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David LaChapelle

fotografo e regista statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

David LaChapelle
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David LaChapelle (Fairfield, 11 marzo 1963) è un fotografo e regista statunitense.

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David LaChapelle nel 2011

È attivo nei campi della moda, della pubblicità e della fotografia d'arte. Noto per il suo stile di stampo surreale e spesso caricaturale, ha prodotto anche foto di nudo maschile e femminile.

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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Figlio di Philip ed Helga, LaChapelle ha frequentato la "North Carolina School of the Arts" e successivamente la "School of the Arts" di New York. Dopo un rapido passaggio nei marines, un matrimonio a Londra, David ritorna a New York lavorando come fotografo. Fu Andy Warhol ad offrire a LaChapelle il suo primo incarico professionale fotografico per la rivista Interview magazine, fondato e curato da Warhol per cui La Chapelle curò una copertina. Inoltre ha lavorato per copertine e servizi fotografici di riviste, fra cui Vanity Fair, GQ, The New York Times Magazine, Vogue, The Face, Arena Homme +, Details e Rolling Stone. LaChapelle nella sua lunga carriera artistica ha esplorato ogni tipo di genere fotografico, non limitandosi alle foto su commissione per i grandi nomi della musica e per le riviste, ma creando scatti originali che si configurano come veri e propri quadri.

La vera svolta artistica nella sua carriera arriva nel 2006, quando il fotografo visita la Cappella Sistina, e decide di lasciare il mondo della pubblicità per dedicarsi interamente all'arte.[1]. Segue la famosa serie degli scatti biblici, "The Deluge" in cui l'artista rielabora miti della cristianità, icone religiose e scene biblice in chiave moderna, e che diventano una vera e propria reinterpretazione della società consumistica. A questa serie di scatti hanno partecipato celebrità come Michael Jackson (Michael Jackson non ha mai posato per LaChapelle, solo dei sosia) e Naomi Campbell. A causa di questi scatti David LaChapelle è stato al centro di molte polemiche, che lo accusavano di nudismo eccessivo, profanità e mancanza di rispetto.[2].

David LaChapelle è attivo anche come regista di videoclip musicali, nel 2005 ha diretto il documentario Rize, premiato al Sundance Film Festival. Il lavoro, girato nei sobborghi periferici di Los Angeles illustra le nuove forme di ballo (tra cui il Krumping) esplose nei ghetti neri della città. Le celebrità che hanno posato per lui sono moltissime, fra le quali spiccano (citate dallo stesso David come sue muse ispiratrici): Courtney Love, Pamela Anderson e la donna transgender Amanda Lepore. Inoltre artisti come Angelina Jolie, Madonna, Benicio del Toro, Lana Del Rey, Tupac Shakur, Marilyn Manson, Elizabeth Taylor, Carmen Electra, Valeria Marini, Björk, River Phoenix, Tori Amos, Drew Barrymore, Michael Jackson (Michael Jackson non ha mai posato per LaChapelle, solo dei sosia), Aaliyah, Leonardo DiCaprio, Uma Thurman, Shirley Manson, David Duchovny, Rose McGowan, Lindsay Lohan, Sarah Jessica Parker, Eminem, Lady Gaga, Tedua, Nicki Minaj, Kanye West, Rihanna, Travis Scott politici come Hillary Clinton e atleti come Lance Armstrong e David Beckham e Whitney Houston.

Ha anche realizzato il promo della Prima Stagione di Desperate Housewives e di Lost per Channel 4, rete televisiva inglese, e della Quarta Stagione sempre di Desperate Housewives per l'ABC, il canale americano che trasmette il telefilm e altre campagne pubblicitarie per Iceberg, Tommy Hilfiger, Schweppes, Nokia, Lavazza, Armani Jeans, Motorola, L'Oréal, Coca-Cola, Diesel, Smirnoff, H&M e Burger King. Nel 2019 firma il manifesto del Festival dei Due Mondi di Spoleto, 62ª edizione[3].

Dal 2006 David LaChapelle vive in una fattoria biologica alle Hawaii, da lui fondata, dove non c'è traccia del mondo moderno e tutto è alimentato tramite energia solare e idrica. Ha più volte dichiarato che questa sua scelta è stata spronata dal bisogno di isolarsi a seguito del lavoro frenetico con cui si stava cimentando nel campo della pubblicità, e di sentire il bisogno di dedicarsi interamente all'arte.[4]

Nel 2023 collabora con il rapper italiano Tedua, creando alcune scenografie per la copertina del suo nuovo album La Divina Commedia.

Stile fotografico

Lo stile del fotografo, estremamente riconoscibile è già evidente nel suo primo libro fotografico, LaChapelle Land. La sua cifra stilistica sono scatti surreali, caratterizzati da colori accesi, quasi fluo, atmosfere oniriche, a volte bizzarre. Il suo lavoro è stato spesso descritto come barocco, perfino eccessivo, in cui è chiara una visione della modernità caratterizzata da una spiccata ironia. La sua è una fotografia fortemente costruita.[5]. La Chapelle adora raccontare la modernità a modo suo, molto pop e senza intellettualismi, la sua seconda pubblicazione Hotel LaChapelle contiene svariati scatti di celebrità. Sia Artists and Prostitutes (in tiratura limitata, venduto a 1500 dollari il pezzo, con l'autografo dell'artista) che Heaven to Hell sono stati molto apprezzati dal pubblico. Tra le sue maggiori influenze cita spesso i pittori Andrea Pozzo e Caravaggio e gli artisti Salvador Dalí, Jeff Koons, Sandro Botticelli, Michelangelo e Cindy Sherman. Uno dei fil rouge ricorrenti nell'arte di Le Chapelle è la critica al sogno americano, fatta con leggerezza e una spiazzante ironia; famoso è lo scatto che ritrae una ragazza di cui si vedono solo le gambe perché è ricoperta da un gigantesco gonfiabile a forma di hamburger.[6]. Negli ultimi anni LaChapelle è molto attento alla tematica ambientale, tanto da dedicarci la sua attività artistica più recente, come la mostra Atti Divini, che pone l'accento su come le costruzioni dell'uomo feriscano il paesaggio circostante.[7]

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Opere

Libri (Monografie)

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Libri (Collettivi)

  • Rolling Stone: Images Of Rock & Roll, Little Brown And Company; (1995), pp. ??-??
  • Playboy: Le Star, Mondadori Editore; (2006), pp. ??-??
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Filmografia

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David LaChapelle

Videoclip

Film

Ulteriori informazioni Anno, Titolo ...

Mostre

Torino, Atti Divini, 14 giugno 2019 - 6 gennaio 2020, Citroniera delle Scuderie Juvarriane - Reggia di Venaria Reale

Roma, Dopo il Diluvio, 16 aprile - 1 settembre 2015, Palazzo delle Esposizioni[8]

Venezia, Lost + found, 12 aprile - 10 settembre 2017, Casa dei Tre Oci[9].

Napoli, David LaChapelle, 15 dicembre 2021 - 6 marzo 2022, Cappella palatina del Maschio Angioino

Milano, I believe in Miracles, 22 aprile - 11 settembre 2022, Mudec - Museo delle culture[10]

Trieste, Fulmini, 22 aprile 2023 - 15 agosto 2023, Salone degli Incanti

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Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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