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Beregazzo con Figliaro

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Beregazzo con Figliaro (Beregazz e Fiee in dialetto comasco[4][N 1], AFI: /bereˈɡats/ e /fiˈeː/) è un comune italiano di 2 808 abitanti[1] della provincia di Como in Lombardia formato dai nuclei di Figliaro e di Beregazzo. Dal 1928 al 1948 fu accorpato con Castelnuovo Bozzente e dal 1931 si chiamò Mirabello Comasco.[5]

Fatti in breve Beregazzo con Figliaro comune, Localizzazione ...
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

La più antica menzione storica del loco Filiaro si ha in un elenco stilato nel 1289 dall'allora cappellano di Rovello Porro, incaricato di censire tutte chiese alle dipendenze della pieve di Appiano.[6]

Gli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” elencano, tra le località della pieve di Appiano incaricate della manutenzione della “strata da Bolà”, sia “el locho da Baragazio” sia “el locho da Fitilario”.[7][8]

Durante il Ducato di Milano, Figliaro divenne un feudo dapprima dei Del Rio Noriega (1650), per poi finire, al termine di una serie di passaggi di mano che videro coinvolti i Castiglioni e gli Imbonati[6], alla famiglia dei Litta (1739), la quale nel 1751 risultava ancora beneficiaria del feudo[8]. Nello stesso anno, Beregazzo risultava essere un tutt'uno con la comunità di Caldera[7]. Al 1753 risale l'attestazione dell'unione tra Beregazzo e Figliario secondo l'attuale denominazione comunale[7]. Sempre inserito nella pieve di Appiano, nel 1786 Beregazzo con Figliaro divenne un comune della provincia di Gallarate[9].

Un decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì la temporanea aggregazione di Beregazzo con Figliaro al comune di Binago[10]. La decisione fu però abrogata in seguito alla caduta di Napoleone e alla conseguente costituzione della provincia di Como del Regno lombardo-veneto da parte degli austro-ungarici[11].

In seguito all'unità d'Italia, il comune si chiamò semplicemente "Beregazzo" fino al 1912, anno in cui si registrò nuovamente l'aggiunta della dicitura "con Figliaro".[6][12]

Nel 1928 ci fu l'aggregazione tra Beregazzo con Figliaro e Castelnuovo Bozzente in un unico comune in seguito chiamato Mirabello Comasco,[5] toponimo derivato da un'altura che ospita una torre che si suppone esser stata edificata sui resti di una precedente fortificazione romanica[6]. L'unione durò fino al 1948[5][6].

Simboli

Lo stemma del comune è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 5 febbraio 2005.[13]

«Semipartito troncato: il primo di rosso, alla pentola di nero manicata dello stesso, piena d'oro; il secondo di verde, al gallo policromo, al naturale, crestato e bargigliato di rosso, imbeccato e membrato d'oro; il terzo di azzurro, alle due torri d'argento, murate di nero, merlate di cinque alla guelfa, finestrate e chiuse di nero, riunite dal ponte di argento, murato di nero, con arco ribassato, esse torri fondate sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Le due torri rappresentano le comunità di Beregazzo e Figliaro, idealmente unite dal ponte in un unico Comune; la pentola nera in cui si cuoce la pult (la tradizionale polenta molle fatta con un miscuglio di farina di mais e di frumento), è simbolo degli abitanti di Beregazzo (da cui il soprannome i pultat da Beregazz), mentre il gallo è simbolo dei figliaresi (i galitt da Fíè).[14][15]

Il gonfalone è un drappo di bianco.

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Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • Chiesa parrocchiale dei Santi Ilario e Remigio, realizzata nel XIX secolo su progetto di Virginio Valli[6] ma rimaneggiata nel successivo[16]
  • Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, in località San Martino di Castelnuovo[6]

Architetture civili

  • Villa Lucini (XVII secolo)[17]
  • Complesso di Villa Reina (XVII secolo)[18]

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[19]

Amministrazione

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...
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Trasporti

Il comune è servito dagli autobus delle Ferrovie Nord Milano (FNM Autoservizi), con le linee C69 (Lomazzo-Tradate), C76 (Tradate-Olgiate Comasco) e C77 (Como-Varese).

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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