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Nobile Contrada dell'Oca
contrada di Siena Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Nobile Contrada dell'Oca è una delle diciassette suddivisioni storiche della città toscana di Siena. Prende parte al Palio di Siena.

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Territorio
Riepilogo
Prospettiva
Le strade all'epoca del Bando
Il Bando di Violante di Baviera (1730) determina la suddivisione territoriale delle diciassette Contrade di Siena facendo riferimento ai palazzi e ai loro proprietari dell'epoca, basandosi quindi sulle costruzioni più che sulle strade. Esso viene ancora oggi considerato la disposizione di base per determinare gli effettivi confini delle Contrade. Secondo il Bando relativo alla Nuova divisione dei confini delle Contrade, il territorio della Nobile Contrada dell'Oca è delimitato dalle seguenti vie e palazzi:
- "Oca. n. 17 - Dalla porta Fonteblanda salga per tutta la strada di Santa Caterina, occupando la crociata, cioè da mano sinistra fino alla chiesa curata di Sant'Antonio inclusive coll'edifizio delle Tira, da mano destra poi salga a Diacceto comprendendo le case a destra fino all'osteria della Scala, ed a sinistra tenendo vada all'Arte della Lana ed esclusa la chiesa curata di San Pellegrino occupi la via dell'Arte fino a Sant'Andrea Gallerani inclusive a man sinistra, e da man destra fino al vicolo che svolta all'osteria della Rosa, colla piaggia che porta alla chiesa curata di Sant'Antonio e ad essa appartenga la Costaccia a man sinistra in venire da porta Fonteblanda alla porta Salaria ed i vicoli tutti entro a detto recinto."
Le strade ai nostri giorni
Le strade che attualmente fanno parte del territorio della Contrada sono le seguenti:
- via di Santa Caterina
- via di Fontebranda (parte)
- via di Diacceto (parte)
- via della Galluzza
- via delle Terme (parte)
- via dei Pittori
- via del Tiratoio
- vicolo del Costaccino
- vicolo del Forcone
- vicolo del Trapasso
- costa di Sant'Antonio (parte)
Nel suo territorio si trova parte di quello anticamente incluso nella Contrada dell'Orso, una delle contrade soppresse.
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Storia
La contrada ha il titolo di "Nobile", conferitole dalla Civica Magistratura di Siena il 23 marzo 1846, per via del valore riconosciuto ai suoi soldati in occasione delle battaglie di Montemaggio (1145) e di Montaperti (1260), oltreché nella Guerra di Siena (1552-1555). Altro motivo fu quello della costruzione, a spese della stessa contrada, dell'acquedotto detto "dei bottini".

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Aneddoti
Riepilogo
Prospettiva
L'Oca è la contrada con più vittorie nella storia del Palio di Siena (66 per il Comune, 67 quelle che la contrada si attribuisce). È inoltre la contrada a cui apparteneva per luogo di nascita (Fontebranda) Santa Caterina da Siena.
Tra gli aneddoti più celebri tramandati dai contradaioli dell'Oca, vi è quello relativo alla vittoria del 4 luglio 1858, Palio passato alla storia per un clamoroso imbroglio architettato dai suoi contradaioli al fine di ottenere la vittoria. In quell’occasione, l’Oca si era affidata al fantino Gaetano Bastianelli detto Gano di Catera, un conciatore di pelli, nato e cresciuto in Fontebranda, che come fantino era assai esperto quanto sfortunato, visto che in trent'anni vinse solo quel giorno.
Alla tratta, la Contrada di Fontebranda aveva ricevuto in sorte Trattienti, cavallo marrone dalla lunga coda, molto bello da vedere ma con scarsa propensione alla corsa[1] - da cui il nome - oltre ad essere considerato il peggiore fra quelli al canape[2]. Leggenda vuole che alcuni contradaioli dell'Oca, ormai rassegnati a quella che si preannunciava una disastrosa carriera, decisero di sostituire Trattienti con un cavallo quasi identico (medesimo colore marrone del manto e una stella bianca in fronte[2]), ma dall’andatura decisamente superiore, di proprietà di un prete di campagna transitato in contrada la sera precedente il Palio[1][2]. Le cose andarono infatti come sperate: il cavallo del prete, velocissimo, si impose nella carriera. Il vero Trattienti, che attendeva nella stalla della contrada dove gli erano state messe addosso numerose coperte per farlo sudare - come se avesse effettivamente disputato la corsa[2] - risbucò all'improvviso fra gli ocaioli in tripudio e i rivali increduli.
Alleanze sciolte
Rivalità passate
- Nicchio, dal 1934 al 1969
Rivalità con la Torre

Quella fra Oca e Torre è l'unica rivalità fra Contrade non confinanti ed è sicuramente fra le più accese e sentite. Stabilire i motivi di una tale inimicizia non è semplice: presumibilmente liti dovute ad interessi economici divergenti degenerarono dando vita ai primi rancori, poi consolidatisi in una reciproca lotta per la supremazia cittadina.
A cementare l'inimicizia ha sicuramente contribuito il Palio con le sue mille vicende, fatte di ripicche e tradimenti. Già nell'Ottocento le due Contrade si contendevano in ogni occasione il fantino "Gobbo Saragiolo" (al secolo Francesco Santini), all'epoca autentico re della Piazza: costui, indifferente all'inimicizia e fedele all'etica mercenaria, vinse tre volte per l'Oca e ben cinque volte per la Torre.
Nonostante negli anni vi siano stati vari tentativi di riappacificazione (l'ultimo risalente ai primi del Novecento), l'inimicizia non è mai rientrata.
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Gemellaggi
Vittorie
Riepilogo
Prospettiva
L'Oca si attribuisce un'altra vittoria, non riconosciuta dal Comune:
- 17 agosto 1874: Palio "alla romana"[3] vinto dal fantino Angelo Romualdi detto Girocche
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Nella cultura di massa
La contrada dell'Oca ha un ruolo di primo piano in alcune sequenze del film di Castellano e Pipolo del 1986 Il burbero, con Adriano Celentano e Debra Feuer. Giunti a Siena in concomitanza del Palio, la coppia dei protagonisti, per seminare gli inseguitori, si mescola ai contradaioli dell'Oca in festa per la vittoria.[4]
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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