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Gianfranco Bozzao
allenatore di calcio e calciatore italiano (1936-2019) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Gianfranco Bozzao (Venezia, 3 agosto 1936 – Ferrara, 24 maggio 2019[1]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore.
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Carriera
Riepilogo
Prospettiva
Club
Giocava nel ruolo di terzino sinistro essendo un mancino naturale. Inizia la sua carriera professionistica nella Salernitana[2] che nel 1956 l'aveva prelevato in prestito dalle giovanili della Fiorentina[3]. Dopo un anno a Salerno la Fiorentina lo cede definitivamente all'Arezzo (Interregionale Prima Categoria)[4], con cui disputa 29 partite[5]. Nel 1958 viene premiato con il primo Cavallino d'oro, ambito premio per il miglior calciatore dell'Arezzo messo in palio dal Quartiere di Santo Spirito[6].
Dal 1958 al 1961 gioca nella SPAL di Paolo Mazza che lo valorizza, mettendolo poi sul mercato dopo tre campionati di Serie A giocati da titolare. Nella stagione 1961-1962 passa alla Juventus, che per averne la comproprietà cede alla SPAL Cervato e la comproprietà di Carlo Dell'Omodarme. Alla Juve però Bozzao non decolla e Parola, succeduto a Korostelev, gli preferisce il coetaneo Sarti più vecchio di lui di soli 10 giorni. In quella stagione a Torino, infatti, Bozzao totalizza 13 presenze, di cui 7 in campionato e ben 6 in Coppa dei Campioni, competizione in cui la formazione bianconera schierava abitualmente i rincalzi.
A fine stagione Mazza è pronto a riprenderselo e nel 1962 Bozzao torna a Ferrara, dove diventa una bandiera della formazione spallina venendo soprannominato Tigre[7]. Rimane alla SPAL sino al 1968 giocando 204 partite in Serie A e segnando un gol nella sconfitta esterna contro il Milan nella stagione 1967-68, ultima stagione di Bozzao a Ferrara conclusasi con la retrocessione fra i cadetti.
L'anno successivo gioca nel Piacenza, contribuendo alla promozione in Serie B degli emiliani[8].
Allenatore
Continua poi a giocare fra i dilettanti facendo anche l'allenatore, attività che prosegue in seguito allenando in Serie D il Suzzara (da cui viene esonerato nel gennaio 1978[9]), il San Felice[10] e il Manfredonia. Nella stagione 1980-1981 è il vice di Battista Rota sulla panchina della SPAL[11]. Nella stagione 1986-1987 guida le giovanili del Modena[12], dopodiché allena in quelle del Padova, tra le cui file milita Alessandro Del Piero[13], e del Parma, per il quale svolge infine il ruolo di osservatore segnalando al club giocatori che faranno poi carriere importanti, come un allora quasi sconosciuto Faustino Asprilla[14].
Ha vissuto a Ferrara, sua città d'adozione, con la famiglia fino alla morte avvenuta nel 2019 all'età di 82 anni.
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Palmarès
Giocatore
- Piacenza: 1968-1969 (girone A)
Note
Collegamenti esterni
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