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Giugliano Calcio 1928

società calcistica italiana con sede nella città di Giugliano in Campania (NA) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Giugliano Calcio 1928
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La Società Sportiva Giugliano Calcio 1928 S.r.l.[3], meglio nota come Giugliano, è una società calcistica italiana con sede nella città di Giugliano in Campania. Milita in Serie C, terzo livello del campionato italiano di calcio.

Fatti in breve SS Giugliano Calcio 1928 Calcio, Segni distintivi ...

Partecipò ai primi tornei nel 1928 ed è stata rifondata più volte, i colori sociali sono il giallo e il blu, il simbolo è la tigre.

Uno dei periodi più floridi della società è stato a cavallo degli anni 1990 e 2000, quando vinse lo scudetto Dilettanti e disputò 9 campionati di Serie C2, sfiorando più volte la promozione in Serie C1.

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Storia

Riepilogo
Prospettiva

La fondazione

Il gioco del calcio, a Giugliano, fece la sua comparsa nel 1928. Da approfondite e accurate ricerche si è appurato, però, che le prime partite di calcio venivano disputate già all'inizio degli anni '20[4]. Tra i pionieri del calcio giuglianese figurano don Luigi Taglialatela Scafati, cappellano del vecchio ospedale di piazza Annunziata e il cavaliere Giuseppe Camerlingo, che sarà anche il primo presidente del Giugliano. La prima società fu denominata Unione Sportiva Fascista Giuglianese[5]; i colori sociali erano giallo e blu che richiamavano quelli dello stemma della città[5].

Dagli albori agli anni trenta

Il primo anno (1928) l'Unione Sportiva Fascista fu iscritta al campionato ULIC (Unione Libera Italiana Calciatori) di prima categoria sezione di Aversa[5]. L'anno dopo, con la denominazione sociale Aurelio Padovani Giugliano, viene iscritta al campionato di terza divisione regionale della F.I.G.C. e inserita nel girone B. Il tecnico è Armando Favi, ex portiere del Napoli, ma rimarrà sulla panchina giuglianese solo per alcune gare[6].

Il 7 ottobre 1930, alla presenza del Podestà di Giugliano, colonnello Domenico Micillo e del Segretario Politico, prof. Giuliano Taglialatela, viene inaugurato il campo Littorio, uno dei più belli e accoglienti della provincia di Napoli[7].

Nel 1931 la società non viene iscritta a nessun campionato, ma svolgerà solo attività a carattere episodico. L'anno dopo, con il comunicato ufficiale n. 10 del 18 ottobre 1932, il Dopolavoro A. Padovani Giugliano, viene radiato dai ruoli federali della F.I.G.C[8]. Dopo un anno di inattività la squadra, con la nuova denominazione Fascio Sportivo Giugliano, viene iscritta al campionato ULIC di Prima Categoria sezione di Frattamaggiore.

Nel 1934 partecipa al campionato di Terza Divisione Regionale e ritorna a giocare al campo Littorio che dopo una stasi forzata riapre i battenti. Il Giugliano si aggiudica il proprio girone e passa alla fase finale. Dopo 10 giornate di gare, la classifica vede appaiate in testa con 16 punti il Napoli C e il Giugliano. E così per decretare la squadra vincitrice si deve ricorre ad uno spareggio che sarà ad appannaggio del Napoli C (4-0), ma sarà il Giugliano ad essere promosso in quanto il Napoli C era fuori classifica[9].

L'anno successivo (1935), per la prima volta, partecipa al campionato di Prima Divisione Regionale. A guidare la squadra sarà chiamato Jenő Dietrich in sostituzione di Armando Favi. La squadra sarà rinforzata con gli acquisti di: Cassese, Cacciapuoti, D'Amico, Ferrandini, Rispoli e Soldaini. A campionato in corso vengono prelevati l'ala sinistra Giuseppe Rizza (ex Napoli) e il giovane e promettente attaccante Pietroluongo. Il 4 novembre 1935, nella gara di esordio contro lo Stabia (1-0), c'è la cerimonia della benedizione della nuova tribuna; madrina la signora Taglialatela moglie del Podestà di Giugliano che consegna al portiere Guardascione, capitano della squadra, un orologio quale premio del suo attaccamento alla compagine gialloblù. Indimenticabile la vittoria contro il Napoli B per 1-0 con rete di Zita. Il giorno successivo, il 2 febbraio 1936, il quotidiano napoletano "Il Mezzogiorno Sportivo" titolava così l'articolo della partita: "La magnifica vittoria del Giugliano sul Napoli B"[10].

Poi dal 1936 al 1939 partecipa a tre campionati di Seconda Divisione Regionale, classificandosi rispettivamente al quinto, quarto e secondo posto[11]. Nel 1939, in un primo momento, il C.D. della G.I.L. Giugliano aveva deciso di iscrivere la squadra al campionato di Prima Divisione Regionale. Purtroppo, le contingenze e il precipitare degli eventi bellici, costringono la società a rinunciare e ad optare per il campionato Sezione Propaganda. Alla base della rinuncia il richiamo alle armi di parecchi calciatori e dello stesso Presidente Gabriele Grisolia, Ufficiale del Genio[12]. Nel 1940 la G.I.L. Giugliano, a causa degli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale, sospende tutte le attività sportive.

Dal dopoguerra agli anni cinquanta

Sono trascorsi più di tre anni dall'ultimo incontro di calcio. In tutto il paese incominciano a riprendere le attività sportive. Anche a Giugliano la voglia di partecipare ad un campionato è grande, ma vi sono tanti problemi da superare. È cambiato il quadro politico del paese, quindi c'è da formare una nuova società con nuovi dirigenti. Poi c'è il problema del campo da gioco. Prima dello scoppio della 2ª guerra mondiale a Giugliano c'era una dei più attrezzati e bei campi della provincia. Esso costituiva un vanto per l'intera popolazione. Con lo scoppio della guerra aveva cambiato destinazione, e ora si doveva trovare un nuovo campo da gioco. Era il 1944 quando alcuni appassionati, con mezzi economici limitati, mette su una squadra di calcio. E così, in un rinnovato regime di libertà, viene eletto presidente Santolo Aprovitola; alla segretaria viene chiamato il giovane ragioniere Andrea Di Girolamo[13]. Cambia anche la denominazione sociale: il nuovo nome è Virtus Giugliano. La squadra nei campionati 1944-'45 e 1945-'46 prende parte alla Seconda Divisione Regionale, poi per motivi economici rinuncia ai campionati indetti dalla F.I.G.C. e fino al 1949 svolgerà attività a carattere episodico. Alla fine del 1949, grazie soprattutto alla passione per il calcio di Peppino Pirozzi e del dottore Francesco Saverio Taglialatela, la squadra viene iscritta al campionato di Seconda Divisione Regionale e inserita nel girone "E". La nuova compagine è formata in gran parte da giovanotti locali. In panchina siederà Osvaldo Sacchi. La squadra si classifica al 2º posto, alle spalle dell'Amorosi, ed è promossa in Prima Divisione.[14] Nella riunione del 12 luglio 1950 Vincenzo Di Napoli viene eletto presidente, mentre alla guida della squadra viene riconfermato Osvaldo Sacchi. La compagine è potenziata con gli acquisti di: Perrone, Feliciati, De Fazio, Capuano, Montepiccolo Del Ferro e Goglia. Poi c'è il ritorno del fortissimo attaccante Alberto De Cristofaro. Ad ottobre, con l'amichevole con il Napoli B, viene inaugurato il campo dei Fratelli Maristi[15]. Il Giugliano disputa uno splendido campionato e, dopo essersi laureato campione regionale, viene promosso nella Promozione Interregionale[16].

Il 1951 è una data storica per il club gialloblù; il 14 ottobre, con la gara Giugliano - Turris (0-1), viene inaugurato il nuovo campo comunale. Poi, per la prima volta nella sua storia, la squadra varca i confini della regione. La compagine, completamente rinnovata con gli acquisti di: Piccolo, Cerciello, Buccioli, Lombardi, Pisa, Morra, Paudice, Marotta e D'Alia, viene affidata a Giuseppe Gerbi. In questo campionato il Giugliano avrà come direttori di gara due arbitri che qualche anno più tardi fischieranno in serie A. Si tratta di Luigi Grillo di Afragola che dirigerà Cavese - Giugliano e Concetto Lo Bello di Siracusa designato per il derby Giugliano - Avellino. Il Giugliano pur disputando un dignitoso campionato (10º posto) alla fine, a causa della riforma dei campionati, retrocede nella lega regionale di Promozione[17]. Gli anni Cinquanta saranno ricordati anche per la prematura scomparsa di Alberto De Cristofaro. È il campionato di Promozione 1954-1955 quando il Giugliano in una domenica nevosa (19 dicembre 1954) è impegnato in trasferta sul campo dell'Aurora Ururi. Alla fine della gara, vinta per 2 a 0 dal Giugliano, scoppiano degli incidenti per l'ennessima sconfitta. I tifosi locali costringono i calciatori ospiti a rimanere per lungo tempo sul campo di gioco, coperto abbondantemente di neve. A seguito di questo increscioso episodio, Alberto De Cristofaro si ammalerà di nefrite cronica. E dopo poco più di due anni, il 13 febbraio 1957, si spegneva. La morte di De Cristofaro verrà riportata dai maggiori quotidiani regionali e nazionali[18]. Nello stesso anno l'Amministrazione comunale gli intitolerà il campo comunale. Nel campionato di Promozione 1956-1957, il Giugliano si classifica all'ultimo posto e retrocede in Prima Divisione. Attanagliata da una profonda crisi societaria, la squadra non viene iscritta al campionato. Dopo un anno di inattività il Giugliano viene iscritto al campionato di Prima Divisione. Sarà un campionato sofferto, ma alla fine il Giugliano riuscirà a salvarsi.

Nel campionato 1959-1960, il presidente Giuseppe Pirozzi e i pochi dirigenti che erano rimasti, però, non hanno i mezzi economici per sostenere le spese di un campionato oneroso come quello appena concluso e così sono costretti ad iscrivere la squadra al campionato di Seconda Categoria.[19]

Anni sessanta

Sono anni difficili per il sodalizio gialloblù. La squadra in questo decennio partecipa solo a campionati di Prima e Seconda Categoria. Si deve attendere il campionato 1967-1968, quando la Lega Dilettanti decide di inserire un nuovo campionato, per vedere il Giugliano partecipare al campionato di Promozione. Riuscì a mantenere questa categoria per tre anni, poi retrocesse nuovamente in Prima Categoria.[20]

Anni settanta

Al primo tentativo il Giugliano, dopo un estenuante duello con la compagine napoletana dei Vigili Urbani, il Giugliano viene promosso in Promozione. Dopo due campionati di transizione, arriva la svolta. È la stagione 1973-1974 quando la società, retta dal presidente Giuseppe Cacciapuoti, tenta la scalata alla serie D. La squadra viene potenziata con gli acquisti di calciatori di provata esperienza come Del Vecchio, Voltura, Busino, Fanti, Russo, Reccia, Pennino e Figliè che vanno ad aggiungersi ai riconfermati Pane, Pennacchio, Cannavaro, Maieli e Marigliano. Avvincente la lotta, per l'intero campionato, tra il Giugliano e la Grumese. Alla fine sarà la compagine gialloblù ad essere promossa in serie D. In questa stagione il Giugliano, battendo il Nola per 2 a 0, si fregiò anche del titolo di campione regionale.[21]

Anni novanta

La stagione 1994-1995 è importante per l'Associazione Calcio Giugliano, alla cui direzione subentra un nuovo gruppo dirigenziale affiancandosi al vecchio presidente avv. Giovanni Nardelli: Donato Poziello, Felice Poziello, Giuseppe Palma, Luigi Russo e altri. La squadra, allenata da Sasà Amato, vince il campionato di Eccellenza, senza subire sconfitte. Alla costanza dei dirigenti fanno seguito il contributo dell'amministrazione locale e l'appoggio del pubblico.

Nella stagione 1997-1998 la squadra vinse lo scudetto e il campionato Dilettanti riuscendo ad accumulare il maggior numero di punti in classifica della Serie A alla Terza Categoria,[22] conquistando così la promozione in Serie C2. Al termine del campionato il team gialloblu riuscì a vincere anche il titolo nazionale "Scudetto Dilettanti"[23], prima squadra campana a raggiungere tale traguardo. Dopo questi risultati la società ha dovuto effettuare un ridimensionamento a causa della promozione in una categoria superiore. Infatti, quest’ultima ha modificato la propria denominazione, passando da "Associazione" a "Società" e acquisendo il nome di "Società Sportiva Calcio Giugliano S.r.l.". Nel 1998 fece anche il suo esordio nella Coppa Italia Serie C disputando la prima partita con la squadra del Sora.

Anni duemila

Nella stagione 2001-2002 la squadra perse ai play-off l'accesso alla Serie C1. Il campionato successivo, 2002-2003, diretto dal tecnico Marco Cari si diede il via al progetto giovani sotto la guida del direttore generale Francesco Maglione.[24][25] Nel 2003-2004 i play-off promozione sono stati agguantati solo all'ultimo minuto della 34ª giornata. Nel campionato 2004-2005 i gialloblù sono stati diretti dal tecnico Antonio Porta; la compagine è riuscita a raggiungere i nuovamente i play-off, senza promozione in Serie C1. La possibilità di un'ammissione di ufficio sfuma con la graduatoria del ripescaggio, che ha visto il Giugliano stare di 0,28 punti rispetto al San Marino, ripescato in Serie C1.[22]

Nel 2005 per la prima volta sfida in una partita ufficiale un club di serie A[26], approdando in Coppa Italia dove affronta la Reggina a cui cede solo nei tempi supplementari. Nei due anni successivi, il Giugliano retrocede per due volte consecutive, fino ad arrivare a militare in Eccellenza, dove disputa due campionati nelle zone basse della classifica.

Anni duemiladieci

Nell'estate del 2010 la società rinuncia all'iscrizione in Eccellenza e ripartendo sotto la denominazione di Calcio Atletico Giugliano dalla Prima Categoria dove arriva primo conquistando l'accesso al Campionato Promozione.

Nel giugno del 2013 il presidente Sestile con una cordata di imprenditori acquisisce il titolo sportivo per gareggiare in Eccellenza ceduto dall'Ercolano.

Il 23 marzo 2014 durante la gara di campionato contro la Virtus Volla valida per il campionato di Eccellenza, tifosi del Giugliano invasero il campo provocando una maxi-rissa in cui vennero assaliti dirigenti e calciatori avversari, provocando due feriti tra questi ultimi e la conseguente sospensione della partita[27]. In seguito a questo episodio, il presidente Sestile prese la decisione di ritirare il Giugliano dal campionato[28].

Nel 2017 il presidente Sestile, acquista il titolo sportivo del Sibilla per disputare il campionato Eccellenza, riportando così il calcio in città dopo tre anni di assenza. Tuttavia, a causa dell'indisponibilità dello stadio locale, le partite casalinghe sono state giocate allo stadio Alberto Vallefuoco di Mugnano di Napoli[29]. Il 2 agosto 2018 il cambio di denominazione in "A.S.D. Football Club Giugliano 1928" diventa ufficiale[30].

A gennaio 2019, la squadra, dopo esser approdata alla finale di Coppa Italia Dilettanti Campania viene sconfitta ai rigori dall'Audax Cervinara[31]. Nel 2019, dopo 11 anni di assenza, la squadra ritorna in Serie D vincendo lo spareggio di Eccellenza Campania contro la Frattese[32].

Il 4 ottobre 2019 la società è protagonista di un triste fatto di cronaca, il presidente della rinascita, Salvatore Sestile, muore dopo una lunga malattia all'età di 53 anni (era sposato con Tina e aveva 2 figli, Gaetano e Rosilaria), la presidenza viene affidata una settimana dopo al figlio Gaetano[33][34] e al fratello Luigi.

Anni duemilaventi

Nella stagione 2019-2020, la squadra raggiunge il suo massimo risultato ottenuto in un campionato di quarto livello, fino a quel momento[35], conquistando il terzo posto nel girone I della Serie D[36] ed eguagliando il medesimo risultato raggiunto nella stagione 1976-1977.

Dopo un periodo di crisi di risultati, e diverse divergenze interne alla società, che avevano portato a numerosi cambi di allenatore[37], l'11 gennaio 2021 la proprietà della squadra viene ceduta all'avvocato Giovanni Palma[38], terminando così, dopo 11 anni, il periodo di presidenza della famiglia Sestile. Il giorno seguente arrivano le dimissioni del direttore generale Giovanni Garofalo e dell’allenatore Roberto Carannante, sostituito da Eduardo Imbimbo[39].

Nonostante il cambio di proprietà e di allenatore i risultati non migliorano e a seguito di alcune contestazioni dei tifosi, il presidente Giovanni Palma decide di vendere la società dopo soli quattro mesi di gestione. La società passa il 21 maggio 2021 ad una cordata di imprenditori guidati da Mario Pellerone e Roberto Esplà Garcia[40]. La disastrosa stagione termina con l'ultimo posto in campionato.

Il 25 luglio 2021, con un comunicato stampa[41], la proprietà annuncia la fine del progetto nella città di Giugliano.

Il 4 agosto 2021 viene presentato un nuovo sodalizio[42][43], già proprietario di un titolo sportivo per gareggiare in Serie D[44].

La stagione 2021-2022 vede il Giugliano, guidato dall’allenatore Giovanni Ferraro, vincere il girone G della Serie D con due giornate di anticipo sulle dirette concorrenti, assicurandosi così la storica promozione nella Lega Professionistica che mancava da quindici anni[45][non chiaro] e conquistando per la prima volta la partecipazione ad un campionato di terzo livello[46].

Dopo il termine del campionato, i tigrotti partecipano con le altre otto vincitrici dei gironi di Serie D alla poule scudetto, dove dopo aver vinto il girone meridionale[47] e la semifinale contro il Sangiuliano City, nella finale cedono solo ai rigori contro la Recanatese dopo una partita molto tirata[48][49].

Nella stagione 2022-2023 i gialloblù alternano ottime partite a prestazioni meno buone, nonostante ciò collezionano il 12º posto nella classifica del girone C del campionato di Serie C, che significa salvezza e permanenza dei tigrotti nella terza serie professionistica. Nel 2024 riesce a qualificarsi per la prima volta nella sua storia ai play-off per la promozione in Serie B[50].

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Cronistoria

Ulteriori informazioni Cronistoria dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Giugliano Calcio 1928 ...
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Colori e simboli

I colori della società sono il giallo e il blu tratti dal vessillo comunale. La classica divisa è a bande verticali gialloblu.

Il simbolo presente sullo stemma della squadra è la tigre, da cui il soprannome di "tigrotti" assegnato ai giocatori della squadra.

Nell'estate del 2021 con il passaggio alla nuova proprietà[55] venne presentato il nuovo stemma con la tigre che ruggisce e in basso un tricolore con l’iscrizione "97-98", richiamo alla vittoria dello scudetto conquistato in quella stagione. Nel luglio 2025 lo stemma viene registrato come marchio ufficiale e modificato, rimuovendo gli elementi non registrabili presenti nella versione precedente, tra cui il tricolore con l’iscrizione "97-98"[56].

Strutture

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Alberto De Cristofaro.
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Stadio Alberto De Cristofaro

Il Giugliano disputa le proprie gare casalinghe allo Stadio Alberto De Cristofaro che dispone di omologazione per circa 6000 posti a sedere. L'impianto, intitolato ad un attaccante della squadra gialloblù locale[57], venne inaugurato nell'agosto del 2000, con un'amichevole disputata tra la compagine locale e il Napoli di Zeman[58], prendendo il posto del "vecchio Stadio Alberto De Cristofaro", situato nel centro città e successivamente demolito[59].

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Allenatori e presidenti

Riepilogo
Prospettiva
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Giugliano Calcio 1928.

Di seguito sono riportate le cronologie degli allenatori e dei presidenti, dalla fondazione del club:[60]

Allenatori
  • 1928-1929 Italia (bandiera) Giuseppe D'Amore
  • 1929-1930 Italia (bandiera) Armando Favi
  • 1930-1931 Italia (bandiera) Luigi De Manes
  • 1931-1932 ...
  • 1932-1933 Società inattiva.
  • 1933-1935 Italia (bandiera) Armando Favi
  • 1935-1936 Ungheria (bandiera) Jenő Dietrich
  • 1936-1940 Italia (bandiera) Ettore Di Liegro
  • 1941-1949 ...
  • 1949-1951 Italia (bandiera) Osvaldo Sacchi
  • 1951-1952 Italia (bandiera) Giuseppe Gerbi
  • 1952-1972 ...
  • 1972-1974 Italia (bandiera) Giuseppe Cresci
  • 1974-1975 Italia (bandiera) Giuseppe Cresci
    Italia (bandiera) Amos Mariani
  • 1975-1976 Italia (bandiera) Giuseppe Caiazzo
  • 1976-1977 Italia (bandiera) Giuseppe Caiazzo
    Italia (bandiera) Carmine Tascone
  • 1977-1978 Italia (bandiera) Enrico Crescenzo
    Italia (bandiera) Giuseppe Cresci
    Italia (bandiera) S. Gardini
  • 1978-1979 Italia (bandiera) Franco Villa
  • 1979-1980 Italia (bandiera) Francesco Mazzetti
  • 1980-1982 Argentina (bandiera) Josè Alberti
  • 1982-1983 Argentina (bandiera) Josè Alberti
    Italia (bandiera) Ettore Recagni
  • 1983-1984 Italia (bandiera) Ettore Recagni
  • 1984-1985 Italia (bandiera) Domenico Gargiulo
  • 1985-1986 Italia (bandiera) Domenico Gargiulo
    Italia (bandiera) Paolo Anastasio
  • 1986-1987 Italia (bandiera) Salvatore Pugliese
    Italia (bandiera) Vittorio Sepe
  • 1987-1988 Italia (bandiera) Mario Keller
    Italia (bandiera) Giovanni Simonelli
    Italia (bandiera) Gaetano Improta
    Italia (bandiera) Giuseppe Pizio
  • 1988-1989 Italia (bandiera) Domenico Gargiulo
  • 1989-1990 Italia (bandiera) Dino Gatta
    Italia (bandiera) Mimmo Pianese
    Italia (bandiera) Dino Gatta
    Italia (bandiera) Giuseppe Pizio
    Italia (bandiera) Iazzetta
  • 1990-1991 Italia (bandiera) Ernesto Flagiello
    Italia (bandiera) Mimmo Pianese
    Italia (bandiera) Stellato
  • 1991-1992 Italia (bandiera) Ernesto Flagiello
    Italia (bandiera) R. Pennacchio
  • 1992-1993 Italia (bandiera) R. Pennacchio
    Italia (bandiera) F. Stellato
  • 1993-1994 Italia (bandiera) Raffaele Di Pasquale
  • 1994-1995 Italia (bandiera) Salvatore Amato
  • 1995-1996 Italia (bandiera) Domenico Gargiulo
  • 1996-1997 Italia (bandiera) Domenico Gargiulo
    Italia (bandiera) Amura e Italia (bandiera) Langella
  • 1997-1999 Italia (bandiera) Guglielmo Ricciardi
  • 1999-2000 Italia (bandiera) Ezio Castellucci
  • 2000-2001 Italia (bandiera) Ezio Castellucci
    Italia (bandiera) Roberto Chiancone
  • 2001-2002 Italia (bandiera) Alessandro Madocci
    Italia (bandiera) Costanzo Celestini
    Italia (bandiera) Lamberto Leonardi
  • 2002-2003 Italia (bandiera) Costanzo Celestini
    Italia (bandiera) Marco Cari
  • 2003-2004 Italia (bandiera) Marco Cari
  • 2004-2005 Italia (bandiera) Antonio Porta
  • 2005-2006 Italia (bandiera) Francesco Dellisanti
  • 2006-2007 Italia (bandiera) Domenico Gargiulo
    Italia (bandiera) Antonio Porta
    Italia (bandiera) Domenico Gargiulo
  • 2007-2008 Italia (bandiera) Marco De Simone
  • 2008-2009 Italia (bandiera) Giuseppe Monti
    Italia (bandiera) Gennaro Di Napoli
  • 2009-2010 Italia (bandiera) Corrado Pianese
    Italia (bandiera) Ciro Amorosetti
  • 2010-2011 Italia (bandiera) Gaetano Romano
  • 2011-2012 Italia (bandiera) Domenico Gargiulo
  • 2012-2013 Italia (bandiera) Giuseppe Sarti
    Italia (bandiera) Gaetano Romano
    Italia (bandiera) Gennaro Di Napoli
  • 2013-2014 Italia (bandiera) Marco Mazziotti[61]
  • 2014-2017 Società inattiva
  • 2017-2018 Italia (bandiera) Ciro Amorosetti[62]
    Italia (bandiera) Bruno Mandragora[63]
    Italia (bandiera) Domenico Gargiulo[64]
  • 2018-2019 Italia (bandiera) Antonio De Stefano[65] (1ª-20ª)
    Italia (bandiera) Massimo Agovino[66] (21ª-30ª e spareggio)
  • 2019-2020 Italia (bandiera) Massimo Agovino[67]
  • 2020-2021 Italia (bandiera) Guglielmo Tudisco[68] (dal 12/06 al 10/9)[69]
    Italia (bandiera) Roberto Carannante[70] (1ª-3ª)[71]
    Italia (bandiera) Massimo Agovino[72] (dalla 4ª al 12/12/20)[73]
    Italia (bandiera) Giuseppe Iacolare (Allenatore giovanili)[74][75] (dal 12/12/20 al 14/12/20)
    Italia (bandiera) Roberto Carannante[76] (dal 15/12/20 al 11/01/21)[77]
    Italia (bandiera) Eduardo Imbimbo[78] (dal 12/01/21 al 7/03/21)[79]
    Italia (bandiera) Giuseppe Iacolare (Allenatore giovanili)[80] (dal 8/03/21 al 19/03/21)[81]
    Italia (bandiera) Antonio Maschio[82] (dal 20/03/21 al 12/04/21)[83]
    Italia (bandiera) Eduardo Imbimbo[84] (dal 13/04/21 al 16/04/21)[85]
    Italia (bandiera) Antonio Maschio[86] (dal 17/04/21)
  • 2021-2022 Italia (bandiera) Giovanni Ferraro[87]
  • 2022-2023 Italia (bandiera) Raffaele Di Napoli[88]
  • 2023-2024 Italia (bandiera) Raffaele Di Napoli (fino al 26/9/23)[89]
    Italia (bandiera) Valerio Bertotto (dal 4/10/23)[90]
  • 2024-2025 Italia (bandiera) Valerio Bertotto
  • 2025- Italia (bandiera) Gianluca Colavitto[91]
Presidenti
  • 1928-1929 Italia (bandiera) Giuseppe Camerlingo
  • 1929-1930 Italia (bandiera) Francesco Palumbo
  • 1930-1931 Italia (bandiera) Giuliano Taglialatela
  • 1931-1932 Italia (bandiera) Raffaele Iacolare
  • 1932-1933 Società inattiva.
  • 1933-1940 Italia (bandiera) Gabriele Grisolia
  • 1940-1944 ...
  • 1944-1946 Italia (bandiera) Santolo Aprovitola
  • 1946-1949 Italia (bandiera) Michele Andreozzi
  • 1949-1950 Italia (bandiera) Giuseppe Pirozzi
  • 1950-1953 Italia (bandiera) Vincenzo Di Napoli
  • 1953-1954 Italia (bandiera) Pietro Micillo
  • 1954-1955 Italia (bandiera) Antonio Taglialatela
  • 1955-1956 Italia (bandiera) Francesco Pugliese
  • 1956-1957 Italia (bandiera) Andrea Coppola
  • 1957-1958 Società inattiva
  • 1958-1966 Italia (bandiera) Giuseppe Pirozzi
  • 1966-1967 Italia (bandiera) Bernardo Di Tota
  • 1967-1970 Italia (bandiera) Antonio Riccio
  • 1970-1971 Italia (bandiera) Giovanni Pragliola
  • 1971-1978 Italia (bandiera) Giuseppe Cacciapuoti
  • 1978-1982 Italia (bandiera) Vincenzo Verde
  • 1982-1984 Italia (bandiera) Giovanni Russo
  • 1984-1985 Italia (bandiera) Domenico Guarino
  • 1985-1986 Italia (bandiera) Michele Ciccarelli (comm. straordinario)
  • 1986-1987 Italia (bandiera) Domenico Guarino
  • 1987-1988 Italia (bandiera) Antonio Fusco
  • 1988-1989 Italia (bandiera) D. Guarino e Italia (bandiera) V. Fontanella
  • 1989-1992 Italia (bandiera) Vincenzo Fontanella
  • 1992-1996 Italia (bandiera) Giovanni Nardelli
  • 1996-2000 Italia (bandiera) Donato Poziello
  • 2000-2002 Italia (bandiera) Giuseppe Loveri (amministratore unico)
  • 2002-2003 Italia (bandiera) Donato Poziello
  • 2003-2005 Italia (bandiera) Donato Poziello e Italia (bandiera) Raffaele Vitiello
  • 2005-2006 Italia (bandiera) Giuseppe Loveri (amministratore unico)
  • 2006-2007 Italia (bandiera) Donato Poziello
  • 2007-2008 Italia (bandiera) Giuseppe Loveri (amministratore unico)
  • 2008-2010 Italia (bandiera) Filippo Giacomo Di Nardo
  • 2010-2014 Italia (bandiera) Salvatore Sestile
  • 2014-2017 Società inattiva
  • 2017-2019 Italia (bandiera) Salvatore Sestile
  • 2019-2020 Italia (bandiera) Luigi e Gaetano Sestile
  • 2020-2021 Italia (bandiera) Luigi e Gaetano Sestile
    Italia (bandiera) Giovanni Palma (dall'11/01/2021[92] al 20/05/21)
    Italia (bandiera) Mario Pellerone e Spagna (bandiera) Roberto Esplà Garcia (dal 21/05/2021[93] al 25/07/2021[94])
    Italia (bandiera) Riccardo Franceschini (dal 26/07/2021[95])
  • 2021- Italia (bandiera) Elena Annunziata Mazzamauro[42]
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Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Giugliano Calcio 1928.

Hanno militato in questa squadra calciatori che poi sono arrivati alla massima serie nazionale, per citarne alcuni: Giorgio Corona, Giuseppe Vives, Giulio Migliaccio e Massimo Gobbi.

Contributo alle nazionali

Calciatori convocati da rappresentative nazionali durante la loro militanza nel Giugliano:

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Palmarès

Competizioni nazionali

1997-1998

Competizioni interregionali

1997-1998 (girone G)
2021-2022 (girone G)

Competizioni regionali

1994-1995, 2018-2019 (girone A)
1973-1974, 1975-1976, 1978-1979, 1991-1992
  • Campione Campano: 3
1950-1951, 1973-1974, 1975-1976

Altri piazzamenti

Terzo posto: 1976-1977 (girone G), 2019-2020 (girone I)
Finalista: 2021-2022
Finalista: 1994-1995, 2018-2019
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Statistiche e record

Partecipazioni ai campionati

Ulteriori informazioni Livello, Categoria ...

Il conteggio esclude ogni forma di campionato disputato esclusivamente in ambito regionale.

Statistiche di squadra

Il Giugliano ha militato per 28 stagioni nei campionati di Serie C2 e Serie D. In particolare dalla stagione 1995-1996 alla stagione 2007-2008 in maniera consecutiva. In Serie C2 ha militato ininterrottamente per 9 stagioni, dal 1998-1999 al 2006-2007. Ha inoltre militato per 19 stagioni in Serie D. La permanenza più lunga si è avuta dalla stagione 1979-1980 alla stagione 1985-1986 per un totale di 7 campionati.

Ha militato per la prima volta in terza serie nella stagione 2022-2023[99], grazie alla promozione nella unificata Serie C.

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Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Giugliano Calcio 1928 2025-2026.

Rosa 2025-2026

Ulteriori informazioni N., Ruolo ...

Tifoseria

Riepilogo
Prospettiva

Storia

I gruppi ultras tuttora attivi sono quattro e costituiscono la Curva Liternum: i Kumani (fondati nel 1997), i Briganti (2009), gli A difesa della città (2017) e la Brigataboys[100] (la fazione più antica, sorta nel 1984). Quest'ultimo gruppo è rappresentato allo stadio dalla sigla Vecchia Guardia 1984. In passato i gruppi portanti furono le Brigate gialloblu (fondate nel 1984) e i Boys, che nel 1999 decisero di unire le proprie forze dando vita alla stessa Brigataboys[101] (inizialmente Brigateboys). Questi, insieme ai Kumani e agli oramai sciolti Bulldogs, si raggrupparono nel 2001 in un'unica entità chiamata Collettivo Ultras Giugliano (C.U.G.), poi dismessa e sostituita dalla attuale Curva Liternum. Altre fazioni che si sono succedute nel corso degli anni e poi sciolte sono state la Falange negli anni Novanta e il Nucleo nel decennio successivo.

Gemellaggi e rivalità

L'unico gemellaggio ufficiale della tifoseria giuglianese era quello con gli ultras siciliani del Gela[102][103], instauratosi a cavallo degli anni Novanta e Duemila durante la militanza delle rispettive squadre in Serie C2, concluso il 26 ottobre 2023 con un comunicato congiunto[104]. Rapporti d'amicizia sussistono con i tifosi di Brindisi, Juve Stabia[105] e Palmese, tuttavia il rapporto con questi ultimi si incrinò nella stagione calcistica 2001-2002 sfociando in un'accesa rivalità. Con il tempo, soprattutto nel periodo di inattività della squadra tra il 2014 e il 2017 e negli anni immediatamente successivi, furono allacciati anche altri rapporti di amicizia e reciproco rispetto con molte altre curve. Buoni rapporti nacquero infatti con i supporters di Paganese, Napoli (area nord), Ercolanese[106], Gravina, Serradifalco[100] e le vicine Aversa Normanna, Boys Caivanese e Afragolese.

La rivalità più sentita in assoluto dai tifosi giuglianesi è quella nei confronti della Puteolana[107]. Le due compagni si sono spesso sfidate in derby molto accesi nei quali non sempre le autorità hanno dato il permesso di assistere alle tifoserie ospiti. A seguire, molto forti anche le rivalità con Frattese, Palmese[108], Taranto[109], Cavese[103] e Virtus Francavilla. Con i nerostellati la rivalità è molto antica e fondata sul campanilismo, essendo Giugliano in Campania e Frattamaggiore due comuni poco distanti. Quella con i palmesi invece nacque in serie C2 (stagione 2001-2002) dalla rottura di un'amicizia, causata dal gemellaggio che essi strinsero con i puteolani e che comportò scontri in una partita giocata a Palma Campania. L'astio con i metelliani (tifosi della Cavese) infine sorse durante la militanza in Serie C2 nei primi anni Duemila.

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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