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Calenduleae

tribù di pianta della famiglia Asteraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Calenduleae
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Calenduleae Cass., 1819, è una tribù di piante angiosperme dicotiledoni della (famiglia Asteraceae - sottofamiglia Asteroideae).[1][2]

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Etimologia

Il nome della tribù deriva dal suo genere più importante Calendula L. la cui etimologia deriva dal latino "calendae" ( = calendario) è fa riferimento alla lunga fioritura di queste piante che si protrae per diversi mesi.[3][4][5]

ll nome scientifico è stato definito per la prima volta dal botanico e naturalista francese Alexandre Henri Gabriel de Cassini (1781 – 1832) nella pubblicazione "Journal de Physique, de Chimie, d'Histoire Naturelle et des Arts - 88" del 1819.[6][7]

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Descrizione

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Il portamento
Calendula palaestina
Thumb
Le foglie
Dimorphotheca fruticosa
Thumb
Infiorescenza
Garuleum sonchifolium
Thumb
I fiori
Dimorphotheca ecklonis

Habitus. Questo gruppo comprende specie erbacee, arbustive o piccoli alberi privi di lattice. Alcune specie possono essere spinescenti.[8][9][10][11][12][13]

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte sia in modo alternato che opposto e sono sia picciolate che sessili, con lamina intera a forma da lanceolata a ovata più o meno spatolata oppure variamente lobata. A volte i bordi possono essere dentati.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono sia scapose (un solo capolino) che corimbose (più capolini). I capolini (l'infiorescenza vera e propria) sono peduncolati o (raramente) sessili. Il singolo capolino è di tipo radiato, eterogamo, di dimensioni variabili, e presenta un involucro campanulato o a forma di coppa, con brattee disposte in 1-3 file disposte in modo embricato oppure no, talora con margine ialino. All'interno dell'involucro un ricettacolo nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori) e glabro, raccoglie due tipi di fiori: quelli periferici del raggio e quelli interni del disco.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati e zigomorfi) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi e actinomorfi) sono bisessuali (spesso sono sterili e funzionalmente maschili).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[14]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: nella parte inferiore i petali della corolla sono saldati insieme e formano un tubo. In particolare la corolla del disco centrale (tubulosi) termina con delle fauci dilatate a raggiera con cinque lobi. La corolla dei fiori periferici (ligulati) il tubo si trasforma in un prolungamento nastriforme terminante più o meno con tre dentelli. I colori sono variabili dal giallo all'arancio, dal bianco al rosa, dal porpora al blu.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[15] Le appendici apicali delle antere sono piatte con forme triangolari-ovate. Le teche in genere non sono calcarate (sono cioè prive di speroni), ma hanno delle code. Le antere inoltre sono tetrasporangiate (raramente sono bisporangiate); il tessuto endoteciale normalmente è polarizzato. Il polline è tricolporato (tipo "helianthoid") e del tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica.[16]
  • Gineceo: il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[15] Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale (non sempre presenti). Gli stigmi sono provvisti di superfici stigmatiche (in genere queste sono marginali e separate). Dei peli radicali formano un anello alla base dello stilo; la pubescenza può arrivare fin sotto gli stigmi.[17]

Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. Gli acheni, che a volte presentano un esocarpo carnoso e colorato, hanno una notevole varietà di forme e dimensioni (sono eteromorfi ma anche dimorfici nella stessa pianta): possono essere rostrati, orbicolari, obovati, curvi, a becco, alati o fenestrati (con fori).

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Distribuzione e habitat

Con l'eccezione del genere Calendula, il cui areale si estende fuori dall'Africa sino alla Macaronesia, l'Europa centrale e meridionale, e il Medio Oriente, il resto della tribù ha una distribuzione esclusivamente africana, con un centro di biodiversità in Sudafrica.[18] Nella tabella più sotto sono indicate in dettaglio le distribuzioni dei vari generi.

Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[9][10]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

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Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[19], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[20] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[21]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][11][12]

Filogenesi

La tribù di questa voce è una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Calenduleae fa parte del supergruppo "Asteroideae grade" (o supertribù "Asteroidae"); l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae.[22] All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Gnaphalieae, Astereae e Anthemideae.[23][24]

I caratteri del gruppo "Asteroideae clade" sono:[12]

  • la disposizione delle foglie lungo il caule è in genere alternata (ad eccezione dei membri del gruppo Heliantheae s.str.);
  • i fiori del disco normalmente sono attinomorfi con lobi della corolla lunghi quanto larghi e non molto profondi;
  • i fiori del raggio hanno tre denti apicali;
  • le antere sono prive di speroni;
  • il polline è echinato (spinoso) con punte disposti più o meno regolarmente;
  • la superficie stigmatica è divisa in due linee all'interno dei due bracci dello stile;
  • i numeri cromosomici di base sono 2n = 18 e 2n = 20 oppure 2n = 38 (Heliatheae Alliance).

La tribù Calenduleae è monofiletica con il genere Garuleum “gruppo fratello” del resto della tribù. Associazioni come Chrysanthemoides, Inuloides, Monoculus, Nephrotheca, Norlindhia, Oligocarpus e Tripteris sono state incluse in Osteospermum. Rimane ancora da definire il gruppo politomico formato dai generi Calendula, Osteospermum e Gibbaria. Il cladogramma tratto dallo studio citato, semplificato, mostra l'attuale conoscenza della struttura filogenetica della tribù (ossia una delle possibili configurazioni).[12]

Garuleum

Dimorphotheca

Calendula

Osteospermum

Gibbaria

La principale sinapomorfia di questo gruppo è la perdita del pappo, mentre i caratteri diagnostici sono:[25]

  • lo stilo è sterile in molti taxa;
  • nella forma del frutto e varietà nella dispersione dei semi sono presenti molti polimorfismi;
  • il pappo è mancante.

Elenco dei generi

La tribù comprende 6 generi e 115 specie:[11][12]

Ulteriori informazioni Genere, N. specie ...

Chiave per i generi

Per meglio comprendere ed individuare i vari generi l'elenco seguente utilizza il sistema delle chiavi analitiche:[11]

Dimorphotheca
  • 1B: i fiori del raggio sono femminili e fertili;
    • 2A: il frutto achenio è polimorfo, alcuni sono ricurvi e/o rostrati;
Calendula: gli acheni esterni sono a forma di barca (carenati), diritti o curvi; quelli interni sono fortemente incurvati e talvolta a forma anulare; lo stilo è indiviso.
Osteospermum sect. Xenismia (DC.) Norl. (= Oligocarpus Less.): gli acheni sono diritti o leggermente incurvati, ma non a forma anulare; sono alati o privi di ali ma con 6 angoli, alcuni sono rostrati, con facce da lisce o rugose a spinose; lo stilo è bifido.
  • 2B: i frutti acheni possono essere dimorfici oppure no, raramente sono rostrati;
  • 3A: lo stilo dei fiori del disco è profondamente biforcato e all'esterno possiede dei peli papillosi;
Garuleum
  • 3B: lo stilo dei fiori del disco è poco profondamente bifido con un collare subapicale di peli radicali;
  • 4A: l'achenio è simile ad una drupa con uno strato carnoso nero-bluastro o rosso-aranciato;
Osteospermum sect. Homocarpae Norl. (= Chrysanthemoides Fabr.)
  • 4B: l'achenio è secco o con sottili strati carnosi biancastri o nero-bluastri;
  • 5A: i fiori del disco sono ermafroditi con acheni piatti;
Dimorphotheca
  • 5B: i fiori del disco sono funzionalmente maschili con acheni non sviluppati o non piatti;
  • 6A: gli acheni sono reniformi con cavità ventrali;
Gibbaria: la forma delle foglie è lineare-subulata; le brattee dell'involucro sono embricate; le corolle dei fiori del raggio sono colorate di bianco o crema.
Osteospermum sect. Nephrotheca (B.Nord. & Kallersjö) J.C.Manning & Goldblatt: la forma delle foglie è ovato-oblunga con bordi dentati; le brattee dell'involucro sono subuniseriate; le corolle dei fiori del raggio sono colorate di giallo.
  • 6B: gli acheni sono diritti o leggermente incurvati senza cavità ventrali;
  • 7A: le corolle dei fiori del raggio sono colorate di bianco, rosa o purpureo;
Dimorphotheca
  • 7B: le corolle dei fiori del raggio sono colorate di giallo-arancio;
  • 8A: gli acheni hanno tre ali (raramente le ali sono ridotte) con delle cavità apicali;
  • 9A: i lobi delle corolle dei fiori del disco possiedono delle bande sclerenchimatiche; gli acheni sono forati;
Osteospermum sect. Trifenestratae Norl. (= Tripteris Less.): gli acheni hanno 3 ali e 3 fori.
Osteospermum sect. Unifenestratae Norl. (= Monoculus B.Nord): gli acheni hanno 3 ali e nessun foro.
  • 9B: i lobi delle corolle dei fiori del disco non possiedono delle bande sclerenchimatiche; gli acheni non sono forati;
Osteospermum sect. Efenestratae Norl. (= Inuloides B.Nord.): le specie sono delle erbe perenni con foglie tomentose a lamina intera.
Osteospermum sect. Confusae Norl. (= Norlindhia B.Nord.): le specie sono delle erbe annuali con superfici ghiandolose-pubescenti e con foglie a lamina da lobata a dentata.
  • 8B: gli acheni sono (oppure no) alati e sono privi di cavità apicali;
Osteospermum

Generi della flora spontanea italiana

Nella flora spontanea italiana sono presenti i seguenti generi/specie di questa tribù:[13]

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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