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Giorgio Marengo

cardinale, vescovo cattolico e missionario italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Giorgio Marengo
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Giorgio Marengo (Cuneo, 7 giugno 1974) è un cardinale, vescovo cattolico e missionario italiano, dal 2 aprile 2020 prefetto apostolico di Ulan Bator.

Dati rapidi Giorgio Marengo, I.M.C. cardinale di Santa Romana Chiesa, Titolo ...
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nasce a Cuneo, città capoluogo di provincia e sede vescovile, il 7 giugno 1974.

Formazione e ministero sacerdotale

Partecipa agli scout (Gruppo Agesci Torino 18), pratica scherma e si diploma al liceo classico Cavour.[1] Dal 1993 al 1995 frequenta i corsi filosofici presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale e dal 1996 al 1999 studia teologia alla Pontificia Università Gregoriana a Roma.

Il 24 giugno 2000 emette la professione dei voti per i missionari della Consolata.[2]

Il 26 maggio 2001 è ordinato presbitero, nella chiesa del Beato Giuseppe Allamano in Torino, dal cardinale Severino Poletto.

Nel 2002 consegue la licenza e, nel 2016, il dottorato in missiologia presso la Pontificia università urbaniana, frequentata dal 2000 al 2006.

Inviato missionario in Mongolia dopo l'ordinazione sacerdotale, è il primo rappresentante del suo ordine religioso nel Paese asiatico: lì è parroco di Maria Madre della Misericordia ad Arvajhėėr; dal 2016 e fino alla nomina episcopale è consigliere regionale dell'Asia e superiore dell'ordine per la Mongolia.[3][4]

Ministero episcopale e cardinalato

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Mons. Marengo il giorno della sua ordinazione episcopale, l'8 agosto 2020.
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Padre Marengo durante un viaggio a Roma.

Il 2 aprile 2020 papa Francesco lo nomina prefetto apostolico di Ulan Bator e vescovo titolare di Castra Severiana;[5][6][7][8] succede a Wenceslao Selga Padilla, deceduto il 25 settembre 2018.

L'8 agosto 2020 riceve l'ordinazione episcopale, nel santuario della Consolata a Torino, dal cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli,[9] co-consacranti Cesare Nosiglia, arcivescovo metropolita di Torino, e il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino.[10][11]

Il 29 maggio 2022, al termine del Regina Caeli, papa Francesco annuncia la sua creazione a cardinale;[12] nel concistoro del 27 agosto seguente lo crea cardinale presbitero di San Giuda Taddeo Apostolo. Il 21 maggio 2023 prende possesso del titolo cardinalizio.

È stato il più giovane vescovo cattolico italiano fino all'8 marzo 2021, giorno della nomina episcopale di padre Christian Carlassare.[13] Fino al 7 dicembre 2024, giorno della creazione cardinalizia di Mykola Byčok, è stato il membro più giovane del collegio cardinalizio.

Il 7 e 8 maggio 2025 ha partecipato come cardinale elettore al conclave che ha portato all'elezione di papa Leone XIV.

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Stemma

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Lo stemma di Giorgio Marengo.

Blasonatura

Partito d'argento e d'azzurro: nel primo, alla figura della Madonna Consolata al naturale; nel secondo, al primo cantone, una croce nestoriana patente e fioronata d'oro; nel secondo cantone, un calice liturgico mongolo d'oro sormontato da un'ostia dello stesso. Lo scudo è timbrato da un galero di rosso, con quindici fiocchi per lato. Sotto lo scudo, su cartiglio d'oro, il motto.

Motto

Il motto episcopale del cardinale Giorgio Marengo è "Respicite ad eum et illuminamini" (Guardate a lui e sarete raggianti), è riportato nello stemma episcopale e successivamente anche in quello cardinalizio, e rappresenta il riferimento spirituale scelto da Marengo nel suo ministero.

Tratto dalla traduzione latina del salmo 34 nella Vulgata, esprime la centralità della contemplazione di Dio nella vita del credente e nella missione della Chiesa: un invito a volgere lo sguardo a Dio come fonte di luce e gioia per chi Lo segue.

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Genealogia episcopale

La genealogia episcopale è:

Opere

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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