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Gaspare Firriolo

scultore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Gaspare Firriolo
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Gaspare Firriolo (Palermo, ... – ...; fl. XVIII secolo) è stato uno stuccatore del tardo barocco.

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Martirio di Santa Ninfa, altorilievo.

Biografia

È stato un importante esponente della famiglia di stuccatori brillanti nell'ornato e nelle figure del periodo tardo-barocco e del neoclassicismo, fratello minore di Giuseppe Firriolo. Formatosi alla scuola dei Serpotta, inizialmente collaborò con Procopio Serpotta, suo suocero,[1] per averne sposato la figlia Antonina.

Fu attivo a Palermo nella seconda metà del XVIII secolo.[1]

Opere

Riepilogo
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David e Isaia, Cappella del Bambino Gesù, chiesa della Gancia.

Palermo

Di recente attribuzione interventi nell'Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella (1754).

Altre località

  • 1770c., Ciclo, apparato decorativo in stucco realizzato in collaborazione con il fratello Giuseppe, opere presenti nel duomo di San Giovanni Battista di Misilmeri.[3]
  • 1770c., Ciclo, apparato decorativo in stucco, attribuzione, opere realizzate in collaborazione con il fratello Giuseppe, opere presenti nella chiesa di San Vincenzo Ferreri del Collegio di Maria di Marineo.
  • XVIII secolo, Villa Travia (Bagheria): Stuckdekoration nach Entwürfen von Tommaso Sanseverino
  • XVIII secolo, Paliotto con raffigurazione di scene della Resurrezione di Cristo, attribuzione, opera proveniente dall'abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro e custodita nella Cappella Neoclassica del Museo diocesano di Monreale.
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Bottega dei Firriolo

Riepilogo
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Angelo Firriolo

Figlio di Gaspare Firriolo.

Giuseppe Firriolo

Fratello maggiore di Gaspare Firriolo.[1]

Tommaso Firriolo

Figlio di Angelo e nipote di Gaspare Firriolo. Morì a Palermo verso il 1830.

  • 1795 - 1796, lavorò alla decorazione dei prospetti di villa Lanza di Trabia a Bagheria.
  • 1799c., Ciclo, apparato decorativo in stucco realizzato nella Villa Belmonte all'Acquasanta di Palermo.
  • XVIII secolo, Decorazioni, fregi e manufatti in stucco presenti nelle navata, opere presenti nella chiesa di San Vincenzo Ferreri di Carini.
  • XVIII secolo, Stemma gentilizio sorretto da putti sopra l'ingresso e le decorazioni del prospetto, palazzo Santa Croce-Sant'Elia in via Maqueda a Palermo.
  • XVIII secolo, Mascheroni, decorazioni del prospetto su disegno di Venanzio Marvuglia del palazzo Ventimiglia dei marchesi di Geraci, quasi interamente distrutto durante la seconda guerra mondiale.
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Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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