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Chiesa di San Francesco (Mantova)
edificio religioso di Mantova Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La chiesa di San Francesco a Mantova si trova in piazza San Francesco d'Assisi 5.

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Storia e descrizione
La costruzione della chiesa conventuale di San Francesco risale al 1304.
Gli austriaci soppressero la chiesa nel 1782 e la trasformarono in arsenale nel 1811. Dato l'uso militare dell'edificio, lo stesso fu devastato da un bombardamento aereo nel 1944. Fortunosamente la Cappella Gonzaga si salvò e con essa preziosi affreschi del 1300, recentemente restaurati, raffiguranti le storie di San Ludovico d'Angiò.
Conservando lo stile romanico-gotico la chiesa fu comunque ricostruita intorno a quanto si salvò dalla distruzione bellica, la facciata con le tre guglie, il campanile e la Cappella Gonzaga.
Sono ancora visibili alcuni degli affreschi originali, tra cui San Francesco che riceve le stimmate di Stefano da Verona.[1]
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Opere già in San Francesco
- Andrea Mantegna e aiuti, San Bernardino da Siena tra due angeli, oggi alla Pinacoteca di Brera, Milano
Mausoleo dei Gonzaga
Al suo interno fu edificata la Cappella Gonzaga che divenne mausoleo dei Signori di Mantova dal 1369 al 1484 e in essa trovarono sepoltura:
- Guido Gonzaga, secondo capitano del popolo di Mantova;
- Alda d'Este, moglie di Ludovico II Gonzaga
- Francesco I Gonzaga, quarto capitano del popolo di Mantova;
- Margherita Malatesta, seconda moglie di Francesco I Gonzaga;
- Ludovico II Gonzaga, terzo capitano del popolo di Mantova;
- Gianfrancesco Gonzaga, quinto capitano del popolo di Mantova;
- Francesco Gonzaga, cardinale;[2]
- Rodolfo Gonzaga, figlio di Ludovico III.
Nella chiesa vennero sepolti altri illustri personaggi:
- Beato Alberto Gonzaga, nel 1321;
- Guido Torelli, nel 1449, capostipite della nobile famiglia Torelli;
- Cristoforo I Torelli, nel 1460;
- Francesco Secco, condottiero, nel 1496, possedeva la cappella di famiglia;
- Giovanni dalle Bande Nere, condottiero, nel 1526, venne sepolto tutto armato; poi traslato nelle Cappelle medicee, a Firenze.
Note
Bibliografia
Voci correlate
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Collegamenti esterni
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