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Giberto IV Sanvitale
nobile italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Giberto IV Sanvitale (Sala Baganza, 1527 – Piacenza, 30 agosto 1585) è stato un nobile italiano, appartenente alla casata dei Sanvitale.
Biografia

Giberto IV Sanvitale abbracciò dapprima la carriera ecclesiastica e visse a Roma, dove fu cameriere segreto di Papa Paolo III. Dopo la morte dei fratelli [1] divenne per eredità, il VI conte di Sala, e abbandonò la prelatura. In occasione delle nozze con Livia da Barbiano di Belgioioso commissionò al pittore bolognese Ercole Procaccini una serie di affreschi per la Rocca di Sala.[2] Fu molto munifico. A Sala fece costruire la chiesa di San Lorenzo e restaurare quella di Santo Stefano. A Parma per la Cappella gentilizia nella Chiesa di San Francesco del Prato, fece dipingere dal Parmigianino una Pietà.
Tra il 1564 e il 1578 fece decorare il piano nobile della Rocca di Sala Baganza con storie di Enea, trionfo della Croce (nella Cappella Palatina), ritratti dei Cesari, immagini grottesche e fatiche d'Ercole (queste ultime attribuite da alcuni a Bernardino Campi, da altri a Orazio Samacchini).
Morì a Piacenza e fu sepolto nell'oratorio di San Lorenzo di Sala Baganza, che egli stesso aveva fatto costruire.
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Discendenza
Sposò Livia da Barbiano di Belgioioso, dalla quale ebbe Eleonora.[3][4][5][6]
Rimasto vedovo, in seconde nozze sposò la contessa Barbara Sanseverino, dalla quale ebbe:
- Girolamo.[7]
- Barbara (17 maggio 1571 - post 1612), moglie in prime nozze, nel novembre 1589, del nobile borgognone François Perrenot de Granville, e in seconde nozze di Ferrante Novati di Calusco[8]
Ebbe anche un figlio naturale, Fortuniano (?-1627),[9] che fu poeta e uomo di cultura.[10]
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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