratto fino al termine della stagione, con opzione per un'altra stagione.[51] Tuttavia, dopo 13 punti raccolti in 16 partite, il 15 gennaio 2024 viene sollevato dall'incarico.[52][53]

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Statistiche

Riepilogo
Prospettiva

Statistiche da allenatore

Statistiche aggiornate al 13 gennaio 2024. In grassetto le competizioni vinte.

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...
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Palmarès

Allenatore

Club

Empoli: 2017-2018

Individuale

2017-2018

Note

Bibliografia

Altri progetti

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