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Prospettiva
Comando delle forze operative terrestri
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Il Comando delle forze operative terrestri (COMFOTER)[1] è l'elemento di organizzazione di Vertice di cui si avvale il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito per la generazione delle forze dell'Area Operativa della Forza Armata su indicazione dello SME III RIF-COE.
Dipende direttamente dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito e ha alle dipendenze il Comando delle Forze Operative terrestri di Supporto, il NATO Rapid Deployable Corps Italy, il Vice Comandante per le Forze da Combattimento, il Comando Truppe Alpine, il Comando Aviazione dell'Esercito, il Comando delle Forze Speciali dell'Esercito e la Brigata Paracadutisti "FOLGORE". Il Comandante del COMFOTER è posto alle dipendenze d'impiego del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Il COMFOTER
Il Comando delle forze operative terrestri (COMFOTER) ha sede a Verona a Palazzo Carli dal 1º ottobre 1997, in seguito alla riforma dei vertici militari che attribuì supremazia gerarchica al capo di stato maggiore della difesa. Inizialmente era parte del Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa (LANDSOUTH), con cui condivideva la sede del comando, da cui poi si distaccò, quando il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa nel 2004 venne trasferito a Madrid.
Dal 2004 ha raggruppato in un unico ente tutte le unità dedite al combattimento, al supporto, al supporto specifico per il combattimento e alla comunicazione e sistemi informatici, che nel complesso assommavano a circa l'80%[2] dell'intero Esercito Italiano. Nel tempo la struttura si è evoluta modificando la sua composizione. La sede principale del COMFOTER è a Verona, a Palazzo Carli, anche se il reparto comando si trova nella caserma Dalla Bona di Verona.[3]
Il Comando delle Forze Operative Terrestri è l'elemento di organizzazione di Vertice di cui si avvale il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito per la generazione delle forze dell'Area Operativa della Forza Armata su indicazione dello SME III RIF-COE.
Dal 2016 fino al 6 luglio 2023 il comando era denominato COMFOTER COE con sede a Roma.
Nel settembre 2025, nel quadro della riorganizzazione del "Nuovo Modello Esercito", con un riordinamento dei reparti, si è riportato il COMFOTER nella sua sede storica di Palazzo Carli a Verona e affidato alcune unità a Vice Comandante per le Forze da Combattimento.
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Struttura
Riepilogo
Prospettiva
Dal 1997 al 2016
Dal COMFOTER, retto da un generale di corpo d'armata o grado equivalente, dipendevano:
Fino al 2004 disponeva di quattro comandi:
- Comando supporti;
- Comando delle forze di proiezione;
- 1º Comando delle forze di difesa;
- 2º Comando delle forze di difesa
- Comando truppe alpine.
Fino al 30 settembre 2016:
- Brigata paracadutisti "Folgore"
- Comando Forze Difesa Interregionale Nord
- Divisione "Vittorio Veneto" (3 brigate)
- Comando Forze Difesa Interregionale Sud
- Divisione "Aqui" (5 brigate)
- Comando truppe alpine
- Divisione "Tridentina" (2 brigate)
- Comando trasmissioni ed informazioni
- Comando Aviazione dell'Esercito
- NATO Rapid Deployable Corps - Italy
- Comando artiglieria dell'Esercito Italiano
- Comando artiglieria controaerei
- Comando genio

Dal 2016 al 2025

Dal 2016 fino al 6 luglio 2023 il comando era denominato COMFOTER COE.
Dal 6 luglio 2023 era anche Comandante militare della Capitale, mentre era stato soppresso il Comando militare della Capitale che in precedenza aveva questa responsabilità.
Le funzioni di natura territoriale erano poste in capo al Vice Comandante del COMFOTER che aveva il ruolo di comandante dell'Area Territoriale. Quest'ultimo era anche vice comandante militare della Capitale.
A seguito del riordinamento compiuto il 6 luglio 2023 la struttura del comando era la seguente[4]:

Comando delle Forze Operative Terrestri nel 2022
Comando delle forze operative terrestri COMFOTER (Roma)
Comando Truppe Alpine (Bolzano)[5]
Comando Forze Operative Nord COMFOP NORD (Padova)[6]
Comando Forze Operative Sud COMFOP SUD (Napoli)[7]

Comando delle Forze Operative Terrestri 2025
Brigata meccanizzata "Granatieri di Sardegna" (Roma)
Brigata meccanizzata "Aosta" (Messina)
Brigata Meccanizzata "Pinerolo" (Bari)
Brigata Meccanizzata "Sassari" (Sassari)
Brigata Bersaglieri "Garibaldi" (Caserta)
Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto (Verona)[8]
Comando Aviazione dell'Esercito (Viterbo)[9]
Brigata aeromobile "Friuli" (Bologna) (dal 2022)
Brigata Sostegno AVES (Viterbo)
Centro Addestrativo Aviazione dell'Esercito (Viterbo)
Comando delle forze speciali dell'Esercito (COMFOSE) (Pisa)[10]
9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin"
185º Reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi "Folgore"
4º Reggimento alpini paracadutisti- Centro Addestramento per le Operazioni Speciali
- Reparto Supporti alle Operazioni Speciali
Brigata Paracadutisti "Folgore" (Livorno)
Comando Brigata paracadutisti Folgore con sede a Livorno
184º Reparto comando e supporti tattici Nembo con sede a Livorno
183º Reggimento paracadutisti Nembo con sede a Pistoia
186º Reggimento paracadutisti Folgore con sede a Siena
187º Reggimento paracadutisti Folgore con sede a Livorno
Reggimento Savoia Cavalleria (3°) con sede a Grosseto
185º Reggimento artiglieria paracadutisti Folgore con sede a Bracciano
8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore" con sede a Legnago
Reggimento logistico paracadutisti Folgore con sede a Pisa
Centro addestramento paracadutismo con sede a Pisa
Divisione "Acqui" (dal 1º aprile 2023) esiste unicamente come comando proiettabile, tanto per esigenze nazionali che nell'ambito delle varie alleanze e organizzazioni internazionali (NATO, UE, ONU). Oltre al reparto comando non ha altre unità assegnate ed in caso d'impiego NATO entrerebbe a far parte dell’Allied Rapid Reaction Corps (ARRC – UK), il Corpo d’Armata di Reazione Rapida britannico. E' stanziato a Napoli, nel quartiere di San Giorgio a Cremano.[11]
Divisione "Vittorio Veneto" (dal 1º aprile 2023) esiste unicamente come comando proiettabile, tanto per esigenze nazionali che nell'ambito delle varie alleanze e organizzazioni internazionali (NATO, UE, ONU). Oltre al reparto comando non ha altre unità assegnate ed in caso d'impiego NATO andrebbe a costituire il comando della Multinational Division-South (HQ MND-S), è stanziata a Firenze.[12]
Centro simulazione e validazione dell'Esercito (Civitavecchia)
Dal 29 settembre 2025
A seguito del riordinamento compiuto il 29 settembre 2025 i Comandi dipendenti sono:[13]
- Comando delle Forze di Supporto al Combattimento
- Nato Rapid Deployable Corps - Italy
- Comando Truppe Alpine
- Comando Aviazione dell'Esercito
- Comando delle Forze Speciali dell'Esercito
- Brigata Paracadutisti "Folgore"
e, per il tramite del Vice Comandante per le Forze da Combattimento:[13]
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Comandanti
Riepilogo
Prospettiva
Dal 1997 al 2016 (sede VERONA)

Dal 2016 al 2025 (sede ROMA)
Dall'ottobre 2016 al luglio 2023 del COMFOTER COE. Dal 6 luglio 2023 è anche Comandante militare della Capitale.
Dal 2025 (sede VERONA)
Dal 29 settembre 2025 il COMFOTER è stato riarticolato e come sede è stata individuata la città di Verona.

Stemma
Con la nuova articolazione del COMFOTER, nella sede di Verona, il distintivo del Comando è uno scudo sannitico, con bordo dorato, in metallo smaltato di rosso, simbolo dell'Esercito, con il globo terracqueo, a significare la globalità dell'ipotetico teatro operativo, sovrastato dalla raffigurazione della statua equestre di Cangrande I della Scala, tutto in oro e azzurro a simboleggiare il legame con la città di Verona, sede del Comando.
Lo Stemma fino al 29 settembre 2025 è stato a forma di scudo sannitico, con bordo dorato. Un campo rosso, al centro, è rappresentato un gladio in color oro. Al di sotto dello stesso tre stelle sempre color oro, esse indicano il grado del generale che è posto a capo del comando.[14]
Mentre il precedente stemma del COMFOTER era così blasonato: uno scudo sannitico in metallo smaltato di rosso, colore Esercito, al globo terrestre di oro e di azzurro, a significare la globalità dell'ipotetico teatro operativo, sovrastato dalla raffigurazione della statua equestre di Cangrande I della Scala, tutta in oro a simboleggiare il legame con la città di Verona, superiormente di nero sul tricolore la scritta COMFOTER.[15]
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Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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