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Baranello

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Baranello (Varagnièllë in molisano[4]) è un comune italiano di 2 431 abitanti[1] della provincia di Campobasso in Molise.

Fatti in breve Baranello comune, Localizzazione ...
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Storia

Riepilogo
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Il borgo fu citato per la prima volta nel XIV secolo come possesso di Capece Galeota. In realtà però la fondazione risale all'epoca normanna.

Nel 1591 il feudo fu venduto dai Carafa ai Marchese e poi ad Angelo Barone. Fino al XIX secolo Baranello farà parte del dominio degli aragonesi e infine della famiglia Ruffo.

Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, Baranello fu uno dei comuni del Molise destinati dalle autorità fasciste ad accogliere profughi ebrei in internamento civile. Con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943, i 9 internati riuscirono tutti a raggiungere i territori liberati del Sud Italia, ad eccezioni di due di loro deceduti in paese durante il soggiorno coatto. [5]

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 31 maggio 1999.

«Di rosso, all'anello di oro, con gemma triangolare di verde incastonata, posto nel punto di onore, accompagnato in punta dalla fede di carnagione, con gli avambracci uscenti dai fianchi, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma raffigura due mani che si stringono in segno di lealtà, concordia e forza, ed è tratto da un'antica stele funeraria osco-sannita, che rappresenta una coppia di coniugi, uniti nella dextrarum iunctio, la stretta di mano cerimoniale che i due sposi facevano al momento del matrimonio.

Il gonfalone è un drappo di verde.

Onorificenze

Baranello è tra i comuni decorati della seguente onorificenza:

Medaglia commemorativa al valore morale alle famiglie che hanno subito la perdita di tre o più congiunti caduti in occasione del Primo conflitto mondiale - nastrino per uniforme ordinaria
«in quanto Comune di residenza della famiglia di Francesco Di Chiro ed Isabella Niro, che persero i figli: Michele, Luigi e Nicola, nel corso del Primo conflitto mondiale»
 Baranello, 10 ottobre 2019[6]
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Monumenti e luoghi d'interesse

Chiesa neoclassica di San Michele Arcangelo

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Interno della chiesa di San Michele Arcangelo

Fu consacrata nel 1818 dopo il terremoto. La facciata è tripartita da quattro colonne tuscaniche con portali semplici. La parte interna a navata unica ha tele del Seicento sulla strage degli innocenti, l'Adorazione dei magi del pittore Francesco Inchingolo e la presentazione di Cristo al tribunale.

Castello Ruffo

Fu costruito dai Longobardi e modificato in età normanna e medievale. La conformazione attuale è dovuta al restauro dopo il terremoto del 1805. Ha la forma rettangolare di palazzo baronale con quattro torri cilindriche medievali.

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Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[7]

Cultura

Musei

Il Museo civico intitolato a Giuseppe Barone[8], situato nell'ex palazzo comunale al primo piano, raccoglie la pregevole collezione dell'architetto baranellese. È composto di due sale, in cui troviamo tra gli altri un dipinto di Giuseppe Palizzi e uno attribuito a Jusepe de Ribera.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il comune è interessato dalle strade provinciali 49 e 53.

Ferrovie

Il comune è servito dalla stazione di Baranello, posta sul tronco comune alle linee Termoli-Venafro e Campobasso-Benevento.[9]

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...

Gemellaggi

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Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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