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Gianfrancesco Gonzaga

primo marchese di Mantova Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Gianfrancesco Gonzaga
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Gianfrancesco Gonzaga (1º giugno 1395Mantova, 25 settembre 1444) fu dapprima V Capitano del Popolo di Mantova dal 1407 al 1433, quindi primo marchese di Mantova dal 1433 alla morte.

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Pisanello, Medaglia di Gianfrancesco I Gonzaga
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Gianfrancesco (o Gianfrancesco I), nato dal secondo matrimonio del padre Francesco, con Margherita Malatesta, al momento della morte del padre (avvenuta nel 1407) aveva solo 12 anni. Gianfrancesco venne riconosciuto signore di Mantova il 20 marzo 1407[1], e in attesa di raggiungere la maggiore età era stato nominato come tutore lo zio Carlo I Malatesta. Grazie alla politica filo-veneziana tenuta già dal padre e ora dallo zio, il piccolo Gianfrancesco venne posto sotto l'importante protezione della Serenissima (che inviò un contingente di 150 lance a protezione della città), che gli permise di trascorrere senza pericoli gli anni che lo separavano dalla maggiore età.

Gianfrancesco il 22 agosto 1409 sposò a Pesaro Paola Malatesta, figlia di Malatesta IV Malatesta, signore di Pesaro e di Fossombrone. Costei, di aspetto tutt'altro che avvenente, portò in dote ai Gonzaga una tara genetica che si trasmise anche alle generazioni successive: la gobba. Nonostante l'aspetto, Paola era però donna di acuto ingegno ed intelletto, ed ebbe un ruolo primario nelle scelte politiche del marito. In sua assenza Gianfrancesco designò il conte Carlo Albertini da Prato come suo sostituto nel governo della città. Fu in seguito incarcerato per avere tramato contro di lui.

Le condotte militari

Con Gianfrancesco si inaugurò una tradizione di condotte militari[2] che fece la fortuna della famiglia nelle generazioni successive. Egli militò a lungo sotto la bandiera veneziana ed accettò di militare per Milano solo quando quest'ultima si era alleata a Venezia. Grazie alle condotte militari Gianfrancesco arricchì il patrimonio personale e riuscì ad ottenere ampliamenti territoriali nelle zone di confine, occupando anche per un breve periodo i territori di Asola e Lonato, che per molte generazioni successive furono agognate dai Sovrani di Mantova. A queste terre si aggiunsero Bozzolo, Viadana, San Martino dall'Argine e Rivarolo, strappate alla famiglia cremonese dei Cavalcabò.

Nel 1418 Gianfrancesco ospitò a Mantova Papa Martino V, eletto dal Concilio di Costanza, che si trattenne fino al febbraio 1419.

L’11 agosto 1425 istituì la Fiera delle Grazie, presso la località Grazie[3] in cui sorge il Santuario della Beata Vergine.

Grazie all'appoggio dei veneziani, di cui divenne comandante dell'esercito dopo la decapitazione nel 1432 del loro condottiero Francesco Bussone[4], Gianfrancesco ottenne l'ampliamento dello Stato verso occidente: gli furono cedute infatti, le terre di Lonato, Asola, Peschiera, Valeggio sul Mincio, Legnago, Nogarole Rocca, Castiglione, Castel Goffredo, Solferino, Isola Dovarese, Dosolo, Ostiano, Redondesco, Canneto, Sabbioneta, Volongo e Vescovato.

Primo marchese di Mantova

il 6 Maggio, dopo un lungo inseguimento, finalmente Gianfrancesco ricevette il diploma imperiale dove riuscì a fregiarsi del titolo di primo marchese di Mantova[5]. Questo titolo, che finalmente legittimava e faceva divenire ufficialmente ereditario il possesso di Mantova da parte della famiglia, gli costò l'esborso di ben 12.000[6] fiorini d'oro. L'imperatore Sigismondo scese a Mantova nel settembre del 1433 ed al culmine di una sfarzosa cerimonia (22 settembre) consegnò le insegne marchionali al Gonzaga[7]. Lo stemma dei Gonzaga si arricchì della croce in rosso, accantonata dalle quattro aquile imperiali. Nella stessa occasione Gianfrancesco si legò ancor più alle politiche imperiali, siglando il fidanzamento del figlio primogenito (e futuro marchese), Ludovico, a Barbara di Brandeburgo, nipote dell'Imperatore.

Gli ultimi anni di vita del primo marchese di Mantova furono però poco felici: prima dovette assistere alla feroce rivalità tra i figli Ludovico e Carlo, poi un infelice cambio di politica, con l'avvicinamento a Milano e la conseguente guerra con Venezia, gli portò alcuni pesanti rovesci militari, con la conseguente perdita di alcune delle terre faticosamente conquistate in precedenza come Legnago, Nogarole Rocca; il successivo trattato di pace siglato a Cavriana (Pace di Cavriana o Pace di Cremona) il 20 novembre 1441 stabilì la cessione alla Serenissima dei possedimenti di Asola, Lonato, Valeggio sul Mincio e Peschiera oltre alla rifusione dei danni di guerra per la somma di 4.000 ducati d'oro.

Dal punto di vista della committenza artistica, Gianfrancesco Gonzaga è ricordato per aver incaricato Pisanello di affrescare una sala del Palazzo Ducale di Mantova, di aver fatto edificare il palazzo di Marmirolo e di aver fatto erigere in città il campanile di Sant' Andrea, la chiesa di Santa Paola e la chiesa di Santa Croce. Ospitò alla sua corte valenti pittori e scultori, tra i quali Jacopino da Tradate.

Nel 1423 invitò a Mantova Vittorino da Feltre come precettore dei suoi figli e qui fondò la Ca' Zoiosa, celebre scuola umanistica.

Alla sua morte, avvenuta nel 1444, si ebbe la prima divisione dello stato mantovano tra i quattro figli maschi.[8] Venne sepolto nella chiesa di San Francesco a Mantova.[9]

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Onorificenze

immagine del nastrino non ancora presente
Collare delle Esse

Discendenza

Gianfrancesco ebbe da Paola Malatesta otto figli:[14]

Ebbe inoltre tre figli illegittimi:

  • Guglielmo (?-1446);
  • Lucia Gonzaga;
  • Leonella Gonzaga, monaca nel monastero del Corpus Domini in Mantova.[18]

Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Guido Gonzaga Luigi I Gonzaga  
 
Richilda Ramberti  
Ludovico I Gonzaga  
Beatrice di Bar Edoardo I di Bar  
 
Maria di Borgogna  
Francesco I Gonzaga  
Obizzo III d'Este Aldobrandino II d'Este  
 
Alda Rangoni  
Alda d'Este  
Lippa Ariosto Iacopo Ariosti  
 
 
Gianfrancesco Gonzaga  
Pandolfo I Malatesta Malatesta da Verucchio  
 
Margherita Paltenieri  
Galeotto I Malatesta  
Taddea da Rimini  
 
 
Margherita Malatesta  
Rodolfo II da Varano Berardo II da Varano  
 
Bellafiore di Brunforte  
Gentile da Varano  
Camilla Chiavelli Finuccio Chiavelli  
 
 
 
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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