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Prospettiva
Comaclinium montanum
specie di pianta della famiglia Asteraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Comaclinium montanum (Benth.) Strother, 1986 è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteracee (sottofamiglia Asteroideae, tribù Tageteae, sottotribù Pectidinae). È l'unica specie del genere Comaclinium Scheidw. & Planch., 1852.[1][2]
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Etimologia
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici George Bentham (1800-1884) e John Lance Strother (1941-) nella pubblicazione " Sida; Contributions to Botany. Dallas; Fort Worth, TX" ( Sida 11: 377) del 1986.[3] Il nome scientifico del genere è stato definito dai botanici Michael Joseph François Scheidweiler(1799-1861) e Jules Émile Planchon (1823-1888) nella pubblicazione " Flore des serres, et des jardins de l'Europe" (Fl. Serres Jard. Eur. 8: 19, t. 756) del 1852.[4]
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Descrizione
Riepilogo
Prospettiva
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus erbaceo perenne. Questa pianta è più o meno aromatica.[5][6][7][8][9]
Fusto. La parte aerea è eretta, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto (alternate lungo i peduncoli). La lamina può avere una forma intera o più raramente trilobata; i contorni sono lanceolati. La superficie può essere ricoperta da ghiandole pustolose o pellucide (ghiandole ricoperte da una membrana trasparente).
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da alcuni capolini solitari lungamente peduncolati. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino peduncolato di tipo radiato . I peduncoli talvolta sono fistolosi. I capolini sono formati da un involucro con forme campanulate composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee subuguali, a consistenza erbacea, a volte con superficie ricoperta da ghiandole di diversi tipi, sono disposte in modo più o meno embricato su 2 serie. Il ricettacolo, con forme coniche, è usualmente privo di pagliette ("epaleato"). Il ricettacolo è squamoso con 3-4 scaglie caduche lunghe più dell'achenio e che lo circondano.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili, fertili e sono disposti su una o più serie; la forma è ligulata (zigomorfa);
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi o (raramente) funzionalmente maschili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [10]
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula è biloba, di colore arancio; i lobi delle corolle sono papillosi sulla faccia superiore;
- fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in alcuni lobi; i lobi, con forme da lanceolate a lineari, sono 5; il colore di solito è giallo-arancio; le corolle sono da sparsamente a moderatamente ricoperte di tricomi ghiandolari.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere sono fortemente sclerificate (raramente possono essere prive di sclerite). Le appendici delle antere hanno forme lanceolate e glabre. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25-40 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno forme da acute a deltate. Le appendici sono brevemente deltate e non vascolarizzate. Le superfici stigmatiche sono strette o ampie e sempre parallele e mai confluiscono agli apici.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma obpiramidale con 4-5 deboli angoli. La superficie è nera o marrone, da sparsamente a densamente ricoperta di peli. Il carpoforo è ben sviluppato. Il pappo è formato da 20 scaglie su 2 serie; quelle esterne sono più corte e divise in 5-10 setole. Gli acheni sono caratteristicamente provvisti di uno strato di fitomelanina, una sostanza organica che garantisce resistenza contro gli attacchi batterici e da parte degli insetti.[11]
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Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
Sistematica
Riepilogo
Prospettiva
La famiglia delle Asteracee (o Compositae, nomen conservandum), originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.717 generi[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]
Filogenesi
Il genere di questa voce fa parte della sottotribù Pectidinae, raggruppamento che la classificazione tradizionale colloca all'interno della tribù Heliantheae e che recenti studi filogenetici attribuiscono alle Tageteae.[13] La sottotribù Pectidinae è caratterizzata da foglie e brattee ricoperte da ghiandole pustolose o pellucide e aromatiche e da ricettacoli privi di pagliette, talvolta con minute scaglie o setole.[9]
Nell'ambito della sottotribù il genere Comaclinium si colloca all’interno di un gruppo più ampio che include diversi generi come Adenophyllum, Thymophylla, Boeberoides, Dysodiopsis, Dyssodia e Gymnolaena; tutti questi generi insieme formano il "core" delle Pectidinae. Questo clade è caratterizzato da un numero cromosomico base di x = 13. In particolare Comaclinium è vicino al genere Schizotrichia, insieme formano un gruppo fratello", ed è incluso nell'areale centrale della diversità centroamericana della tribù.[14]
I caratteri distintivi della specie sono:[9]
- il ricettacolo è provvisto di scaglie o setole (queste sono lunghe quanto l'achenio).
Il numero cromosomico della specie Comaclinium montanum è: 2n = 26.[9]
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Clomenocoma montana Benth.
- Dyssodia montana (Benth.) A.Gray
- Clomenocoma laciniata Rydb.
- Comaclinium aurantiacum Scheidw. & Planch.
- Dyssodia integrifolia A.Gray
- Gymnolaena integrifolia (A.Gray) Rydb.
- Hebeclinium aurantiacum (Scheidw. & Planch.) J.Dix
- Tithonia splendens Planch.
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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