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Camisano

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Camisano (Camisà in dialetto cremasco) è un comune italiano di 1 261 abitanti[1] della provincia di Cremona, in Lombardia. Le origini databili sono incerte anche se si ipotizza di epoca romana dato i numerosi ritrovamenti di suppellettili e cenni storici romani.

Fatti in breve Camisano comune, Localizzazione ...
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Geografia fisica

Territorio

Il territorio di Camisano ha restituito a partire dal secolo scorso numerosi reperti. La sua posizione rispetto alla Pianura Padana è centrale, ai confini tra le province di Cremona con Milano, Bergamo e Brescia, delimitata dai fiumi Serio ad Ovest e Oglio a Est. Dal Neolitico alla Romanità Camisano era un crocevia ideale per il commercio di materie prime, come metallo e selce.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

La località è stata abitata fino dall'Età Preistorica della pietra levigata, come dimostrano i ritrovamenti archeologici che si pensa fossero utilizzati per la caccia o per la battaglia, risalenti all'Età Neolitica. Il nome della località deriva dalla fusione di due termini: Cà di Misano o Massano, che potrebbero indicare un personaggio storico del X o XI secolo, al quale si vorrebbe far risalire la fondazione. Secondo altri storici, Misano o Massano sembrerebbe il nome di un luogo anziché di persona. Sino al X secolo d.C., la storia di Camisano ci è perfettamente ignota per mancanza di documenti. Il primo documento ufficiale che parla di Camisano risale al 960, si tratta di un documento di permuta di terreni. Da esso veniamo a conoscenza del fatto che a quel tempo, nel paese, esistevano un castello e due basiliche: una dedicata alla Madre di Dio e l'altra a san Pietro; entrambe da molti secoli scomparse del tutto.

I membri della famiglia dei Conti di Camisano, furono protagonisti delle vicende ecclesiastiche dell'XI e del XII secolo; Giovanni da Camisano venne eletto cardinale di San Grisogono da Pasquale II, mentre Guido da Camisano fu eletto cardinale da Eugenio III e poi, sostenuto dal Barbarossa, divenne antipapa con il nome di Pasquale III e canonizzò Carlo Magno. Il suo pontificato durò cinque anni, e terminò nel 1168. Esistono diverse leggende sulla casata dei Conti di Camisano.

La chiesa parrocchiale

Ai membri della Famiglia dei Conti si deve la prima costruzione della Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista, che risale al 1300 e che però è stata quasi interamente ricostruita nel 1592. Presso la chiesa parrocchiale sorge un oratorio dedicato alla Madonna della Neve, una preziosa costruzione cinquecentesca.

Il castello

Dal citato documento del 960 apprendiamo anche l'esistenza in Camisano, di un castello che fu costruito nel 1191: era cinto da grandi fossati e aveva la porta nella muraglia, che rinchiudeva il cortile. Dove si ergeva il castello ora vi è un campo, chiamato appunto Castello e dove a poca profondità si trovano facilmente ruderi e resti di mura.

Il piccolo gruzzolo di reperti provenienti dal campo Castello comprende oggetti databili a periodi storici differenti.

Ripostiglio Monetale

Il Ripostiglio Monetale, di circa cinquecento sesterzi di età imperiale, si trova a Camisano nel campo Salone presso Cascina San Giacomo, nelle vicinanze della Roggia Camisana. Sui pezzi meno incrostati era possibile trovare effigi, scritte e simboli di imperatori di età diverse, come ad esempio Traiano e di Adriano, dei Severi e degli Antonini e di imperatori meno noti che si sono succeduti durante l'anarchia militare.

Ritrovamenti archeologici

Tutti i ritrovamenti archeologici dell'area sono situati al museo di Crema. Alcuni dei principali oggetti rinvenuti sono:

  • oggetto litico falliforme in pietra gialla con sfumature brune, levigatissimo, con dei segni di lavorazione all'estremità, presenta una marcata solcatura che gira intorno al pene di sezione triangolare, a indicare il glande e una tacca sulla punta. Anche il probabile scroto ha una sezione vagamente triangolare;
  • ascia-martello, incompleta poiché manca il foro;
  • accetta in pietra verde scuro della lunghezza massima di 6 centimetri e fa pensare a una datazione all'Età del rame;
  • pendaglio in arenaria, di forma subcircolare;
  • pendaglio in calcare;
  • punteruolo litico, oggetto in roccia sedimentaria di forma allungata dotato di un'estremità appuntita e sottile (punta) e una un po' più ingrossata e arrotondata (impugnatura), da cui si deduce il probabile uso come punteruolo.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 aprile 1986.[4]

«Troncato: nel primo, d'azzurro, all'aquila spiegata d'oro; nel secondo, d'argento, all'aquila spiegata di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»
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Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2020 i cittadini stranieri residenti sono 80. Le comunità nazionali numericamente significative sono[6]:

  1. India, 30
  2. Romania, 23
  3. Perù, 1 (Stefano Montoya, "Il macellaio matto")

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il territorio è attraversato dalle seguenti strade provinciali:

Amministrazione

Elenco dei sindaci dal 1985 ad oggi[7].

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...
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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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