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Capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano
capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il capo di stato maggiore dell'Esercito è il massimo responsabile dell'approntamento, dell'addestramento e del mantenimento in efficienza dell'Esercito Italiano. Il distintivo di grado è quello di generale di corpo d'armata con incarichi speciali, formato da quattro stellette argentate disposte a rombo, l'ultima delle quali è bordata di rosso, e una greca.
Dal 27 febbraio 2024 il capo di stato maggiore dell'Esercito è il generale di corpo d'armata Carmine Masiello[1].
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Attribuzioni
Il capo di stato maggiore dell'Esercito (CSME) presiede lo stato maggiore dell'Esercito (SME), l'organismo di vertice deputato alla definizione delle politiche di forza armata.[2] In questa sede il CSME dispone in via diretta di un ufficio generale (con annesso l'ufficio pubblica informazione e comunicazione)[3] e, dal 2012, del dipartimento impiego del personale, che ha così assunto la diretta responsabilità in materia di gestione e politica d'impiego del personale. Oltre a ciò il CSME ha alle dirette dipendenze anche l'ufficio generale del comandante responsabile dell'amministrazione, a cui dal 10 gennaio 2013 è stato aggregata la direzione amministrazione dell'Esercito.[4][5]
Il CSME rappresenta l'Esercito presso il governo e i suoi ministeri, presso il Parlamento italiano e le organizzazioni internazionali, inoltre presiede le cerimonie solenni e può partecipare al Consiglio Supremo di Difesa. Il capo di stato maggiore è sempre proveniente dal ruolo normale, avendo frequentato l'Accademia militare, la Scuola di applicazione e i corsi ordinario e superiore di stato maggiore.
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Catena di comando
Riepilogo
Prospettiva
Il capo di stato maggiore si avvale dei seguenti comandi di vertice:
Comando per la formazione, specializzazione e dottrina dell'Esercito (COMFORDOT), che accorpa le funzioni afferenti alla formazione, specializzazione e dottrina.
il Comando logistico dell'Esercito (COMLOG), per la parte rifornimento e mantenimento
Dal 1º ottobre 2016 dipendono direttamente dal capo di SME:
Stato maggiore dell'Esercito, staff di supporto, retto dal Sottocapo di SME
Comando delle forze operative terrestri (COMFOTER), per gli aspetti operativi e del territorio
Comando delle forze operative terrestri di supporto (COMFOTER SUPPORTO), per le unità di supporto operativo
- Dipartimento Impiego del Personale
- Centro di Responsabilità Amministrativa dell'E.I.
Comando Forze Operative Nord
Comando Forze Operative Sud
Comando truppe alpine
NATO Rapid Deployable Corp - Italy
Comando militare della Capitale.[6]
Lo Stato maggiore
Lo Stato maggiore dell'Esercito italiano è lo staff di supporto al Capo di stato maggiore dell'Esercito.
- Sottocapo di stato maggiore dell'Esercito
- Centro di selezione e reclutamento nazionale dell'Esercito (CSRNE)
- Raggruppamento logistico centrale
- Organizzazione penitenziaria militare
- Centro sportivo olimpico dell'Esercito
- Ufficio storico dell'Esercito
- Biblioteca militare centrale
- Sottufficiale di Corpo dell'Esercito
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I capi di stato maggiore dell'Esercito
Riepilogo
Prospettiva
I dati che seguono, tutti tratti dal sito ufficiale dell'Esercito Italiano,[7] includono anche i capi di stato maggiore del Regio Esercito, noto come "Servizio di stato maggiore" dal 1920 al 1923 e come "Stato maggiore centrale" dal 1923 al 1925.
Corpo di stato maggiore e Servizio di stato maggiore

Stato maggiore centrale
Stato maggiore del Regio Esercito
L'insegna per spallina di capo di stato maggiore del Regio Esercito (generale di corpo d'armata con incarichi speciali) in uso appena dopo la seconda guerra mondiale e, a destra, quella di generale designato d'armata
Stato maggiore dell'Esercito Italiano

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Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
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