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Flaveria

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Flaveria
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Flaveria Juss., 1789 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Tageteae e sottotribù Flaveriinae.[1][2]

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Etimologia

Il nome del genere deriva dal latino "flavus" (= giallo) e fa riferimento al colore dei fiori.[3]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Antoine Laurent de Jussieu (1748-1836) nella pubblicazione "Genera Plantarum (Jussieu)" (v) del 1789.[4]

Descrizione

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Il portamento
Flaveria bidentis
Thumb
Le foglie
Flaveria trinervia
Thumb
Infiorescenza
Flaveria chlorifolia
Thumb
I fiori
Flaveria campestris

Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo erbaceo annuale o perenne, o arbustivo (raramente è piccolo-arboreo).[5][6][7][8][9][3]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta o decombente, semplice o ramosa. Altezza massima: 200 cm (gli alberi fino a 4 metri).

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto. Le lamine variano da oblungo-ovate a lanceolate o lineari, con margini interi, seghettati o spinuloso-seghettati e facce glabre o brevemente pubescenti.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da capolini terminali raggruppati in formazioni aperte o di tipo corimboso. i capolini sono del tipo discoide (i fiori del raggio sono assenti), se sono del tipo radiato allora contengono solo uno o due fiori ligulati (i fiori del raggio). I capolini sono formati da un involucro, con forme cilindriche, composto da diverse brattee. Le brattee, persistenti, normalmente sono poche (da 2 a 6) e disposte su 1 - 2 serie con dimensioni subuguali; le forme sono da lineari a oblunghe. Il ricettacolo generalmente è privo di pagliette a protezione della base dei fiori; ha una forma da piatta a convessa.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): da 0 a 2, sono femminili e sono disposti su una o più serie; la forma è ligulata (zigomorfa).
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi (fino a 15) con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice la ligula è bilobata o trilobata poco profondamente; il colore è giallo.
  • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i tubi in lunghezza sono minori o uguali alla gola, quest'ultima generalmente a forma d'imbuto o campanulata; i lobi sono 5 a forma deltoide.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le appendici delle antere variano da ovate a deltate e sono glabre. Le teche delle antere hanno un colore pallido. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi sono troncati con appendici molto corte o assenti (non sono vascolarizzate). Le superfici stigmatiche sono due e strettamente parallele.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma obovata compressa. La superficie è solcata da 8 - 11 coste longitudinali, è nera e varia da glabra a sparsamente pubescente. In alcune specie è presente un evidente carpoforo a forma conica. Il pappo è assente oppure forma una coroncina di scaglie, oppure è formato da 2 - 4 squame ialine. Gli acheni sono caratteristicamente provvisti di uno strato di fitomelanina, una sostanza organica che garantisce resistenza contro gli attacchi batterici e da parte degli insetti.[11]

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Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo genere sono distribuite in America dagli Usa all'Argentina.[2] Le piante del genere Flaveria si trovano frequentemente in terreni alcalini, salini e gessosi, spesso in aree disturbate e umide.[3]

Sistematica

Riepilogo
Prospettiva

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi,[10] oppure 22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1679 generi).[13] La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]

Filogenesi

Il genere fa parte della sottotribù Flaveriinae, raggruppamento che la classificazione tradizionale colloca all'interno della tribù Heliantheae e che recenti studi filogenetici attribuiscono alle Tageteae.[14] La sottotribù Flaveriinae è caratterizzata da tubi delle corolle glabri, dalle cellule del tessuto endoteciale delle antere contente alcuni ispessimenti polari, dagli stigmi dello stilo troncati e da un pappo caratterizzata da molte coste.[9]

Il genere Flaveria, da un punto di vista filogenetico nell'ambito della sottotribù, occupa una posizione "basale" ed è "fratello" del resto del gruppo botanico (i rimanenti generi).[8] Il genere Flaveria, noto per le sue specie che mostrano una gamma di tipi fotosintetici dal C3 al C4, è importante come genere modello per lo studio dell’evoluzione della fotosintesi C4, grazie alla presenza di specie con stadi intermedi ben documentati.[9]

I caratteri distintivi del genere sono:[9]

  • i capolini sono soprattutto del tipo discoide.
  • il pappo è assente oppure forma una coroncina di scaglie, oppure è formato da 2 - 4 squame ialine.

Il numero cromosomico delle specie di Flaveria è: 2n = 36.[9]

Elenco delle specie

Questo genere ha 21 specie:[2]

  • Flaveria angustifolia Pers.
  • Flaveria anomala B.L.Rob.
  • Flaveria bidentis (L.) Kuntze
  • Flaveria brownii A.M.Powell
  • Flaveria campestris J.R.Johnst.
  • Flaveria chlorifolia A.Gray
  • Flaveria cronquistii A.M.Powell
  • Flaveria floridana J.R.Johnst.
  • Flaveria haumanii Dimitri & Orfila
  • Flaveria kochiana B.L.Turner
  • Flaveria linearis Lag.
  • Flaveria mcdougallii Theroux, Pinkava & D.J.Keil
  • Flaveria oppositifolia Rydb.
  • Flaveria palmeri J.R.Johnst.
  • Flaveria pringlei Gand.
  • Flaveria pubescens Rydb.
  • Flaveria ramosissima Klatt
  • Flaveria robusta Rose
  • Flaveria sonorensis A.M.Powell
  • Flaveria trinervia (Spreng.) C.Mohr
  • Flaveria vaginata B.L.Rob. & Greenm.

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Dilepis Suess. & Merxm.
  • Havanella Kuntze
  • Nauenburgia Willd.
  • Vermifuga Ruiz & Pav.
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Alcune specie

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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