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Eurovision Song Contest 1990

concorso canoro televisivo europeo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Il trentacinquesimo Gran Premio Eurovisione della Canzone[1] si tenne a Zagabria, Croazia, Jugoslavia il 5 maggio 1990.

Fatti in breve Edizione, Periodo ...
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Storia

Nel 1990 parteciparono tutti e 22 i paesi dell'anno precedente. L'unica novità fu che le cartoline di presentazione dei cantanti furono girate nei paesi da loro rappresentati; questo non accadeva dal 1982.

In questa edizione ci furono molte canzoni dedicate alla caduta del muro di Berlino e all'Europa unita. Falsa partenza per la Spagna, che si esibì per prima; la traccia pre-registrata non partì, il direttore d'orchestra ebbe dei problemi nell'ascolto della musica in cuffia e quindi si fermò. Per la prima volta, l'Eurofestival ha una mascotte: si chiama Eurocat e introduce i cantanti di ogni paese. L'Italia vince per la seconda volta: Toto Cutugno conquista la prima posizione con il brano Insieme: 1992, naturalmente dedicato all'unità europea. Cutugno, per la premiazione e la ripresa finale, indossa una giacca nera diversa da quella che aveva nel corso dell'esibizione, che invece era bianca; le immagini della Green Room svelano che la tintura dei capelli era colata sulla giacca bianca del vincitore, costretto a cambiarsi.

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Stati partecipanti

Thumb

     Stati partecipanti

     Paesi che hanno partecipato in passato ma non nel 1990

Ulteriori informazioni Stato, Artista ...

Artisti ritornati

  • Ketil Stokkan (Norvegia 1986)
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Struttura di voto

Ogni paese premia con dodici, dieci, otto e dal sette all'uno, punti per le proprie dieci canzoni preferite.

Orchestra

Diretta dai maestri: Alyn Ainsworth (Regno Unito), Olli Ahvenlahti (Finlandia), Bela Balint (Svizzera), Rony Brack (Belgio), Régis Dupré (Francia), Thierry Durbet (Lussemburgo), Ümit Eroglu (Turchia), Curt-Eric Holmqvist (Svezia), Noel Kelehan (Irlanda), Pete Knutsen (Norvegia), Henrik Krogsgård (Danimarca), Eduardo Leiva (Spagna), Rami Levine (Israele), Gianni Madonini (Italia), Stjepan Mihaljinec (Jugoslavia), Carlos Alberto Moniz (Portogallo), Richard Österreicher (Austria), Rainer Pietsch (Germania), Mike Rozakis (Grecia), Stanko Selak (Cipro), Jon Kjell Seljeseth (Islanda) e Harry van Hoof (Paesi Bassi).

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Classifica

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12 punti

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Note

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