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Prospettiva
Gentilezza
comportamento rispettoso e benevolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La gentilezza (sinonimo di garbo, cordialità, cortesia o amabilità)[1][2] è un comportamento rispettoso e benevolo, caratterizzato da atti di generosità, considerazione, assistenza o preoccupazione per gli altri. È considerata una virtù in molte culture e religioni, e appare in varie teorie sulla personalità come tratto o fattore essenziale.[3] Il suo opposto è l'ostilità.

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Etimologia, storia e definizione
In lingua inglese, la parola gentilezza risale al 1300 circa, sebbene il senso della parola si sia evoluto fino ai significati attuali alla fine del XVI secolo.[4] La gentilezza è descritta come quel comportamento altruistico inteso a prendersi cura degli altri, tenendo conto della sensibilità degli altri per non offenderli. È definita fondamentale per lo sviluppo della società e dei rapporti umani.[5][6]
Il termine "gentile" indicava il popolo ebreo in greco ethnikos (nell'antico testamento) e dal latino gentilis per indicare la formazione famigliare allargata.[7]
Aristotele definì la gentilezza come "la disponibilità verso qualcuno nel bisogno, non in cambio di nulla, né per il vantaggio dell'aiutante stesso, ma per quello della persona aiutata".[8]
Una celebre frase sulla gentilezza è dovuta al filosofo Jean-Jacques Rousseau: “Quale saggezza puoi trovare che sia più grande della gentilezza?” (in Libertà e Schiavitù).
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Psicologia
Riepilogo
Prospettiva
Secondo gli studi, la gentilezza rappresenta un'esperienza che trasmette considerazione e apprezzamento per la dignità di ogni essere vivente. Questo comportamento prosociale trova radici nell'istinto di cooperazione e altruismo, essenziali per la sopravvivenza della specie.[6][3]
La gentilezza può essere praticata e resa parte integrante del nostro stile di vita nei seguenti modi:
- coltivare l'autocompassione (trattare sé stessi allo stesso modo degli amici più cari, cioè attraverso l'affetto e la comprensione);
- fare volontariato (parteciparvi aiuta a mettere in atto le proprie esigenze di comunità);
- condividere lo stato d'animo di qualcuno e dedicargli attenzione attraverso l'empatia;
- scegliere di comunicare con meno aggressività e più mitezza;
- aiutare qualcuno nel momento del bisogno;
- provare gratitudine ed apprezzare il lavoro altrui.
Benefici
La gentilezza crea anche un impatto sul benessere emotivo, sociale e fisico. È stato dimostrato che atti gentili favoriscono il rilascio di endorfine, ossitocina, dopamina e serotonina.[9] Infatti la gentilezza può aiutare a:
- migliorare l'umore, l'autostima e la qualità delle relazioni sociali;
- favorire la fiducia in sé stessi, un senso di appartenenza e solidarietà;
- aumentare le emozioni positive, la connessione sociale e i comportamenti pro-sociali;
- ridurre lo stress, l'ansia sociale, la solitudine e i pregiudizi sociali.
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Nella società
Nella selezione del partner, gli studi suggeriscono che sia gli uomini che le donne apprezzano la gentilezza nei loro potenziali compagni, insieme all'intelligenza, all'aspetto fisico, all'attrattiva e all'età.[10][11][12]
La gentilezza nei Big Five
La gentilezza è una caratteristica della gradevolezza, uno dei cinque grandi fattori di personalità sviluppati dai modelli Big Five.
Giornata della Gentilezza
La Giornata mondiale della gentilezza è un'osservanza internazionale che si tiene il 13 novembre. È stata introdotta nel 1997 dal World Kindness Movement, una coalizione di ONG di gentilezza delle nazioni.[13][14] È osservata in molti paesi, tra cui Canada, Australia, Nigeria, Emirati Arabi Uniti, Singapore, India, Regno Unito e Italia.[15] Secondo Gulf News, "è un giorno che incoraggia le persone a trascurare i confini, la razza e la religione".[16]
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Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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