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Fiè allo Sciliar
comune dell'Alto Adige, Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Fiè allo Sciliar (Völs am Schlern in tedesco; Fië in ladino) è un comune italiano di 3 736 abitanti[1] della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.

Il comune di Fiè allo Sciliar si estende attraverso l'altopiano dello Sciliar e la Valle Isarco.
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Origini del nome
Il toponimo è attestato nell'888 come Fellis, nel 982-987 come Vellis, nel 1050-1065 come Velles, nel 1218 come Velse e nel 1255 come Vels e probabilmente è di origine preromana, da un tema in *fel-[6][7].
Storia
Il luogo entra nella piena luce della storia con un'importante donazione nell'888 da parte del re franco Arnolfo di Carinzia[8][9].
Simboli
«Inquartato: al primo, di nero, alla fascia d'argento, caricata della crocetta patente di rosso; al secondo e al terzo, di rosso, alla colonna d'argento, coronata d'oro; al quarto, di nero, alla fascia d'argento, caricata della rosa di rosso.[10]»
Lo stemma presenta nel primo e nel quarto riquadro due varianti dello stemma dei Cavalieri Völs und Prösels, che erano imparentati con i principi Colonna di Roma di cui è ripreso il blasone nel secondo e nel terzo quarto. Lo stemma è stato adottato il 20 luglio 1966[11].
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Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa di San Giovanni Battista
- Chiesa di Santa Maria Assunta, chiesa del XVI secolo, ricostruzione di una chiesa gotica del XV secolo.
- Cappella cimiteriale romanica di San Michele (St. Michael am Friedhof) a due piani, riconsacrata nel 1472 dopo l'aggiunta di una volta a raggiera. Dal 1980 è sede del museo parrocchiale contenente statue gotiche e barocche provenienti dalle chiese delle frazioni, l'altare a portelle della chiesa di San Pietro in Colle (St. Peter am Bichl, 1510), la pala dell'altare maggiore barocco (1742) e un presepe intorno al 1800.
- Chiesa di San Costantino, intitolata a san Costanzio
Architetture militari
- Castello di Presule, medioevale
Aree naturali
- Parco naturale dello Sciliar-Catinaccio
- Laghetti di Fiè
Società
Ripartizione linguistica
La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[13]

Cultura
Musei
Il museo parrocchiale, allestito nella cappella di San Michele, raccoglie interessanti oggetti d'arte, come il Presepe Probst dell'intagliatore altoatesino di presepi Augustin Alois Probst (1758-1807).
Infrastrutture e trasporti
Tra il 1898 e il 1970 il paese è stato servito da due fermate della ferrovia del Brennero, in località Ponte di Fiè e Prato all'Isarco.
La stazione di Ponte di Fiè è stata esclusa dalla linea nel 1994, quando la tratta che vi transitava fu deviata in una nuova galleria, allo scopo primario di prevenire incidenti (la tratta era soggetta a frane, smottamenti e inondazioni, data la vicinanza del fiume Isarco e le soprastanti pareti rocciose). La stazione, rimasta in piedi, è stata convertita in abitazione civile.
La stazione di Prato, invece, pur rientrando anche dopo i lavori di deviazione nel tracciato della linea, è senza traffico; al suo interno ospita delle apparecchiature tecniche per il controllo dell'infrastruttura ferroviaria ed è pertanto talora ancora presenziata da dirigente movimento.
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Amministrazione
Gemellaggi
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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